Pubblicato il 05/03/2017 00:08:43
Ripenso con nostalgia alle nostre tante telefonate: quattro, cinque al giorno, a volte più. Non paghe, gli innumerevoli messaggi su WhatsApp e Facebook. Ci bastava salutarci, sapere che l’altra stesse bene. Ci raccontavamo la nostra quotidianità o i nostri segreti. La giornata non poteva iniziare se non sentivamo le reciproche voci. A volte, una parola tirava l’altra e, essendo due “peperini”, si litigava. Il cellulare improvvisamente si spegneva per poi squillare un minuto dopo per far pace e ridere di noi. Poi, la malattia. Ed io, con pazienza, aspetto giorno dopo giorno, di ritrovarti mia sorella: la mia AMICA.
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