Pubblicato il 02/04/2013 22:58:58
Spietato come un colibrì dissangua in luce nuda tanto rapido difende -all'infinito battito d'ali- in battaglia l'amore erranza claudicante
perfetta al fiore. immobile di petto vola nel dolore nella nostra bocca. stretta a riplasmare impronte con la cera buco di luce che t'investe
e dona, nello scarto, la prossimità il contatto "non-finito" come dell'Artabano a Dio.
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