A Silvana
Otto mesi.nel numero la promessa
in quel più dell'infinito ti ho
immaginato: bimba -vedi, anche la morte
ha avuto fine- Come stasera-
quando rompevo il fiato su per "gli Dei"
trascinando gli occhi contro le salite
e l'urto tra le spalle del suo lascito,
lieve, dondolava cenere come sangue
poi si appoggiava come un marchio,
a colpi un soffio.tremante. Una Voce
dal paradiso delle voci un'anima
inghiottita di tenerezza nel ricominciare
-Ci sei nei boschi-
sensibili alle fiamme. Mia madre
è là, dentro.poi a casa.
(E non la vedo scomparire)
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