I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Fausta!
Fausta! Di nome e di fatto! Una sera sei apparsa nella mia vita: dolce e impetuosa. Fosti subito arguta nel capire la sofferenza che c’era in me. Subito hai deciso che volevi aiutarmi a capirmi e, tra una pagina di un libro e un’altra, tra la spiegazione di un professore e l’altra, intervallo dopo intervallo, sera dopo sera, piano, piano, conquistasti la mia fiducia. Imparai a volerti bene, ad amare quel grande cuore che c’era in te, ad ascoltarti anche nei tuoi silenzi. Pensavo: “Ecco la parte di me che mancava!” E anche ora, dopo tanti anni, NOI siamo.
Id: 2215 Data: 05/01/2018 11:50:58
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Sorella, Amica
Ripenso con nostalgia alle nostre tante telefonate: quattro, cinque al giorno, a volte più. Non paghe, gli innumerevoli messaggi su WhatsApp e Facebook. Ci bastava salutarci, sapere che l’altra stesse bene. Ci raccontavamo la nostra quotidianità o i nostri segreti. La giornata non poteva iniziare se non sentivamo le reciproche voci. A volte, una parola tirava l’altra e, essendo due “peperini”, si litigava. Il cellulare improvvisamente si spegneva per poi squillare un minuto dopo per far pace e ridere di noi. Poi, la malattia. Ed io, con pazienza, aspetto giorno dopo giorno, di ritrovarti mia sorella: la mia AMICA.
Id: 2015 Data: 05/03/2017 00:08:43
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