Pubblicato il 07/03/2013 20:26:10
Più nessun sentimento. Un braciere nel petto - ormai spento - ed in testa solo trucioli sparsi come monadi orfane o molecole senza legami.
Non sento più niente. Latito in questo vuoto di detto e non detto e una spugna invisibile avviluppa le dita cancellando i graffiti dai muri - del suono e del canto -
E’ morto il serpente. Il nemico temuto che ha morso il mio cuore ora giace per terra: non solletica più l’ombelico e la coda mozzata si muove al di fuori di me senza più nutrimento.
Preferisco la morte a quel niente che offende la vita alla ruspa che estirpa radici e sotterra memoria. Siamo uomini nati da un dio - per quanto lontano - ma viviamo da replicanti.
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