Brandelli fusi picchiettano la vetrina
importante è collocare l'azione nel contesto
perde le squame il Sole d' autunno
gelati artigianali l'insegna che cadde per prima
avevamo appena preso posto nell'arrembaggio
che venne calata la scialuppa senza salvarci
poi l'esplosione cambiò i connotati all'attentatore
e la curva all'angolo con la statale di dieci gradi
non hai fame? gli arti stesi sull'erba un cruento invito
a servirsi da soli gli artisti in piedi a guardare nel cielo
la possibiltà di funi calate dall'alto la presa di posizione
ad escludere il reale se lo puoi immaginare gia buio alle sei
la condizione dell'intellettuale oggi ha interesse relativo
se non hai più un braccio ma in televisione si parlava di quello
prima che il canale stesso decomponesse in raggi
le urla sono la cosa che voglio dimenticare
la tua pelle nuda senza le interruzioni vigili dei vestiti
è una versione dei fatti che dovrebbero avere in pochi
mi fai paura e mi ucciderai se non mi rispondi
per fortuna i tuoi tatuaggi colorati sono più forti dell'asfalto
non cedono terreno nemmeno a prenderli a calci
ti si è solo momentaneamente rotto l'angelo custode
ridi mi fai crescere le unghie e battere la vene sulle tempie
non guardarti intorno possiamo fare qualcosa chiedere aiuto?
bruciano gli occhi ad entrare nella tua stanza
con le calcolatrici dei cellulari fuori provano a fare il conto dei morti
tocchiamoci le gole con le lingue per avere intimità da tendine rosse
il sabato non lavorerai più in centro guidami la mano offesa dalla lama
aprimi la schiena a forza di morsi dimmi i nomi dei tuoi pesciolini rossi
non avere pietà per le mie brame
per avere avuta salva la vita consumiamo questo rito dell'accoppiamento
con la sete che i corpi si lascino guardare un'ultima volta ogni volta
senza paura di trovarsi inappropriati per l'unione di due perchè
le sirene delle ambulanze le lenzuola calde il sapore della tua pelle
chiama tua madre dille che stai bene sta notte dormi da me
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