Pubblicato il 20/02/2013 10:00:21
Avremmo dovuto eppur saperlo che il tempo è il nostro fardello, non l'astronave dell'amore eterno, non la distesa infinita di verdi prati, di onde leggere e bassi fondali, che ci accolse al primo battito d'ali.
Avremmo dovuto capirlo da subito che lottare contro forze soverchianti è vano, che non basta essere amanti per volare oltre i confini dell'infinito, che il cuore prima o poi si abitua alla gioia, ma il dolore è per sempre.
Avremmo dovuto aver memoria dei sogni interrotti, dei baci distratti scambiati in altre vite, degli anfratti del cuore in cui sopravvive la storia dei tradimenti passati, dei viaggi tra lune e comete, per rincontrarsi.
Avremmo dovuto cogliere l'attimo, quando il vento gonfiava le nostre vele. Quell'errore ora ci pesa, è il sale sparso su ferite profonde, su strade ghiacciate, su pietanze senza sapore. Spegneremo le luci prima d'andar via.
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