Vado dagli alberi come fossero persone
C'è al boscovecchio un cipresso chiuso in se
come un bimbo nell' armadio pieno d'anima
luminoso come un iceberg nero
Lo chiamo rainer.
Nasconde le braccia come non avesse rami
-a non essere toccata la corteccia-
fin dov’è sereno.
Voleva essere una rosa
intangibile
Dal respiro ogni giorno più profondo
mi avvicino
fino a scomparire con le mani
nella cavità del suo pulsare. metto un seme
nel tempio la mia carne per i suoi mille occhi
poi mi offro con le braccia a fare i rami.
A toccarci non si torna senz'amore
E Tu eri gonfio d'acqua - Rainer -
quando lacrimavo. c'era nascita,
uno nell'altro, con la vibrazione
inclinato nel piacere ti ho sentito. Uscire
Respirare. Aperta rosa
l'll resto di ogni ora
Di grandezze molto piccole
sono i tuoi abbracci illimitati
Di quale amore la durata !
(Rainer è un bambinissimo,
fra i tanti rari, un cipresso nella rosa
Sta imparando ad abbracciare,
a farsi cogliere
stringendoti con centomille braccia ,
a passi piccolissimi ma infiniti d’occhi)
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