Pubblicato il 22/12/2017 09:51:50
Ho letto l'articolo su Einstein di Roberto Maggiani del 2007 ripescato dall'archivio. L'articolo illustra bene la straordinaria importanza e fecondità delle teorie di Einstein per la Fisica. Senza nulla togliere ai meriti di Einstein, per la verità storica però è bene rilevare che una parte del merito di queste teorie deve essere condiviso con altri ricercatori dell'epoca e precedenti. La Relatività Ristretta è basata sulle trasformazioni che Hendrik Lorentz andava sviluppando almeno dal 1895 pubblicandone una prima versione nel 1899 e quella definitiva nel 1904. Prima ancora però le stesse trasformazioni erano state trovate da Woldemar Voigt nel 1887 e da Joseph Larmor nel 1897. Bisogna considerare poi tutto il lavoro di Henri Poincaré, almeno tra il 1898 e il 1907, che seguiva dappresso quello di Lorentz perfezionandolo ed espandendolo. La prima relazione di Einstein sulla relatività ristretta del 1905 fu pubblicata tre mesi dopo quella di Poincaré e nel ricavare le trasformazioni di Lorentz seguiva il procedimento già usato da Poincaré nel 1900 senza però citarlo. Inoltre già nel 1900 Poincaré aveva calcolato che l'energia del campo elettromagnetico di un'onda elettromagnetica si comporta come un fluido fittizio avente una densità di massa pari a E/c². Infine fu Hermann Minkowski nel 1907 che formalizzò la Relatività Ristretta nell'ambito di uno spazio non euclideo, da allora noto come spazio di Minkowski, in cui il tempo e lo spazio non sono entità separate ma connesse fra loro in uno spazio-tempo quadridimensionale. Einstein che non amava le complicazioni matematiche all'inizio non gradì questa impostazione ma poi si rese conto che questa rappresentazione gli era utile nelle sue successive indagini sulla Relatività Generale. Per quanto riguarda la Relatività Generale anche qui David Hilbert inviò il suo articolo il 20 novembre 1915, cinque giorni prima di quello di Einstein, con le equazioni corrette. L'articolo di Einstein uscì il 2 dicembre, quello di Hilbert il 6, ma curiosamente senza le equazioni. Hilbert, fatto singolare, concesse la priorità ad Einstein. Comunque le idee basilari della Relatività Generale si trovano già espresse nel lavoro di William Kingdon Clifford (1845 – 1879) On the Space-Theory of Matter del 1876 nel quale, in particolare, c'è il concetto di curvatura dello spazio. Per quanto riguarda i contributi alla quantistica è senz'altro vero che Einstein contribuì a chiarire e sviluppare il concetto dei quanta dandone anche una chiara evidenza fisica con la spiegazione dell'effetto fotoelettrico, ma è pur vero che di fronte ai successivi sviluppi come il principio di indeterminazione e di dualità onda-particella, egli si dimostrò scettico e tentò a lungo un recupero in senso deterministico classico senza successo. Per la Fisica Statistica, benché Einstein padroneggiasse gli strumenti probabilistico-statistici, non mi risulta che in questo settore abbia generato idee originali. Direi che qui il credito come pionieri va dato principalmente a Maxwell (1866 ) Boltzmann (1872) e poi a Gibbs (1884, 1902) e per la statistica quantistica a Bose il quale aveva sviluppato la sua statistica ma non era riuscito a farsela pubblicare. Ci riuscì solo nel 1924 tramite l'intercessione di Einstein il quale però volle che fosse pubblicato contemporaneamente un suo articolo sullo stesso argomento. Infine è da ricordare che Einstein firmò nel 1939 la lettera a Franklin Delano Roosevelt, preparata da Leó Szilárd, in cui caldeggiava le ricerche sulla bomba nucleare per timore che i nazisti arrivassero prima. Adesso sappiamo che i nazisti non erano in grado di produrre la bomba. Curiosamente Einstein non fu invitato a partecipare al progetto Manhattan in quanto ritenuto politicamente inaffidabile!
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