L'uomo sulla metropolitana ha occhialini da presbite
e la testa chinata su un ipad di prima generazione
l'uomo è nero
porta pantaloni di velluto chiari
e una giacca blu dello stesso tessuto
l'uomo ha fretta, attende la fermata
lavora sul suo ipad
ha un'infanzia africana
e di guerra
due fratelli morti di freddo su una nave bucata
ora lavora in una multinazionale.
Scende in fretta dalla metropolitana
con la testa bassa
l'ipad nella cartella
l'uomo è di mezza età
una mezza vita di guerra
ha un anello al dito
due figli che giocano col computer
l'uomo ha passo veloce
lo sguardo preoccupato
l'uomo ha raccolto pomodori
dormito in stazione
è scappato da vigilantes
e da assessori
ha vinto quasi tutte le guerre
i vicini di casa gli stringono la mano
e gli danno del lei
e la notte ora
non gli fa più paura.
L'uomo cammina in fretta
come è grigio il cielo di Milano
in primavera
l'uomo è di mezza età
la seconda metà ancora incerta
cammina in fretta
pensa al futuro
e al passato
lavora in una multinazionale
ha raccolto pomodori sotto minacce di frusta
pensa: domani?
Una sciarpa a proteggerlo dal freddo
entra nel cancello di un palazzo di vetro che riflette il grigio del cielo
vede il passato
nel suo futuro.
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