Pubblicato il 17/02/2013 16:14:49
Mi sveglio fra le braccia lentissime del giorno La pioggia carezza la mia stanza Come il velo la sua sposa Che sorride sola nel buio scopribile di teneri segreti.
Lascio poi il sogno e il letto con il suo attorno di tepore Per indossare le vesti di chi ha perso l’aurora
E finisco sempre per spolverare la tua foto Come sei nullo di musica nella mia vita!
Eppure mi avvio per un viale con un ritmo di alberi spogli La cui eco mi raggiunge e suona così: “Gli alberi spogli sono solo desideri di primavera”
Sarebbe toccante essere in ascolto del cielo come un prato Invece del triste destino di essere chiusi in una vecchia foto E non optare per un cielo azzurrissimo Che assomiglierebbe al meccanismo della felicità.
Solo a volte sogno la pioggia come un velo e io la sua sposa
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