Pubblicato il 04/05/2013 16:32:15
Fitta e silente la nevicata dei ricordi l’anima mia imbianca riempiendo di nostalgia sulle note di Chopin il silenzio della mia stanza.
E dispiega ali d’argento la memoria in quest’alba di neve che di rammentare mai si stanca nella tenerezza di un sogno lieve.
Ecco la luce del tuo sorriso ed il calore del tuo abbraccio che al cuore mio ferito e solo senza tregua da mille anni di solitudine manca nell’azzurro pianto del fiordaliso.
Il tuo passo nella neve in lontananza lascia orme brucianti nel cuore mentre la pendola della nostalgia rintocca nel rimpianto la tua sospirata assenza.
E ti rivedo, padre, in quel mattino nel tuo incedere sereno col tuo sguardo caldo di sole d’autunno nella luce dell’amore, sostenere il mio incerto procedere bambino.
E ti rivedo nel vento gelato mitigare la mia antica tristezza nell’inverno e nella carezza confortante una lacrima.
E ti sento in un empito d’amore come nel mattino di nivea vividezza in ogni respiro, padre caro, a me vicino.
E ti rivedo padre in quel mattino nel passo tuo irraggiungibilmente lontano già al valico mesto tra i fiocchi.
E l’ ultima immagine di te in dissolvenza più del niveo biancore mi abbaglia gli occhi.
In memoria di mio padre a tre anni dalla sua morte
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