Smaltisce l'inverno il dio
delle piccole cose,nella lana tiepida
schiarisce come un'indiana
la pelle dentro un catino sinuoso
il riposo.Al riparo la stanza d'amore
gli ex voto alla pieve
dove il bastone fece nascere il pino
Si stende una nebbia sottile
di trina e l'assenza, che segue,
è l'unica luce possibile.Nitida
Riaffiora scolpita dal vento.
Senza mediare :
unisce il respiro due bocche
la linea di una matita tra i denti
-la punta a memoria- la vibrazione
-un corpo ti sfiora- implode nel pozzo
di cecità, la cicatrice sul mio domenicale,
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Viaggio breve, la felicità.
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