I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Vita bellissima
Mi interessano ancora tanto i colori del mondo E questo arcobaleno di supermercato Da attraversare con le lacrime agli occhi… Mentre prima il mondo non era e non ero io E tra me e il deserto -il deserto senza le sue mani e quello che mi danno; il deserto senza i miei romanzi, come castelli costruiti dal dolore- tra me e il deserto, -il deserto senza le candeline tenere dei compleanni spente tutte d’un fiato- tra me e il deserto c’era lo spintone dell’amore mancato. Tra me e il deserto -Senza sole e senza questo miele, questa grazia di quest’arte nutritizia, per il cuore- non c’eri tu oggi ci sei e questo mi fa attaccare alla musica delle giornate che sono fatte solo di mattinate mai spente e mi arriva in fondo il loro coro
Id: 40899 Data: 08/01/2017 17:14:54
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Ritrovarsi
Scoppia la tua risata sul divano Come scoppia una leggenda Che porta lontano.
Erano anni che non amavo la tua risata E l’infanzia di ogni nostro sorriso... Dove sono stata? Sono stata là, dove si rinuncia al rischio dei prati E i prati sono state tutte le giornate che chiedevano abbandono Quasi degli errori non ascoltati E che avremmo dovuto amare. Ora siamo pronte a cambiare il ricordo Con il sole di oggi E con ogni cosa che vive sotto la passione del sole
Id: 40420 Data: 27/11/2016 20:22:30
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Lontano
E così siamo lontanissime Come sputate lontano l’una dall’altra Mi sento sperduta Senza la via –ancora sconosciuta- che mi ha sempre portato a te. Forse è un ventre carico d’amore.
Forse è che posso sognarci tenere foglie Dove la primavera si è incantata O posso raccontargli le ombre che non hanno parole.
E torno ancora una volta al mio incurabile amore
Ma tu hai parole più in là del mio sguardo ferito E più struggenti del mio capo chino Su qualche amore triste e bambino
E finisce di essere incurabile il mio amore
Aspettano il mio sorriso le farfalle per la loro festa Per la loro alta conquista
Id: 40123 Data: 06/11/2016 09:48:35
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A Papà
Rose bianche, giovani sorrisi lievi Rose brillanti e tu non c’eri.
Ho sentito l’odore acceso della terra Acceso dentro come una famiglia Come vedere l’amore fermo sui petali: era il mio sguardo: Quello che ti racconta con un po’ di dolore le rose bianche.
E nel tuo ultimo sguardo, il primo Quello che raccoglie le rose come un cestino.
Sono passata accanto alle rose bianche E poi non ti ho sentito distante: eri fermo sui petali baciati per sempre dal mio sguardo
Id: 40091 Data: 03/11/2016 09:29:58
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Davanti al buio
C’è sempre un bacio davanti alla solitudine C’è sempre una corsa che la vecchiaia ricorda e sogna C’è un pigolio davanti all’ignota campagna C’è il tuo abbraccio davanti al dolore Per dimostrare al dolore che non esiste E dietro a tutto c’è stata l’esperienza del mio amore messo a morire nel silenzio e la neve assoluta di lei E non credere a un bacio, a nessuna corsa e nessun pigolio Nessuna mattinata di pioggia tra le vette Dove si avventurano zampette commoventi Per il primo verde, che si va accendendo come un sorriso Che risorge dal sogno.
E ora vivere è tutto un bacio davanti al cuore della notte Nei miei giorni che continuano a nascere furiosamente Incredibili e bianchi Come milioni di straordinarie uova Come avviene nella profondità del mare e della parola.
Così scompongo questo bacio che è il giorno, la vita E ci trovo case rosse da ricordare e le canzoni e la tua voce Da mettere davanti al cuore della notte
Id: 38216 Data: 10/06/2016 21:07:30
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Un solo sguardo (a Gianna)
Mi basta che posi uno sguardo sulla mia giornata e la mia giornata esiste esulta esagera. E spuntano le biciclette, i ragazzini…. -sulla strada come fiabesca- Con il loro piccolo esordio sfrecciando o cadendo, ma sempre nell’amore.
Mi bastano le tue parole che fanno spuntare le campane che suonano così perfette nella mattina tranquilla e immobile dove ogni fiore ama la vita con una tenerezza quasi triste.
Io nel tuo giorno, lontano dal mio, tu nel mio giorno, lontano dal tuo eppure i nostri giorni sono un unico giorno il nostro, quello che tu vivi con le mie parole quello che io vivo con le tue.
Noi nella stessa strada fiabesca, sospese nell’amore, sospese dove siamo solo noi, dove è facile supporre un dio
Id: 34432 Data: 28/09/2015 13:51:28
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LAmica del cuore
Mi hai detto che stai male E la casa è ridotta a uno spigolo Dove io sbatto i miei pensieri randagi Vorrei che la mia testa -di rimproveri e vecchi adagi E sfortuna di madri- La testa che cospira contro la felicità Si aprisse e uscisse una cascata D’acqua unica per barbagli infiniti Superiori a tutti i poeti Scendesse giù a lodare tutti i nostri momenti Io e te recuperiamo il mattino Perché io e te siamo la più gialla luce del mattino. Al giorno basta la mia fame? Dopo aver provato il giorno del tuo affetto mi rimane nella fame. Io che mi addormento sapendo che mi vuoi bene Io che mi sveglio riscoprendo che mi vuoi bene Torno alla delizia del tuo amore che non può non essere ascoltato
Id: 30145 Data: 29/01/2015 15:32:59
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I segreti
I segreti sono sempre rauchi Ma vogliono spogliarsi nello sguardo Quando incontrano occhi che abbracciano. Come ignorare quel corpo che per tanti anni fu l’attracco Della mia fantastica nave Sembrava libera, invece anche le onde erano schiave Di tornare a riva, tornare a lui, che ghermì i miei pensieri. I segreti sono sempre rauchi Vorrebbero solo dire: “Io sono il desiderio, io sono questo” Eravamo angeli nell’incosciente incesto E più è stato trionfo più è sconcia quella gloria Di attimi idioti. Mai avrei voluto sconfinare nel paradiso Che rimane negli occhi colpevoli anche se lo scuoti
Id: 27472 Data: 17/09/2014 12:47:23
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Il sorriso di mio nonno
Antica storia quel tuo sorriso Mentre le tue mani mi davano da mangiare Così sicuri, noi, nell’amore. Ora dalla tua allegria stanno cadendo le foglie Non riesco più a sgelarti l’autunno dagli occhi Non ti basta aver saputo la nostra cara estate Per suscitarne un’altra dal sonno della resa.
Ora sono io a darti da mangiare E una storia nuova e antica si fa il mio sorriso Direi che il tuo sorriso ora sorride in me Per tutti i giorni che siamo stati sicuri nell’amore.
Ti parlo mentre ti do da mangiare: Il tuo posto è nel profondo dei miei occhi Dove sopravvive tenera l’estate dei giochi inventati Tu costruivi il nostro piccolo mondo incantato da mago esperto nel dare felicità.
Non parlare come se non fossi stato mai nel sole. Ricorda questo piccolo mondo che hai amato fragile e forte come l’amore, antico e nuovo come il tuo sorriso: non lasciarlo morire sotto la prigione del gelo
Id: 23277 Data: 26/11/2013 14:11:17
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Arido amore
Il destino che non osasti ti sta rimproverando in me, nelle lamentele della pelle ridotta a radure, una spietata somma di radure è stato l'averti arido amato.
Mi mancano i baci di tutta un'infanzia per questo la bocca mi schiude poesia
Id: 23257 Data: 24/11/2013 20:59:41
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Mi amasti
Mi amasti di amore non tradotto Pestando i tuoi pensieri negli occhi Pensieri non dati alla luce: Spelonche offese dal mondo. Pensarti era come sentire guaire un cane. I disegni del tuo sentire non avevano bordi Ma primordi di colore grezzo, cieco. Di cosa soffre la bellezza Se non del mio dolore? Ché della poesia è fratello maggiore.
Mi amasti di una distanza perfetta Per farmi cadere dentro me Io che mi partorisco poeta o fiore Per piangere con più dolcezza numerosi declini Che preparano il trionfo della parola
Id: 23176 Data: 19/11/2013 09:38:39
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Io ti resterò accanto...
Ultimi desideri di vita capovolti in delusioni, ti senti confuso, noi reali siamo visioni e l’astratto è un patto per vivere.
Neppure un volto amato, tra la cornice dei visi stanchi neppure due occhi di cui ci si può fidare.
Tra la cornice della finestra, romantico un giardino non innocente reo di chiamare a raccolta ogni cosa che vive.
Ma io resterò con te, così tu resterai con la vita.
Ti struggi dentro l’ora dell’addio Come se già mi guardassi da un sogno lontano
Da un letto che ora è solo di guai da dove mondo più non sai.
Io resterò con te, così tu resterai con la vita
perché forse il segreto è rimanere alla vita attaccati come cuccioli che vengono allattati
A questa pazza vita che spesso si nega Ma che con la sua parata di emozioni, insensata, ci strega e ci fa da fata
Id: 21428 Data: 17/07/2013 06:39:32
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Ragazzini
C'è una bellissima perfezione nell'allegria dei ragazzini come lo eravamo noi: ridendo d'estate nel buio, cullati dalla notte: balia d'argento.
Il ricordo di noi mi offre braccia di consolazione noi in volo sul motorino, nel viaggio dell'incanto senza soste sporgendoci per respirare le caldarroste.
L'arte di ieri è dipingere la tela di oggi e ancora mi sorprende l'antica genialità delle battute: la padrona pazzerella del bivaccare
Nei nostri giorni tutti da ballare come se la nostra anima fosse una discoteca le luci i nostri sorrisi e vivere la nostra meta.
Noi abbiamo vissuto di stupore sincero e ancora ne abbiamo piene le parole Mi culla il giovane ricordo in cui credo davvero.
Nella vita gli uomini fanno questa e quell'altra impresa come dei disperati quando nella vita c'è solo da sperare di essere cullati
Id: 21185 Data: 02/07/2013 15:47:22
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A Martina
Ascoltarti era come cercarti negli occhi, Da dove nasceva il fiume della tua tristezza: Le radici dell’albero infelice di frutti. Mi gettavi in faccia un pugno di incantamenti salvati dalla fame del tempo: Le briciole della vita che si fingeranno monumenti. Eri scollata per una gioia che non dura E così truccata che mi veniva da tenerti stretta Mi dicevi: “sono impegnata a cercare l’eterno Fra le cose passate più in fretta”
Id: 20659 Data: 24/05/2013 12:34:21
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Come resta l’animo
Come resta l’animo –è tenue sapere- quando si staccano dal bacio gli amanti.
Come restano gli occhi orfani quando si staccano dai campi gialli Delle vecchie stagioni che ancora ti bussano forte Chiedono se è possibile farle rivivere come la prima magia o il primo vento che ti ha colto sorpreso e unito alla vita.
Come resta il corpo quando si stacca dall’alba scarlatta E rimane piegato nell’ombra di una gioia sfatta.
Come resti tu quando ti svezzi dal calore di una balia- poesia...
Perché se mi stacco dalla piccola maestà di questo carissimo vivere Soffrirò e si staccherà dal mio viso lo sguardo per te, dolcissimo
Id: 20615 Data: 21/05/2013 12:01:26
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Ragazza lirica
Amo le persone da ragazza lirica non mi sveglio dal nostro piccolo mondo emozionato quando poi mi dici: "non tradire i colori" e io che non potrei, neanche volendo: poiché essi sono il paesaggio caro e profondo.
Ma sono felice che tu me lo dica Ti voglio bene da ragazza lirica
Troviamo la ragione di questo eletto pomeriggio nell'essere insieme e confidarci i nostri cieli tra sogni e realtà: l'eterno spareggio e nell’ascolto: ricovero per chi è amato.
Tu mi dici: "Come stanno le tue principesse senza amore?" Ed io: "Con altro amore" Poi dico: "il nostro" Ed è qui che non tradisco i colori
Id: 20469 Data: 15/05/2013 10:10:04
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Nino
Nino, tu che brillavi in te stesso e non avevi bisogno di stelle e altri aiuti umani eravamo - i tuoi ultimi giorni (ma non è stata mai una fine)- un solo sogno di particolare dolcezza sublime annodato da due mani.
Mi chiedo se ci sarà mai un luogo lontano dove tutto somigli a quando parlavamo Ci sentivamo principi e servitori nell'amore, nella grazia eccelsa di essere una famiglia.
E attraversammo tutti i colori da quello tenue di me bambina e tu papà che guardavi i miei primi passi coperti di brina all'azzurro disteso di lunghe conversazioni al bianco del silenzio sospeso, nella stanza.
Nino, c'è una finestra che sfolgora bellissima una stagione emozionata e rara proprio come i tuoi occhi che mi dicono che mi hai aspettato una lunga giornata per raccogliere l'ultima canzone della sera dalla mia voce.
Mi colpisce la tua stanza vuota come una fitta E la sveglia rotta che suona con impertinenza come per svegliarti dall’assenza E ricondurti dove stai bene: nelle mie parole.
Mi hai lasciato nel cuore di una stazione solitaria dove aspetto che tu torni e, sono sicura: farai oro del tuo sorriso Io comunque ti aspetto seduta su una valigia di enormi abbracci per raccontarti come le tue parole sono le cose che vivo.
Non smettere mai di brillare in te stesso. Fallo anche per me.
Id: 19272 Data: 20/02/2013 11:26:01
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La malinconia è desiderio di primavera
Mi sveglio fra le braccia lentissime del giorno La pioggia carezza la mia stanza Come il velo la sua sposa Che sorride sola nel buio scopribile di teneri segreti.
Lascio poi il sogno e il letto con il suo attorno di tepore Per indossare le vesti di chi ha perso l’aurora
E finisco sempre per spolverare la tua foto Come sei nullo di musica nella mia vita!
Eppure mi avvio per un viale con un ritmo di alberi spogli La cui eco mi raggiunge e suona così: “Gli alberi spogli sono solo desideri di primavera”
Sarebbe toccante essere in ascolto del cielo come un prato Invece del triste destino di essere chiusi in una vecchia foto E non optare per un cielo azzurrissimo Che assomiglierebbe al meccanismo della felicità.
Solo a volte sogno la pioggia come un velo e io la sua sposa
Id: 19231 Data: 17/02/2013 16:14:49
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Papà, tesoro
Papà, mi guardo intorno: c'è un mondo che continua a ballare, mentre tu lotti nel silenzio. Per quanto questa pioggia dovrà insultare il mio antico e nuovo dolore?
Stamattina mi ha svegliato il tuo discorso sul freddo Le gocce che scendono non sono carezze è il pianto che alimenta il lago di Narciso, una tristezza che vuole stare solo con se stessa
Le gocce che scendono sono le sbarre della mia prigione ostinata Io so però che le piante sono impazienti di luce a ogni sguardo amico riecco il sole
La pioggia ha superato i limiti, come fa a volte il rancore coi bimbi lasciati a tremare la pioggia non fa che acuire aspra la voglia di vedersi splendere in uno sguardo amato, come quello che ora le piante, ansiose di calore, tengono nascosto nel verde segreto
Id: 18033 Data: 09/12/2012 10:37:33
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Come un angelo
Lontano nel sogno io ti incontrerò, quando la notte diventa utero culla di carezze e cuore della gioia fuori dalle liti, fuori dalla rabbia e dalle amarezze.
Come un angelo domandavi quasi quasi permesso di vivere, con accanita dolcezza crescevi dentro di me. Ma non ce la facevi, piccolissimo, ad affrontare il mondo. Ti ha battuto il mondo grande, non era fatto per te il processo del dolore troppo sguarnito nelle molte tempeste.
Vivi quindi come una lacrima felice, nel regalo della nostalgia. Ora ti vedo sorridere in un posto assolato un attimo più rarefatto e un attimo più innocente
Tu hai il nome di rimpianto, i lineamenti scuri delle nuvole che non ardiscono piangere.
Ma se è vero che in questa vita a volte non si vive veramente e a volte non si muore per vero, ogni giorno ha un bel mistero che nasce oltre le aguzze montagne che dividono i paesi e la gente ma che sono commosse dalla primavera.
Mi perderò in simili pensieri per ritrovarti lontano, lontano nel sogno così lontano da sentirti dentro
Id: 17593 Data: 16/11/2012 16:15:23
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Il sogno che tace
Quando mi metto a scrivere, avverto una vita che si desta solo per danzare,
Il ricordo di un momento che è -potrei osare- Un fuoco fatuo che mi ha colpito al cuore.
Ma io amo questo stare sola con i miei pensieri pronti a uscire dalle mani che scolpiscono il vento che ci è stato così caro... che ci soffiava via i vestiti, le cose in più, le lacrime, ci spogliava di bugie, ci levava il sonno, scoperchiava le case e le abbandonava al cielo infinito sradicava la malerba delle incertezze e ci lasciava in balia del nostro respiro.
Il vento che ora riposa nel mio grembo come chi ha la pretesa -ora- di volerlo solo scolpire
Id: 17364 Data: 04/11/2012 13:54:21
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Il viale
Sul viale papà mi leggeva le storie
durante la luce delle fiabe io stavo bene
Lo faceva indicandomi con gli occhi il sogno:
re sfuggente del mio tempo interiore.
Il viale per un attimo è stato solo
poi le fiabe hanno imparato a esserci.
Ora mio padre con poca voce mi dice
che la mia scrittura è bellissima,
è il viaggio che si apre con la bocca:
"Papà, queste sono le fiabe che ti restituisco."
La vita gli gira attorno ora dolce ora cattiva
e il perno di dolore è il letto
e lui non sa più le strade, e i visi della gente
Io però indosso il suo amore per la vita
indosso la sua stella smessa
che non mi chiede altro che brillare.
Come tutte le stelle la luce è data per darsi
e io gliela dedico con dolore nudo,
a lui che mi ha insegnato le fiabe, un giorno, sul viale
Id: 16785 Data: 05/10/2012 18:04:38
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Melodia lieve
Incompresi fiori col vento che li taglia in due Io non rido quando definiscono questo giardino musicale il margine della strada non principale.
I problemi che danno le cose belle quando sono nell'ombra.
Un angolo gentile che è già sorpassato prima di amarlo. Un sogno da intravedere con la coda dell'occhio.
Mi duole l'oblio che insulta questo dipinto non lodato senza pubblico e senza il giusto palco,
Se potesse sentire, questo giardino, esagerare il mio pianto forse tornerebbe a cantare con me la sua dura melodia
Id: 16470 Data: 13/09/2012 17:20:18
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Sentirsi così
Piango la fine del prato verde vissuto con te Con una cicatrice e un grosso sorriso come regali Soltanto il tempo di dire: “salvami! Io so solo amare” Mi stravolse la parola antica nascosta nel pianto Mi cambiò il nostro ridere, Mi accese il volto il tuo amarmi Mi distrusse poi il nostro amaro silenzio, la caramella che sconfezionavo trovandoci bugie, mi bruciarono forte le nostre scuse: ma sarebbero state poesia ovvero qualcosa che non dimentica. Ora soltanto mi carezza quello che siamo stati insieme E voglio tornare a vivere nel corpo quel prato -dove fu protagonista e donna l'estate- gioire della sua gioia al vento sentirlo fresco come le lenzuola d'inesperto incanto
Id: 16443 Data: 11/09/2012 20:55:12
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Addio al sorriso delle bambole di pezza
"Hai più ascoltato i nostri baci nel ricordo?"
Mi disse invitandomi al grande giorno della nostra storia.
Gli antichi baci che furono così giovani.
"Sai", dissi io, "i giorni brillano un po' meno senza le nostre pazze trovate in cui ci ritrovavamo”.
Il sogno è un terreno neutro di colpe in cui vederci.
E non voglio dialogare col destino per riaverti c'è un uomo che mi fa vedere lontano una terra così materna di luci
Ma forse devo dire addio alla cara ragazza in un mondo di bambole di pezza…
Poi il canto divenne meno allegro di come lo cantavamo
Tutto bello, tutto carino: la collana e il cappellino …vittima che non aveva niente da lamentarsi al telefono
E che invece taceva respirando la tua distanza-ghiacciaio.
La diva delle inquietudini con un'anima di silenzio.
Con te alla fine ero sola in uno strano formicaio
Dove mi sembrava che poi la sera avesse pareti d’acciaio.
E ora voglio sdraiarmi sulla sua mano ferma e buona
e non più sul vento
Id: 16235 Data: 27/08/2012 18:38:29
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Eri bellissima
Ricordi, piccola margherita, quando rilucevi sorrisi a chi ti guardava? La gioia grande dei piccoli insegnavi all'aria. Eri tutta aperta e abbracciata alla vita. Sembravi raccontare di un'interiore festa.
Era toccante il tuo modo di stare al mondo, tenera e ignara, rallegrando gli sguardi opachi di chi da tanto non vedeva cose così belle e felici come il tuo occhieggiare speranze di colore nella vita grigiastra della non- motivazione.
Eri bellissima poiché generosa con la nostra tristezza.
Sei piegata come a ringraziare tutti con un inchino d'aver recitato così bene la parte di chi dà allegria seppure nel tuo fugace, raggiante, denso, fulmineo destino.
Ora tutto impresso nel ricordo come resta sulle labbra il bacio del più grande amore.
Ora esisti nel mio sorriso e ti confidi con le mie lacrime
Id: 16090 Data: 15/08/2012 13:45:43
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A Franca
Hai rubato gli occhi alla segreta della mia poesia hai frugato nelle mie cantanti gioie, e nelle mute cicatrici hai detto parole sui tanti amori lasciati al buio a decantarsi.
Ti sei avvicinata con il passo lieve- contento dell'amicizia Varchi sempre le soglie comuni dove tutti si fermano paurosi hai l'ardire del volo nelle anime altrui
Hai cullato i miei personaggi delle favole con bontà materna piccoli lapilli di risa sono volati da te nella lettura del mio teatro e ancora doni per te, nella persona della vita, io ti darò...
E questo "noi" mi fa credere che l'eternità è di questo mondo
Id: 16026 Data: 10/08/2012 15:10:22
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Cinque punti a favore della vita
Noi, a incendiare la pelle di nuovi incanti nella mia stanza dove ogni cosa così profondamente significa.
In noi la vita balla di un peccato così nobile e alto.
Fra noi transiti di emozioni magnificamente precarie che volano a stormo nel cielo che abbiamo creato.
Di noi si dirà che eravamo più bravi dei fanali parigini in bagliore, o che siamo noi stessi il senso di quel bagliore.
Per noi c'è una storia tessuta sul nostro corpo con dolore di spilli e tenerezza di cotone. Quasi una consapevolezza: e ci diranno che è l'amore.
Id: 15842 Data: 28/07/2012 14:38:32
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Il trionfo delloggi
Via la sete di quel che siamo stati inverni in frantumi nei nostri racconti inverni da bandire, a mai finire in chilometri e chilometri di vene.
Sete di quel che siamo! Facciamo pace con le vertigini della nostra sensibilità.
A ogni ora sboccio nuova per te.
Sboccio anche fuori dai vestiti in modo singolarmente dolce.
Sboccio fuori talvolta dalla nostalgia delle tue labbra che mi chiamano a vivere, a ritornare in ciò che vale.
Oggi godiamo le risate: le figliolette caduche del tempo.
Sete di noi, se no di cosa vivremo domani?
Id: 15663 Data: 16/07/2012 15:40:22
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A Mariella
Mi sorprende nei minuti bui che corteggiano la mezzanotte un'ispirazione dal profondo: scavata con carezze nelle radici del sentimento alla sorgente tiepida degli occhi che amiamo.
Devo raccontare, io devo raccontare quel pomeriggio quando in mezzo a mucchi di parole banali, verità circostanziali, e pose
Io vidi nell'attimo con lei fiorire commoventi rose.
Lei rivelò senza veli il suo sentire. Disse: "Mia madre non c'è più, ma so sorridere ancora"
Quel pomeriggio sviato da mille parole alla deriva Le sue, invece, mi diedero l'effetto di un'isola di candido amore.
Ed è per poche parole come queste che l'aria si arrossa lontano e denuda le sue vene nelle eteree azzurrine speranze di non sofferenza
Id: 15507 Data: 05/07/2012 17:56:26
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Lincontro dolce
Ero sulla costa della sensazione di te e di me con l'ebbrezza del tuffarsi nell'indicibilità - incoraggiata dal bisbiglio gioioso e notturno delle sibille, custodi dei fuochi che speravo-
Soltanto un tempio chiaro di silenzio era il nostro bacio.
E più cresceva il dirupo tra il dire e l'arcano più era emozione, era un volare fresco di gioventù dettato dalla tenerezza di sguardi che hanno atteso e si sono trovati nel nodo di braccia ed esistenze.
La vita mi persuade infinitamente di sapore
Id: 15114 Data: 10/06/2012 10:35:24
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Al mio Prof -sull’altalena della vita-
Ancora più diamante di tutti gli amori è questa amicizia La città con i suoi negozi apre i suoi occhi vividi mentre la sfrecciamo in macchina, ebbri di risate. Le ore si sono dimenticate. Viviamo solo di mattina.
Ad un certo punto dell’anima, una domanda: “Posso scrutare nell'alcol di un ricordo, professore?” Certe volte sento la sua voce nascere dal malore della sera, certe volte mi pare che il suo cuore mi faccia bella compagnia e la vita sia più onesta in questo splendido regalare.
Ma porta luce il passaggio di stelle sulla sua fronte colma dove c'è una partita a dama tra verità esistenziali e realtà quotidiana e vorrei che a vincere la partita fossimo noi che parliamo da dentro la vita, da dentro il segreto dei giorni felici: non essere soli, e sovvertiamo anche se solo per un momento la condanna al dolore che in due perde il suo bruciare
Piccoli poetici ramoscelli, siamo, ai venti testardi delle sere Venti che se la prendono sempre coi sogni più belli
Id: 14860 Data: 25/05/2012 16:34:34
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La musica che mi hai dedicato
M'induci al sogno che sta dentro alla musica che suoni per me, ogni nota mi porta verso la possibilità di un amore e di una vita
Sento un torrente di cose auree da vivere con te di giornate da dispiegare al sole come i panni colorati della signora che li stende pensosa e si capisce che attende ed è vicina a essere felice pur nel silenzio del pomeriggio che accarezza -spesso- le sue verità: la sera significherà lo sguardo di lui:
l'eterno insediarsi di una parola d'amore nell'affanno del giorno.
E, come questa donna che ha una vita bianca e sfiorita, ma bella davanti all'altare del cuore, così sono anch'io nelle mie parole: loro si aprono come fiori e sprigionano teneri l'essenza di ciò che tu senti per me.
Come un'ansa di fiume il mio corpo ti attende sincero e un'anima di bimbo incantato gli fa da corredo canta il sogno nella fantasia e lo cerca nella realtà vuole sentire con te il mistero dei versi e aprirlo come un immenso dono di poesia
La tua mano troverà i miei fianchi e il mio seno come meandri di luna addormentati che il tuo tocco risveglierà, uno a uno, come stupori di mezzanotte
Id: 14646 Data: 13/05/2012 15:53:07
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Con lo sguardo di una prossima estate
Mare d'inverno, non spiaggiare il mio amore o la mia voglia melodiosa d'amare Portami piuttosto nel chiostro umbratile e difficile del mio piccolo sentire: provincia delle vittorie umane
Spargerò volantini fra la gente sulle prossime estati Dirò di cercare -dentro- un chiarore per poterlo poi riconoscere allo spuntar dell'atteso amore.
E a questa storia d'amore e terrore che è la vita io mi voglio abbandonare dolcetriste per amare nuda e sciolta dall'ipocrisia...
...Per fermare una magia appresa con te e lambirla ancora colle ciglia brillanti di ricordo della lacrima più bella di ieri dove nuoto ancora per approdare in un altro sguardo
Id: 14501 Data: 06/05/2012 14:29:55
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Ciao Josephine
Quella dolcezza ribadita in ogni giorno della tua vita ti sorprendeva come la sorpresa del mondo per un pulcino...
Questo pulcino non posso più proteggere con la mia allegria. Sentire esistere però la tua dolcezza anche più forte di un abbandono.
I tuoi occhi infantili, vivaci sono -ora- compito lieve del ricordo.
Ma noi stavamo bene quando parlavamo è strano, ma la violenza del mondo non entrava nel profumo dei gerani lì in balcone Non entrava nelle nostre parole.
Non mi vestirò di nero perché mi abbaglia di colori il tuo ricordo Non piangerò perché mi sorridi nel ricordo
Ultimamente ci davamo soltanto amore in forma di sorriso.
I giardini che via via ora nascono alla bella stagione non avranno più il tuo sguardo ad amarli
Non sapranno più per chi essere spettacolo
Id: 14300 Data: 24/04/2012 17:16:13
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Il raggio felice
Mi chiedo sempre quanto durano i raggi di sole se tutti gli sforzi di essere felici siano solo solletico di lunghi capelli sul collo aureo di Dio.
Il cielo è intenso quando amiamo è il sole nelle ali dell'aquila librata è la pura poesia che di buon'ora si è levata.
Il raggio di sole è caldo come sangue come le mani che stringiamo per trattenere la vita
Se siamo stati felici è perché non ci siamo chiesti quanto sarebbe durato.
Il tempo smette di essere crudele per un poco.
Dobbiamo solo amare il piccolo raggio di sole non chiedergli nulla, aggrapparci a lui con l'euforia zitta di chi chiude gli occhi per baciare
Id: 14101 Data: 13/04/2012 22:45:07
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A mio nonno
Tempo addietro c'era un sapore di terra ridesto
nei mattini indefinitamente belli
Ora usi il comportamento delle giostre spente
Volgi lo sguardo alla vita ed è luminosa
Mi guardi e c'è la paura del niente
Tremi e hai già lo sguardo dipinto di buio
Chissà se le giostre si risveglieranno...
la loro gioia mi tocca l'anima da vicino.
Grande per comprendere e piccolo per emozionarti:
La montagna e la frana.
Il mio canto alto sopra la ferita umana.
Quando un mattino respirerò una nuova era del mio cuore
Saprai convincermi ai luccichii dell'esistenza
Saprai farmi allegra pensando che niente è vinto
né io, né te, né la nostra bellezza di essere.
Ma restano lucidi gli occhi
per vedere più bella e lucida la vita
Siamo quel che amiamo
Id: 13878 Data: 02/04/2012 11:28:19
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Il castello che ho visto nel buio
C'è un castello che sale al cielo per te Un castello che vive semplicemente di luci come te quando sogni il futuro come i tuoi desideri appassionati messi in fila all'orizzonte ad aspettare lo sfolgorio più grande quasi un amore che ti travolgesse di risa. C'è un'alcova in questo castello, c'è una sala dorata di specchi forte delle nostre intensità dove il buio ti fa il regalo di vedere: hai un respiro diverso da tutti gli altri respiri dove la vita è più che la vita che vivi. Ci sono i giardini del primo amore quelli che si sognano tremando da piccoli e da grande ti fanno bambino e altro è tremare. Ci sono anche le stanze buie che non ti dedico le cui tenebre ho ingoiato per non dare a nessuno gli orrori conficcati nella spensieratezza di pochi anni. Voglio darti soltanto delle rime ricche d'aurora che infartuano il canto degli alberi e li fanno statua nella memoria. E mi conducano gradino dopo gradino, come primizie di poesia, primavere promesse,
dove mi attende un principe ragazzino, da anni, che mi innamora e mi porta a pensare che noi forse saremo un giorno un'infanzia sonora
Id: 13374 Data: 08/03/2012 17:53:39
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Alla mia vecchietta
E' nelle cose che suonano che io sono con te, amica mia, viso bambino di un corpo esausto quando mi dici: "ti chiamavo", ma il silenzio non è mai una risposta e non dà pietà.
Suonerà ancora la mia voce per te un "sono qui" e ci saluteremo ogni volta con un "a presto" schiacciato il cuore dalla pesantezza di un addio come una pausa tra le note, un trauma a spaccare le speranze troppo in fiore in cui abbiamo sognato.
Vieterò alle lacrime il loro sentiero istintivo e triste fino al sorriso insegnante la magia di una stanza carica di ombre e piccola luce angelica, dove noi avvertiamo che l'amore esiste. La musica di poi sarà una pazza, enorme nostalgia, sarà sapere di cos'è fatta ogni lacrima per te.
E' nelle cose che suonano che ti sono vicino musicisti tenui sono le cose lasciate indietro la piccola eco che ti tiene su una margherita quasi senza più petali, a sognare, rapita ciò che puoi solo sognare.
Ora c'è un piccolo dono, dalle mie mani calde per le tue mani fredde: il gesto di darti un cioccolatino dopo una lunga strada Quella che seduce come la città che si spegne e la voglia infinita di non vedere l'ultima finestra spegnersi aggrappandosi all'ultima luce dell'ultima finestra che vedi prima di dormire
Id: 13060 Data: 26/02/2012 10:55:50
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Ogni goccia di pioggia che cade...
Ogni goccia di pioggia che cade è una lacrima che ti tolgo dal viso, e il ricordo delle nostre parole mi assale, raddolcito.
Ticchettano le gocce sulle foglie come un orologio, quello del cuore - che non ha scrupoli di tempo o reticenze- e fa del pensiero di te qualcosa che c'è intensamente, sei vero come la pioggia sono vera come le foglie che hanno sete d'attenzione, di una parola.
In un giardino resuscitato a primavera... la terra accoglie l'acqua come l'acquasantiera dei tuoi occhi tristi.
Allora la pioggia non è più il monologo del nostro dio in lacrime ma il nostro dialogo del romanzo- vita, del telefono- aedo con cui soltanto di abbellire questa malinconia di oggi con la forza della pioggia ancora ti chiedo
Con la fragilità delle nostre piccole emozioni Faremo noi le stagioni
Id: 11827 Data: 30/12/2011 20:35:31
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Dal buio le parole
Portami nel bosco dei tuoi silenzi più doloranti
ne faremo parola, susciteremo mondi interiori
dai confini di luce infranti.
Sarà un gioco ben poco modesto
-forse da matti-
schiudere a sorriso la ferita dell'anima
far parlare poesia ai suoi margini scarlatti
Come labbra che aspettavano un bacio dal destino.
Ogni parola è istigata dal vuoto
e dal male che a volte c'è nel silenzio
ma se tu la ami, questa rima sofferta,
e le sei amico,
ti si schiude l'universo lirico
in ogni sua commozione di stelle:
imperterrite a brillare e a dire
la loro dolce opinione di luce e poesia.
E il vuoto non è più vero perché la strada dei versi
porta a sorgenti, porta ad un sogno di rinascita
con amore di suoni realizzato
che non sa le doglie della luna:
il giorno che non voleva nascere
dalla notte triste del suo passato.
E le parole aiutano la luna a sgravare il piccolo giorno
che è fatto di parole, delle tue cose più care.
Nasce -piangendo raggi- l'amore
Id: 11327 Data: 30/11/2011 20:50:51
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Lamore fermato alla fermata
Oggi ho visto due innamorati abbracciati alla fermata degli autobus e ho pensato che il nostro pianeta non fosse più geografico: ma in loro il mondo era degno di nota.
La tela della città oscura e felice loro salvavano con amore. La sera cercava di affliggere il giorno del loro sguardo dove resisteva un'allegria fiorente che è amare ed essere amati. Ma loro avevano orologi incantati come -del resto- tutti gli innamorati mentre i loro baci erano più veloci degli autobus che non prendevano
Id: 10095 Data: 19/09/2011 21:06:59
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Leggendo la finestra
Certe sere mi par di leggere l'angolo di poesia dalla mia finestra, e tutto -la gioia, le foglie verdi e i rami: inscheletriti pensieri- tutto è servizievole alla mia poesia. Tutto si offre a me dolce come una passione, tutto è donna.
L'albero che si ama da solo nella danza del vento, e mi parla della sua bella solitudine...
Sono colma della mia finestra -non so se è sciocco- e vorrei saperla tradurre.
Racconto l'eterno crampo e l'eterno grido che ha impietrito il fluire del giorno in un'estasi di mia fortuna
Gli spettri non sono più senza parole come nel giorno, il vento non è più altro, si confonde col respiro. Lo stupore ha i suoi figli, lampioni della strada. Non è raro.
Capisci, non ci sei più tu, non ci sono più io, c'è la sera che ci avvolge, e la poesia in prodigio di sentire stravolge. La storia di un anarchico sentire, che rende conto solo all'amore
Ho imparato i versi fra i rami dolorosi Ho amato la mia finestra, metà data alla mia veglia felice e alle mie parole quindi felici, metà al sonno delle piccole case e al silenzio delle stelle che io dico.
L'ho aperta sull'ignoto sorriso della mia poesia che si conosce quando conosce la sera
Id: 9991 Data: 11/09/2011 09:36:37
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Noi dentro il colore di noi
Tiro calci all'esitazione che mi vuole ancora Ma poi accetto il brusio sincero dei tuoi baci sulla spiaggia bianca del collo. Scoppiettano armonie azzurre. Si snebbiano di divieti le mani Mi squaglio nel tramonto di un abbraccio Buona notte anche alla paura. E si sveglia una fiaba felice a lungo taciuta in me. In un corpo che è stato ferito ma è lo stesso luogo della nascita degli astri
Id: 9935 Data: 06/09/2011 17:56:28
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Lei chiedeva solo amore
Ascolta questa bambina che muore dalla sete Questa bambina che i suoi mostri veglia sulla parete dove la notte ripete amarezza.
Ascolta questa bambina che vorrebbe essere una pianta dorata per vivere eternamente in un giardino di una bella giornata.
Non sei stata culla dove sognano i bambini né pelle che riscalda né patria con tutti amici né casa con una tavola e tutti seduti.
E lei vuole sempre amore senza mai riposare più della primavera, più della rabbia del temporale.
E tra le pagine le più belle lacrime di poetessa schizoaffettiva bipolare.
Loro dicono: a tavola non si può cantare. A tavola una bambina non può cantare? Una bambina deve cantare, se è una bambina.
Ascoltala, lei non parla ma prega non pensa con discorsi ma in versi e immagini di mondi lontani, dove tutti i bambini sono nei viali, anche quelli che il giorno non guarda e non ama, - i viali senza carezze di passi-
ed è un trionfo raro se qualche bambino vi saltella e affida il suo grande dolore solo a una stella.
E' bello dire che questa ombra noi definiamo vita perché alle sue spalle c'è sempre una valle, ingenua, che non si stanca di sperare.
Sono contenta perché lì ci sono bambini felici C'è sempre qualcuno a farli sentire qualcuno.
E lei ogni notte si addormenta piangendo nel buio tra le braccia della poesia
Id: 9791 Data: 26/08/2011 17:18:25
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Strappata
Mi riconosco nella profonda sera scura e in lei sono un piccolo argine di bellezza solare e vergine che l'esercito dei dolori trascura
La mattina qui è una pallida croce fra l'erba, un dolce albero storto, deviato dalla gioia, che ha ancora la sua tenera voglia di controluce
Che pesante mi ama e che mi ha scelto come un neonato dal seno a furia divelto
Posso portare questo martirio mano manina solo se c'è un fuoco, intenso, a parlarmi d'amore ad abbracciarmi di estrema poesia, ed estrema è la notte.
Sia chiaro: non è stato il sole a bruciarmi l'innocenza e neanche il vuoto del cuore che riempivo con le dita
Forse la mancanza del sole e la presenza del vuoto.
Non voglio più vivere lontano dal miracolo
Id: 9719 Data: 21/08/2011 16:52:29
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Al mio bambino che mi riposa nel cuore
Saresti nato con troppo pianto o saresti stato persino tu il pianto stesso Non ti avrei potuto insegnare nemmeno la gioia contenuta nel verde delle piante Quando solo il sole decide sulla loro vita perché siano così belle perché senza sole non è vita niente può essere sogno
Come le mie parole che possono essere illuminate solo da un dolore uguale a loro.
Tu non potrai mai vedere niente di un mondo bellissimo di colori e notte questo mondo posso comunicartelo carezzandomi il ventre, e anche se per poco sarai con me, -sei il mio attimo preferito- sarai sempre innocente come il primo bacio: la tenera trafittura di un raggio di luna per chi si ama.
Forse mi darai col tuo sorriso trasparente la forza di vivere che in questa vita non trovo. Forse tu -assente in questo mondo- Sarai più forte del vuoto della vita Perché non lo conoscerai mai.
E tu non dubitare: le piante e il sole li vedrai ma con gli occhi chiusi perché tutte le più belle cose si vedono così.
E la meraviglia è sempre al di qua degli occhi
Id: 9649 Data: 13/08/2011 15:21:40
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Il dono
C'è una rosa nel mio ventre che cresce in silenzio è il dono di uno veramente grande per noi piccoli sognatori di quaggiù. I palazzi rossastri dove gente sogna e vive sono stati quadro pastello dove entrare e camminare accesi dall'amore che respira con me -nella densità di un cielo- Le carezze rapite dagli anni ora non smettono di carezzarmi Il pianto del piccolo -al primo balenio di questo mondo- sarà ciò che mi farà ridere d'amore Ci sarà sempre questa rosa -nei giorni e negli angoli dove passeremo- e poi noi con felicità passeremo in lei
Id: 9348 Data: 21/07/2011 20:48:44
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Cose perdute che ritrovo
Adesso vivo dentro al sublime, vivo di cose perdute che ritrovo la stretta di mano di lui, come quella di mia madre, il ruolo della delusione, piccola compagna dei miei occhi pieni di luce infranta, la sua mano mi faceva sentire tutta la distanza delle nostre mani unite, mentre il suo sorriso imitava il sole e non ci riusciva. Adesso ritrovo la gioia dei giochi quando ancora il mondo si deve costruire Nei libri ora la stessa gioia di esplorare, pagine e pagine ed è ancora amore. Poi ritrovo la notte in cui avevo paura, ma ora ci sei tu a colmare col mare i miei fiordi di malinconia A baciare i miei ricordi sperduti come bambini. "Papà, come stai senza di noi?" gli domandavo e questa tristezza ritrovo come la solitudine di una piccola luna nella profondità del silenzio degli amori come la garanzia di avere un cuore. Poi ritrovo letti d'ospedale soltanto per non essere riuscita a sentire l'amore. Ritrovo una carezza e un pugno nel suo doppio sguardo. E ritrovo dolci anche le braccia ora smagrite dalla malattia Le braccia della madre che mai hanno saputo cos'è un abbraccio
Id: 9281 Data: 16/07/2011 17:43:29
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Noi come inizio
Siamo sempre qualcosa che comincia: Siamo sempre madre e alba. Siamo tutti gli amori. La bocca che baci dove una lacrima passò. Siamo tutti i più profondi dolori.
Vivere nella pienezza, avvertire la commozione che mi prende quando tu e il sole siete il mio inizio, il tutto ancora da vivere però già sognato.
E la sera seduti in una piazza dolce di poche luci pensavo: "il mondo brilla e nessuno lo capisce"
Siamo un amore senza delusione, né rughe il prato non ancora adulto Lo scorrazzare dei cani festanti Forse siamo solo dei bellissimi, misteriosi istanti.
Mi sento parte di una bottiglia di colore piena, e coloro ridendo con te tutto quello che vivo con un sentimento vivo di essere sull'uscio della gioia del giorno.
Di essere il Natale di ogni cosa che viviamo
Id: 9269 Data: 15/07/2011 15:07:34
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Le parole di lui
"Ricorderò i tuoi seni come fiori che ho visitato, quando il mio corpo sarà solcato dai rigori dell'inverno. Tu mi hai preso per mano, mi hai preso per magia, quel giorno Ti sei scaraventata su un amore, senza pensarci troppo. Eri facile e felice. Mi hai detto: <<domani ci vediamo?>> Ed il tempo è passato come volare E noi innamorati, come usciti dal tempo Ci siamo fermati a guardare la felicità nelle cose da niente. Come giocare sono stati gli amplessi nell'annata dell'amar delicato" E ancora mi dicevi: "ricorderò i tuoi seni come fiori che ho visitato, quando il mio corpo sarà solcato dai rigori dell'inverno"
Id: 9080 Data: 01/07/2011 17:29:30
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Quando il ricordo è carezza
Dopo quell'amore, fatto come un vento, Io feci del silenzio la mia dimora per non perdere in parole la luce di quell'ora. Io mi riconobbi fremito dinanzi alle cose di ogni giorno Così ogni cosa era la bellissima canzone dell'Aldiquà E le mie risate e quelle di lui scappavano per la stanza e la vita finalmente viveva. Senza vergogna, ma con fierezza di bianca statua l'aurora cominciava a luccicare: triste e fatua. E non potevo non aprire le finestre con dolcezza. Pregavo il giorno di non darmi l'oblio di momenti saputi come eternità Tra la gente -poi- un sorriso di dopopioggia
Id: 8845 Data: 14/06/2011 12:19:13
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Gianni
Mio nonno è commosso, dice che vivere è una bellissima esperienza. Io so che un giorno i ricordi saranno blu mentre ora per lui tutto è lotta e sangue. Sofferenza.
Poi mi racconta del militare, con le parole semplici di chi non ha studiato, con la saggezza di chi ama, mi dice del gattino che gli sta sempre accanto e di quando si è sposato in mezzo a un trionfo personale.
Io so che è un bambino di fronte alla sera e questa sua bellezza sa ancora di mattino.
Quando consegnerà i suoi occhi alla notte io sentirò spegnersi il giardino della mia infanzia.
"Non temere, quando ascolterò il cuore sentirò la tua voce"
Id: 8297 Data: 30/04/2011 11:11:19
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Resoconto
Con lui fecondai l'assurdo e nacque l'allegria e chinò il capo sconfitta la malinconia e vinse il corpo e spaurì l'anima e rivisse l'infanzia e sognò il futuro e il cuore? ...chi sa qualcosa del mio cuore?
Id: 8119 Data: 17/04/2011 09:53:34
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A Gino, nonno poeta
Condividevamo il rosso degli occhi mentre a volte ti invidiavo l'azzurro quando le cose mi impedivano di essere cielo.
Ora la notte sei un sogno nel sogno. E' un momento in cui grida la poesia Tu mi chiedi: "quanti anni hai, ora?" ed è una gioia che ha il sapore delle lacrime perché consapevole del tempo: Sei vivissimo nei miei occhi chiusi e morto quando li apro.
Ti vorrei dire, caro nonno: ci sono fermate assolate di autobus, piene di sonno, dove ci sono persone con poche parole e molti figli
E io mi chiedo che me ne faccia di tutte le mie parole, a volte. Se non so a chi dirle, se non so con chi trasformarle nella verità di baci e carezze.
E continuo a pensarti, e continuo a pensare E mi chiedo il movente di tutto questo piangere La spontaneità di quello sguardo azzurro che gli anni hanno conservato come la contraddizione della mia stagione, senza te.
Tu mi parli quando io scrivo.
Id: 7939 Data: 04/04/2011 13:41:44
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Mia piccola e tramontabile creatura
La mia vecchia piange il suo essere nuda cercatori d'anima nella penombra, siamo, in una piccola stanza sempre di sera.
Abbiamo sguardi d'amore di sola andata e attese di vita fuori luogo
Siamo una necessità di odissee che forse nessuno ascolterà. Io spero che amleno il mio urgente amore possa essere il vestito che lei, vanitosa, ha sognato che copra i debiti del passato con un abbraccio
E le faccia da coperta, da cielo o da sogno Una roccaforte di nostra tenerezza contro la morte ingrata come di grata alla finestra
Id: 7785 Data: 24/03/2011 13:30:46
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Un prato sbagliato
C'è ancora -tra gli alberi- un'intensa conversazione di foglie che si sanno tiepide nel sentimento.
Ma quest'uomo non percepisce più né stipendi né venti
E anche quell'ultimo sorriso di lei dentro al passato e dentro alle vene è uno spiraglio o un'accusa dalla finestra di ieri.
Una rosa sospesa negli occhi che non sa che farsene della propria bellezza.
L'amore di ieri è solo uno spiraglio Quando lui vorrebbe la vita fosse ancora un abbaglio.
Quando ancora sentiva il vento che stormiva tra i capelli della donna che dormiva, gioiosa, la sposa dell'esserci la notte con lui.
Su un prato dove c'era una donna che rideva e soltanto quando i fili d'erba la carezzavano allora era primavera
Ora cammina da solo, e dove cammina è solo un prato sbagliato
Id: 7724 Data: 20/03/2011 11:11:45
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Sensazione che splende in me
E' un mondo bellissimo dove molto ho sofferto. Che ne sanno i ruscelli incantati delle mie lacrime?
In un mondo di sole io sono una luna
Id: 7501 Data: 06/03/2011 13:27:06
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Nelle lotte fra i cani...
Nelle lotte fra i cani dove l'amore rifugge Nel presagire la sera dove l'innocenza si strugge
Ho nell'anima un piccolo angelo che non gioca mai.
(La scena si finge nel regno del dolore)
Così le sue mani crearono un vento di prodigio che fece dimenticare il dolore
E ora ti vorrebbe cingere la vita per respirare -insieme- la magia della vita.
E poi un "ti amo" tra gli alberi secolari.
Nel tardo pomeriggio l'amore è diventato incanto
Un piccolo angelo -senza essere visto- si asciuga in fretta il pianto
Id: 7357 Data: 24/02/2011 17:35:55
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Caso mai un mandorlo in fiore
Caso mai un mandorlo in fiore nei miei pensieri dolce e sepolto dalla mia vita di ora... è dietro ai miei occhi chiusi e non più parte delle nostre braccia
Come quando sussurravamo pensieri pieni di giochi e di bianchezza. Per dimenticare di esser stati orfani d'amore.
Caso mai guardandolo ricorderò i miei giorni ricorderò te, tu che sei stato i miei giorni e li hai fatti un mistero di allegria.
Vive poco il bianco amante -è un benvenuto di silenzio- nella mattina declina una muta poesia di tremori una voglia di sole -quasi carnale- Fa l'amore col vento freddo. E' un nuvolo bacio di fine febbraio.
Per darci vago il profumo della primavera a tratti furba con noi, a tratti sincera.
Si sveglierà e io lo saprò dalle sue mani bianche dal ricordo di una strada incantata dalla melodia delle madri senza ironia che così spesso ti ho cantata.
Caso mai qualche petalo sul seno... petali di cui il cielo fa a meno li vorrò io... sono sicura non sarà per caso.
Il nostro mandorlo Domani si sveglierà e avrà un volto nuovo e io amerò di nuovo
Ricordando che fioriva per noi due...
Tu eri l'amore della mia vita ora la stessa vita è l'amore della mia vita
Id: 7305 Data: 20/02/2011 16:11:45
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Momenti di sale
Quasi non mi piace più l'idea di essere circondata da un'aureola di bambini
Quasi non sogno più, ho risvegli d'argilla Non rinverdisco più i sogni chiudendo gli occhi, chiuso è il giorno e il mazziere triste -sopra le nuvole- ha decretato le tristi sere.
Non chiedo più niente al giorno: Ho male nel vedere il suo maledetto oro.
Nascono ad ogni istante insidie erbacce nell'amore. L'orizzonte dolce continua a posare per me mentre ho solo voglia di essere pioggia.
Non si percepisce nell'aria altro che sapori d'un'estate vinta consumata a tutto andare, così: da sorriso a sorriso... e poi com'è straziante tornare
In un giorno che non oserò più rinverdire dentro me
Id: 7177 Data: 13/02/2011 14:45:15
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Amaro e stupendo
Lo sai come ti ho amato? Con l'ingenuità di un popolo illuso. Ti ho creduto sempre ho amato la tua bocca anche se parlava bugie.
E ho baciato quindi le bugie nella tua bocca Con le tue scuse mi addolcivi E pur di non soffrire ho ingoiato la falsità in cui vivi.
E allora chi ho amato? Cosa ho vissuto? Lo scoppio delle risa, con te, è stato l'oppio di chi mi ha derisa?
Ma non si cancellano le storie per non cancellare se stessi dall'albo delle albe migliori.
Ho amato il nostro tempo amaro e stupendo: il gioco dello sfinimento.
E' una strada violenta quella dove non ci sei e i miei incubi potrebbero diventare veri.
Tu: il mio guaio L'amore: un usuraio
Voglio una persona che mi ami anche senza un paesaggio Che voglia solo stare con me
Per arrivare al cuore della vita dove un bambino -che forse significa il domani- sorride al sorridere della vita
Id: 7023 Data: 03/02/2011 11:38:54
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Dolce interregno
Ricordando i sogni della notte Lui ti diceva: "Vorrei ancora fiorire sul tuo corpo"
Tu rispondevi: "Abbracciami Ma abbracciami forte"
Ed è quel momento tra il sentimento della notte e il sentimento del mattino
Quell'interregno di dolore che non è sogno e non è ancora vita.
Vedi nascere il sole e raccontarlo a qualcuno non rende la magia.
Entri -con un mezzo sorriso- in un giorno di sole.
E se guardando dalla finestra un viavai di bambini in festa Ti sorprende E' colpa della vita che non si arrende.
"Regalami ancora La fortuna di un'illusione"
Id: 6999 Data: 01/02/2011 19:27:54
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Papà
Papà, tutta la mia poesia piange per te
Forse fu quella tua carezza sul mio viso -la tua mano fragile, quasi un fiore intristito- che ci impedì di litigare per giorni e giorni
Per te, tutta la mia poesia, papà... Che la vita si innamori di nuovo di te
Tu condannato innocente con tutte le luci della vita spente
Senza vedere più nè le stelle nè il sole Ti accontenti di sapere che fuori c'è il mondo con il suo odio e il suo amore:
una vita in differita.
Tu mi chiami "vita mia" e intanto te ne vai via
Solo tu possiedi i sorrisi e i pianti, le fiabe di quando ero piccola, e la dolcezza. Non morirà la dolcezza, vero?
Vorrei regalarti più di una poesia, la poesia della vita
Le cose di tutti che a te sono negate. Vorrei regalarti un tempo pieno un arcobaleno di me bambina. Il tuo sorriso di prima.
Ma tutta la mia poesia piange per te...
Id: 6665 Data: 12/01/2011 09:51:34
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Tu nelle parole
Io ti parlerò con la parola che si colora, si sfiora, si addolora e poi s'innamora
Perché tu per me sei cielo e sfacelo
Il mio astro e il mio disastro Qualcosa che splende e poi si arrende
Qualcosa di più dolce della luce del giorno: Nel tuo bacio c'è un amore che vive e che ride
I momenti con te: La stessa cosa di un sorriso Ma a volte il mio sorriso è chiuso non vuole sbocciare. A volte è un bimbo che non si vuole fidare.
Quando ti racconto la mia storia -assurdo fiordo di malinconia- è lì che noi diventiamo il mare
Id: 6625 Data: 09/01/2011 12:24:00
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Un giorno una tela
Riportai sulla tela il privilegio del sole: la facilità dell’ispirazione. Raccontai di un amore che prima di un sapiente addio ho amato nell’immanenza delle ciglia dischiuse così reali, eppure dipinte erano lontane, azzurre nella trascendenza. Non oso chiedere ai colori nella dolcezza di uno spettacolo finito il sovrappiù della magia che mi avevi regalato tu. Ma ogni quadro terrà stretto a sé Il segreto Che la realtà nasconde Ma al sogno risponde E che ognuno sfrutterà Nel proprio privilegio del sole. E i sorrisi buoni E tutte le cose che non si ripetono Domani, nel ricordo, torneranno Quando il sorriso e il pianto di un amore Diventeranno un capolavoro.
Id: 6580 Data: 06/01/2011 10:53:23
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Io senza vento
Ora che non ci sei ho saputo che piove. Forse neanche più il tuo sguardo a vestirmi di antica dolcezza.
Mi vestirei di sorrisi passati, ma sono senza bocca Anche il vento oggi è senza mani. Noi prestavamo i sorrisi all'amore e le mani al vento.
Volevo dirti che ti odiavo, ma ero solo una foglia al vento e non potevo odiare chi mi faceva volare.
Ti direi col mio silenzio il rimprovero che nessuna madre seppe mai...
Ora è il mio esilio da tutto e tutti tranne che da me stessa: quella amara che guarda quella dolce e impara ad essere ancora più disincantata.
Poi è spuntato il sole. Il famoso coraggio del sole, immobile illusione nel tacere di una storia, nel tacere del vento Almeno il vento sapeva la strada. E da te sono sempre tornata.
"Sì, signora, oggi una bellissima giornata" E ho pianto perché tu non mi hai chiamata
Id: 6568 Data: 05/01/2011 14:16:38
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Dopo la luce
Dopo aver visto la luce di quel sorriso appena nato all'amore, nell'allegria del girasole e poi lasciato alla sua strada Lei capì che il mondo avrebbe avuto la ferita di una spada. Ricordava l'adorazione di un attimo fatto solo di loro stessi e della loro così provvisoria sicurezza. "Che sogno leggero sta volando con le mie ali..." Loro soli, a guardare il paesaggio fra le tende bianche di una stanza, punto di fuga della loro speranza. Il mondo era bello perché lo sapevano insieme e silenziosi. Li aveva giocati il sole Ma ora eccoli a contare le ombre, i girasoli di colpo spenti negli occhi e tutti i bambini che avrebbero pianto e riso in braccio a loro... Avevano amato entrambi tutto ciò tutto ciò che si dà alla vita: una finestra o un sorriso qualcosa d' improvviso a gettare lampi nella notte del non sapere e del non sapersi. E adesso le giornate che vive lei sono giornate di passato e il presente non è più un regalo, ma un ripetersi amaro di quel faro che era il suo sguardo che ancora getta luce, ma fa soffrire perchè è all'imbrunire del sogno che lascia tracce sul suo corpo ormai purtroppo senza più infinito
Id: 6529 Data: 03/01/2011 11:46:19
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La nostra alba
L'alba si rincuora con una parola nuova l'ho sentita stamattina con te quando ho amato il giorno che è nato senza soffrire, anzi con freschezza di foglie, alla finestra. E la parola è come le foglie è piena della vita più piena. E noi siamo gli incendiari dei nostri sogni che l'alba non spegne ma si fa lontana fiamma di parola: "Ricordo di fiamma che non inganna" Non cerchiamo la "Luce del Mondo" preraffaellita ma la luce del mondo di questa vita Religione si fa il tuo sguardo che guarda il mio sguardo: solo noi, i fedeli dell'alba profana che si rincuora con una parola nuova. Questa parola si sveglia in noi come un'intima alba del di dentro.
Id: 6461 Data: 27/12/2010 14:36:50
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Un silenzio che racconta
Il giorno che finisce amaro -e le tenerezze che oscura- è una persona che amavo. Carezze messe all'asta C'è una gran folla di persone sole nella piazza L'infinito di quei momenti ha chiuso i battenti Che ritorni il giorno che prima era adorato che ora è addolorato Che mi dica amore il tuo sorriso, anche se si è intristito. Ricordi? non puoi dimenticare l'eternità di quei giorni contati Il sole negli intenti Il sogno o la luna negli occhi che non sanno più incrociarsi, dolorosa eclissi. Questo silenzio è la mia apocalisse
Id: 6414 Data: 23/12/2010 09:16:38
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Cianciando con la luna con leggerezza
"Ieri si è fulminata la lampadina della mia stanza ho creduto fosse un presagio... " "Il solito mese di maggio!" "Chi ha parlato? Cos'è questa vocina? "E chi può essere, se parli d'amore?" "La luna? Ho dimenticato le mia medicina!" Ma, Luna... io per lui avevo il mio amore di distinzione pronto nell'anima dispiegata a bandiera che vuole soffrire ma solo nella sera. E la luna, sincera: "smettila e apparecchia, piuttosto, il tuo amore di distinzione per lui. Il tutto con garbo e -soprattutto- silenzio. Noi siamo più stupidi -la maggior parte- quando parliamo Altri più stupidi ancora non sanno che dire I più intelligenti parlano poco -e... modestamente sono la mia prole...- Alcuni geni non parlano ma creano parole. "Luna, tu di che categoria fai parte?" "Beh... diciamo... conciosiacosachè..." "Non esitare, oh diletta, lo so che ti piace farti ascoltare. Della tua risposta, poco modesta, ho sentore" "Sì è vero, parlo un po' tanto agli amanti. però sussurro... quindi parlo di meno... sì, va bene... quando mi lascio andare non metto mai il freno... Ma cosa ci posso fare? Si sa che quando c'è l'amore io sono irrazionale..." "Allora era un presagio la mia lampadina fulminata?" "Non proprio..." la mia Luna sembrava imbarazzata. "Perché tutto si è fatto buio e io mi son trovata con la Regina dell'Amore qui a parlare?" E lei, ridendo argentina: "Chi è innamorato lo sa: Per farmi ascoltare fino a domattina...Ah ah ah!!"
Id: 6338 Data: 14/12/2010 19:19:06
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Accendevo poesie
Madre: un assoluto invernale sulla mia pelle. Farfalle rare solo nella mia mente. Un assoluto da amare... Se la mia pelle era fatta per il sole? Se la mia voce sapeva solo cantare? Se ridevo con mio fratello? Se il mondo nascondeva -dentro- un duello?
Tutti si chiedevano perché le mie ballerine non sorridessero... Avevano già l'inverno di mia madre nel duro obbligo dei sorrisi di plastica e danzavano, senza gioia, animate dai non colori nell'assurda stagione del non sorriso
Io non ho un sorriso di plastica perché intenerito dal pianto che ritorna spesso nel sonno franto
Non riesco a ricordare un sorriso di mia madre Forse non ha mai sorriso...
Mi perdo nell'assenza di una casa: la strada da percorrere fino a lì mi fa cadere quando vorrei solo appoggiarmi a lei senza il passo immobile che è il senso di colpa.
Bambina, recitavo sempre le mie poesie al buio Accendevo versi coraggiosi nell'oscurità - senza madre ci vuole coraggio a vivere-
e me ne riscaldavo le mani, mentre l'inverno carezzava le mie poesie ma non le conquistava
Id: 6286 Data: 09/12/2010 14:40:18
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Storie di vento
Io e te vivevamo gelosi e in simbiosi parte dello stesso tronco come un abbraccio di un'unica felicità
Ora viviamo la tragica diversione dei rami: due felicità separate.
E attraversiamo pomeriggi di pioggia
Approfittando dell'appuntamento che ci concede il vento. Ci sfioriamo nel cielo per caso.
E dalla carezza dei rami a volte traggo luce Pensando che ti amo invece. L'amore ci gioca quando la luce è poca.
Non sappiamo che sfiorarci e non sappiamo che raccontare storie di vento... che sono le nostre storie.
Quel vento che ci fa viaggiare, nel cielo, di passione e attesa
Che ci unirà ancora una volta come una speranza d'amore consumata tutta di un fiato
Id: 6056 Data: 19/11/2010 09:00:28
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Speranze
Nella grigia aria della città solitaria -nel vuoto di un brindisi solo pensato- Io sono toccata, in questo giorno d'assenza, dal fuoco delle mie parole che parlano lontananze di gesti infiniti -abbassare la testa e pensare a te- come la danza dei pianeti -semplice e dolce- come sentirti respirare.
Profeta annoiato nel pomeriggio so comunque che mi ami. Tutto intorno lo dice: l'estate vicina vaticina certezze di carezze l'inverno è morto ma c'è ancora la sua anima tra gli alberi come uno sguardo sospeso tra ieri, oggi e domani: una sopravvivenza di silenzio che vuole essere dolce.
Danzo nell'incanto di sapere che mi aspetti o forse danzo nel saperti, soltanto. Il dramma dai miei occhi hai raccolto come si miete un sogno cattivo dalla notte di un bambino. La città è solitaria -non importa quante persone passano, ma quante persone sono sole- Tutti sembriamo aspettare danzare nell'incanto di domani comprare vestiti e cosmetici per nascondere il giorno d'attesa d'amore che ci fa assomigliare l'uno all'altro. E che ci vede per la strada soli lo sguardo metà rivolto fuori metà dentro.
Chissà se sarà moneta di valore...
Id: 5866 Data: 04/11/2010 19:37:12
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Solo il ricordo
Nei suoi gesti ora lenti ora spenti una giostra in disuso – nel buio un corpo deluso –
Improvvisamente: Il ricordo e la freschezza che avevano i giorni con lei: Lo schiaffo della primavera.
Adesso guarda la vita di sbieco: il suo volto un vicolo cieco.
Dice: “Lasciatemi solo la magia del ricordare. Venero l’idolo del passato perché sono io ed è lei e tutto il resto l’ho sputato lontano, dove nessuno mi prenderà più per mano”
Id: 5814 Data: 31/10/2010 18:30:15
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Piccolo brillare
Mi sembrò che mi avesse regalato il mondo: pomeriggi di pioggia, condividendo la pioggia con un accenno di malinconia. Poi la musica della sua mano nella mia: "Finché ci sarà musica io sarò viva" L'inverno s'illuminò di un'idea d'amore. Il nostro tempo felice: "Non lo dimenticheremo, vero?" Eppure tu hai dimenticato Hai avuto -nel lasciarmi- La bellezza di Charlie Chaplin bambino che per la prima volta vede il mare. E così sono rimasta sola in un castello troppo grande senza voci di bambini che giocano a combattere E il mondo mi sembra muto. Forse mi hai regalato un ricordo da raccontare un fragile bimbo che non sa camminare una piccola stella che ha paura di brillare. Ti ho amato -gli ultimi tempi- con l'amarezza di un angelo caduto qui per caso. E i nostri occhi sono -ora- L'indomani di una festa
Id: 5634 Data: 17/10/2010 16:42:45
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Abbracciata alle parole
Ti amo nella precipitazione di mille parole e mentre parlo si rischiara amara l'infanzia Allora comincia a piovere e si addolcisce il terreno come un amore che aspettavo più o meno.
Parlare, eppure andare oltre le parole non c'è abbraccio senza cuore Non voglio scegliere fra le parole e l'amore la meta è non essere divisi a metà.
Scrivere: un altro modo di essere vivi un altro modo di avere figli
La lingua di chi soffre. La precipitazione inattesa sulla fine delle storie o -ancor prima- sull'aridità di chi mi ha voluto bene per sentito dire.
Ho lavorato duramente per guadagnarmi un sorriso...
Potrei morire se non avessi le parole e se non avessi te non avrei le parole e se non avessi le parole non avrei me stessa
Morte e poi vita di una poetessa
Id: 5611 Data: 15/10/2010 10:38:55
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La giostra spenta
Quel che prima sentivamo era mormorio di luci passando vicino ad una giostra in festa. La giostra, la giostra l'allestimento scenico della nostra vita.
Ora è un occhio chiuso un sogno spento come la notte una canzone senza voce come il nostro stare l'uno accanto all'altra e il rumore dei nostri passi non è più musica, non siamo più parole, risate, ma solo dei passi sulla strada.
Prese di coscienza, accettare che non siamo più così vicini. E' triste la parola "esperienza"
Credo che noi siamo stati l'essenza di una giostra.
"Convincimi -ora- della vittoria del silenzio"
Gli occhi colorati delle navicelle -senza bambini- mi dicono:
"Ma non c'è niente di più triste del cieco che prima vedeva"
Id: 5585 Data: 13/10/2010 10:32:29
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La Terra che rinasce
I nostri corpi: gentilezze d'aurora nella notte che non ci addormentava ancora.
Mattino presto: mi svegliò la pioggia e la mia anima era fatta di pioggia.
Poi ho sentito la Terra che si svegliava in un bacio chiarissimo: questo miracolo intenso di accorgersi in un momento di esistere.
Tu dormivi, ma io sentivo il mattino. Ero di casa nello splendore.
Avevo l'intuizione dei santi e l'ardore degli istanti
Id: 5572 Data: 12/10/2010 09:47:08
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Ansia di mondo
Io non protesto -accanto a te- sono muta e non respiro perché questo giorno con te è più vivo delle piante del sole delle stelle smaglianti e vanitose di tutte le rose di tutte le scuole di tutti i bambini di tutti i camini accesi Amo la vita e ne conosco il ventre. Immischiata nel tango più stupido e più bello di tutte le mie stagioni Catapultata nella pazzia di un amore... questa cosa bella che siamo insieme siamo le più belle ore.
Poco importa se siamo nel tempio -teneramente umano- del finito e della bellezza Ora mangio gli orizzonti respiro la tua attenzione Il mattino è il diritto di avere quest'ansia bruciante di mondo, di caldo... di te
Id: 5518 Data: 07/10/2010 10:18:17
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Maratoneta
Non corro per scappare ma per andare verso Il che è diverso La mia poesia di un solo verso di un solo verso
Id: 5300 Data: 15/09/2010 13:25:33
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Dioniso
Perché Dioniso ha condizionato il mio amare Lo ha avvinazzato di presente Fino a farmi diventare messaggera di stupendi fuochi fatui che diventano nostalgia La sera Perché tu sei la risposta alla mia sete L'acqua che il greto -in segreto- ha bramato Lontano dalle frustrazioni al passo delle canzoni Lontano dal deserto Vicino alla sorgente di noi C'è nel mio cuore l'incanto semibuio di una stanza Dove si celebra la più dolce assenza Il domani non lo capiscono gli amanti: "Il fuoco ha la verità di pochi istanti"
Id: 5231 Data: 07/09/2010 19:37:58
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Un ladro di mimosa
Confesso che il mio cuore è stato Un ladro di mimosa E ti ha rubato la tua età più meravigliosa.
Ti ricordo sperduta nell'oro di essere giovane
I tuoi discorsi -fatti con gli occhi belli- sembravano raggi di sole nella mia casa povera e vuota piena solo di noi.
Così un giorno raccontavo di baci mentre ora tu racconti di croci. Persino la luna ha un mancamento nel cielo più alto dove non si dovrebbe desiderare più.
E invece io non sono la luna e non posso non pensare che una volta mi hai detto: "Ti ho amato quasi per un'autocoscienza di vestito rosso" E avevi lacrime sul seno nudo, e il sentimento nudo, e gli occhi che ora chiudo
Assaporando -dentro di me- le sere del dispiacere e del tempo che adesso non è più quel marzo... E so che anche il ricordo di un bacio può far male, ma è sacrosanto.
Eri dolcezza eri amore eri preghiera d'eternità eri un vestitino corto eri la mimosa -quando esplode di gioia- che più non scordo.
Ma se non avessi rubato la tua giovinezza tu non sapresti dire cos'è la giovinezza.
E la mimosa sarebbe solo una cosa
Id: 5172 Data: 28/08/2010 13:47:16
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La notte che si fa vita
Aiutami a raccontarti cose fiorite cose fiorite nate questa notte
Aiutami a distillare l'amore dal suo gemello dolore
Non fare che il buio sia nero quando siamo insieme.
Mi serve la notte per non essere ferita dall'evidenza dell'alba.
Mi serve la notte che non ricorda se stessa e non vuole essere parola.
Nella notte siamo i colori nei sogni dei bambini senza colpa.
Ascoltiamo una malinconia di angeli in questo albergo a ore vicino al mare:
Angeli dagli occhi impauriti dall'alba.
La notte si fa vita in un respiro comune Soffio di vento: piccolo vagito che dentro me ho sentito.
Aiutami a essere -noi due- una cosa fiorita Una cosa fiorita nata questa notte
Id: 5161 Data: 27/08/2010 10:28:57
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La mia vecchia gentile
La mia vecchia gentile mi aspettava nel tempo immobile del cortile di una casa di riposo.
L'avevano dimenticata come Ungaretti voleva farsi dimenticare nella poesia di Natale. Poi, mi svelò un segreto: "vivere è stato come carezzare un grappolo d'uva a occhi chiusi" E il sapore ancora sentiva E gli occhi un'altra volta chiudeva
Sulla donna che era stata Sui figli che avevano dimenticato Sulle vie dove era stata libera, gioiosa Sulle lacrime tra le pagine rosa, Sui discorsi col marito Sui rimorsi Sull'anello al dito Sulle faccende di casa, sulla roba stesa sulla musica delle stoviglie, era la famiglia, sui primi passi dei piccoli e altre meraviglie, sulla sua bambina che gioca Sulla luce fioca di due manine nel tramonto. Tutto questo era stato per lei la vita: Un grappolo d'uva sotto una mano ardita Poi sempre con gli occhi chiusi dolce fu l'addio di chi esige ancora il mondo e il mondo gli viene strappato: "Vorrei uscire con te, vorrei essere libera per le vie dove sono stata libera Per le stanze dove sono stata madre per la stanza dove sono stata moglie... Vorrei vorrei..." E il poema della sua vita continua nella mia vita.
Id: 5122 Data: 21/08/2010 12:17:41
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La favola triste della piccola stella
Io, piccola stella di siparietti ballati, Nei miei occhi truccati Pochi indovinavano Richieste d'amore.
I sogni mi dominavano. Tutti mi dicevano: "tu non sei razionale"
Ed io: "mi lasci qui, sola, senza musica?"
Ripensavo alla favola strana della notte dove l'abbraccio non era pensiero ma sogno.
Dicevano che ero psicotica e bella Sotto i riflettori La più sperduta, la più triste stella.
Alla finestra, sola, aggrappata ad una luna che voleva andar via, mi dicevo:
"Cos'è questa rarità? Questo essere nella vita senza essere vita?
Questo mio sorriso senza progenie di fiori colorati?"
Infine nessun bambino ha respirato con me e io ho solo dato brividi a buon mercato alla gente
Questo è tutto
Id: 5110 Data: 20/08/2010 10:05:20
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La luna per sempre
Dietro la tua bocca c'è un biglietto d'invito -ogni uomo sa che la tua bocca è un biglietto d'invito per mille bocche: sei l'amo che non amo quasi più-
Dietro i tuoi occhi c'è un biglietto da visita al tuo dolore -anche questo conoscono mille uomini come me: ho quasi il dolore di non provare più dolore per te-
Dietro il tuo respiro c'è stata la mia vita -forse l'unica verità-
"e questa è la luna per sempre"
Id: 5086 Data: 17/08/2010 10:24:53
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La ninna nanna solo immaginata
Il cuore come deserto tempesta di sabbia mi rende cieca e trema la terra e ogni arcobaleno non è che un sogno estremo.
Tra la sabbia che confonde l'orizzonte c'è una sola parola: "perchè?"
La bambina non comprende.
"Com'è triste, mamma, l'inverno: i sogni bruciano sconfitti e la cenere sono io che a raccontare rimango sconfitta"
Timide foglie provano a essere sorrisi.
Come un silenzio ostinato o come la ninna nanna che non le hanno mai cantato.
Sente la vita dentro come lungo lamento.
Poi resta sola nella sua stanza col suo cielo dove i suoi dolori dormono -di un sonno leggero- e pensa: "perchè, mamma, mi hai dato la vita a metà?"
E fuori nevica la cenere. E' tutto ciò che rimane di una ninna nanna solo immaginata
Id: 5070 Data: 15/08/2010 15:42:08
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Foglie ingiallite
Foglie ingiallite Vivono solo nel ricordo. Il ricordo di qualcosa di banale e immortale come un sorriso di madre.
Ero io la protagonista di una tragedia consumata in una casa dalle finestre cieche.
"I tuoi occhi erano due fiammiferi. Perchè li hai spenti?"
Mia madre non sentì.
Quando a sette anni lei mi chiese:
"Perchè sei triste?" E' morto qualcuno?"
Sfidandola e giocando con le tendine -per nascondere il pianto- sentii la mia voce dire come una pioggia dolce e insperata:
"E' morta la mia allegria"
Id: 5062 Data: 13/08/2010 10:04:50
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Per strada
Capita che io pianga per strada... ma raramente, pensando a lui, quando il giorno è un viavai di marionette artefatte alle quali non posso raccontare il mio pianto, dove il cielo si è infranto.
Allora penso di raccontarlo agli amici -quelli che hanno gli occhi come dico io- e sarò compresa dirò che mi sono arresa.
Ma io torno a pensare che era un bacio il mattino una speranza un bambino un'amica la città un cane che non ha più fame il passato.
I nostri baci veritieri si sono fatti sentieri che portano alla strada dove a volte capita che io pianga...
Ora mi domando:
"Si può essere capitani di una nave che naviga d'altrove?"
Id: 5036 Data: 10/08/2010 13:52:35
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Io che lho amata
Io che l'ho amata ricordo la dolcezza vivente del suo sguardo orizzonte triste di ricordi (lupi in agguato)
e poi la dolce cantilena di una vita in emozione.
Era la principessa dei concorsi di bellezza. Di fronte ai suoi occhi nessuno parlava più.
Lei mi diceva che ero luce del giorno piovuta dolce sul teatro del suo passato.
Era la principessa del letto disfatto e delle lacrime sempre pronte.
Mi diceva: "non mangio perchè non ne ho voglia"
Poi l'agonia del nostro mondo condiviso la morte con violenza Le strappò il sorriso.
Ora lei è solo ricordo non canterà più con me e forse io non canterò più.
La guardo, è lì chiusa nella televisione non le arriva il sole
Di fronte ai suoi occhi Non parlo più.
Ma se sono luce del giorno -come lei diceva-
Voglio scaldarla. Ha bisogno di sole.
Ha bisogno di me
Id: 5035 Data: 10/08/2010 12:02:43
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Dolcezza della vita
Io e mio padre spesso parliamo del sole che spunta. Lui è su una sedia a rotelle ma sa correre e volare con gli occhi che vedo capaci di carezze e baci.
Mi dice: "La vita, la vita nonostante tutto"
C'è gente che vuole scalare monti solo per non avere rimpianti Ma per lui la vittoria è l'emozione che fa storia la vita.
Mi dice, ancora: "Il caffè è più buono se me lo porti tu"
Io non so immaginare quando non glielo porterò più.
Tanti anni fa Mia madre lo insultava, lo colpiva, lo feriva lo uccideva e uccideva me Che dalla mia parte Avevo solo le stelle.
Facile per una bambina in un compleanno senza sole esprimere un desiderio di qualche candelina.
Una bambolina nella tragedia.
Ma lui mi ha regalato il gusto di sapere che la vita non è sparita insieme alle grida
Che c'è la musica e i libri Che c'è una luce al tramonto da cui le case sono amate. Aspettate: c'è l'estate! Può nascere un amore per ogni sole.
"Il sole che spunta... papà... Allora non me ne accorgevo... è strano:
Il sole ci dichiara amore ogni mattino"
Id: 5020 Data: 08/08/2010 16:26:05
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Ricordi di reami felici
Nella fugacità eterna della notte Io amavo il tuo sorriso fuggiasco Mi dicevo: "In questo abbraccio io rinasco"
Con te festeggiavo la vita e tutte le cose che la poesia ferma.
E quindi il nostro abbraccio così alessandrino Mi lasciò al mattino Un reame vuoto.
Le campane mi facevano quasi piangere e dicevano che il mondo non moriva
Se mi lasci avrò ancora paura della morte.
Ci siamo svegliati nell'alba del tutto è possibile
Il ricordo della notte Aveva il tuo sorriso
Id: 5013 Data: 08/08/2010 09:16:56
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Così forte di gioia
Io rido così forte di gioia davanti a un arcano che può essere la sera che guardo dalla mia stanza
O il ricordo di un prato dove un sole desiderato negli occhi di un bambino è la madre.
La mano nella mano è il nodo duraturo passato presente futuro ci riempie o ci strazia.
Un arcano è una mamma e un bimbo che si tengono per mano.
Una divinità misterica è il sorriso del bimbo, che a lei dedica. Non è niente una stella.
Se c'è certezza nella mano della madre, su quel prato Qualcuno si è salvato
Id: 4989 Data: 04/08/2010 08:43:42
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La poesia del deportato
Aveva gli occhi neri di straziante bellezza la ragazza del deportato. Lui diceva: "una sola ora mi resta per racchiudere l'infinito di due occhi. Morire fucilato quando dentro hai un sogno d'amore che non vuole morire. Morire quando il suo sguardo dice vita.
Ah sì! morire per la partia sono un uomo di grandi ideali sono un uomo pieno di paure.
Forse in paradiso ci saranno occhi neri di straziante bellezza. Rivedrò il suo viso magro e capirò dolcezza.
Perchè non conosco altra luce se non quella di una terrazza in piena estate quando ci stringevamo la mano
E di viaggi pensati parlavamo.
Ma, possibile? tutto finirà, ma io avrò strappato l'eternità alle giornate estive afose di troppo amore.
All'abbraccio della morte sacrifico due occhi neri di straziante bellezza
Id: 4988 Data: 03/08/2010 22:08:25
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A mia nonna
"Nonna, mi piace calpestare le foglie secche"
Mi mancava già La guardavo: sembrava un sottile nastro rosa che confezionava tutti i miei ricordi.
Ed io pensavo: "le regalerò un libro la farò felice!"
Adesso è in ospedale e fa fatica a parlare. Noi parlavamo sempre dei libri che leggevamo.
"Nonna, finisci di raccontare il sogno che mi dicevi"
Mi mancava già.
Ricordavo tutte le volte che mi aveva abbracciato Ed io per le lacrime rimanevo senza fiato
Id: 4974 Data: 01/08/2010 18:14:03
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Edificio
Non posso condannarti per le carezze che non mi hai mai dato Come non si condanna un edificio e la sua tristezza che non piange
Ma mi fu insegnato ad amare di quell'amore che di carezze implode
Id: 4960 Data: 30/07/2010 10:25:26
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Nido
Com'è che dormi e sei la stessa cosa del silenzio?
Abbracciarti -nella semplice enormità della notte- è un piccolo universo.
I sogni vengono da distanze di miglia e miglia di lontana meraviglia.
"Nel buio mi hai salvato dal mio buio"
Id: 4956 Data: 29/07/2010 14:17:55
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La luna di oggi
In un angolo della stanza che è stato un angolo di cielo che rideva... Io rimango sola: Amante di qualche gloria. Non offrire alle mie braccia lo spettacolo dell'inconsistenza Perchè sono rossi i giorni che vanno via con te Come le guance che avevamo ieri Come il vino che era lo stare insieme. Ma il nostro amore rimarrà sempre un carro di trionfo che passa fiero nella sera... ...nella sera che non posso toccare. E il sole di ieri è la luna di oggi
Id: 4950 Data: 28/07/2010 10:21:23
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un amore di retrovia
La tua grandiosa dolcezza è in fin di vita nei miei giorni.
La poesia del vento è sbiadita.
Mi aggrappo a un amore di retrovia Come un soldato che ha paura della guerra Come se tutta la tua dolcezza -ora- fosse una guerra alla mia delusione che sputa in faccia all'incanto che non crede più nel vento perchè tutto il vento è morto con noi.
Pur di non essere abbandonato ti abbandono io. E resto come un bimbo nella pancia della mamma o come un depresso nel suo letto o un genio che tiene tutto il suo splendore per sè e che fa dispetto al mondo.
Come una voce da tenore che non canta e rimane nel cuore.
Mi accontento di un amore di retrovia e rifiuto tutto il vento che faceva andare così belli e veloci i giorni con te, c'era una luce ardente nel nostro quartiere fatiscente.
Il vento mi può carezzare ma non è più il nostro vento E io rifiuto l'incanto
Poi bevo una birra e il ricordo selvaggio di noi è sonno, è infanzia, è raggio.
Il sole che nasce è ancora la vita. E' ancora l'amore. E' molto presto.
"Il sole scommette sempre su se stesso"
Id: 4926 Data: 24/07/2010 20:08:51
*
Doveravamo?
Non sentivo immalinconire i palazzi persi nel bacio del sole Perché ti avevo fra le braccia.
Ed eravamo nella tua stanza
Ma io non ero proprio nella tua stanza ero nuvola, ero seta ero un altro pianeta ero dissolta
Troppo assorta quasi come una preghiera del corpo. L'estate è stata.
Ci ha attraversato l'alba e abbiamo finito per struggerci in tramonto: Tutto questo in un momento.
Ora so che nella tua stanza noi siamo i sogni che non hanno bisogno di dormire per essere tali
Non ci addormentiamo eppure abbiamo le ali.
Con te disorientarsi è trovarsi. Siamo nella vita. Nient'altro.
Id: 4905 Data: 22/07/2010 21:28:45
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Lequilibrista innamorato (sindrome bipolare)
Io lavoro al circo delle circostanze spettacoli di animali, luci, sentimenti. Io ci lavoro col sorriso e non sempre è sorriso quello che sorride.
Ma per te, amore mio ho venduto tutto ma non i brividi. E se la gente ride io rido più forte perchè almeno io ho un amore. Che ride più vero della gente. Che ride dolce.
E per l'amore io sono equilibrista contro il tendone rosso con stelle solo disegnate. "Amore, baciami, quante ne ho passate"
Per te io sono equilibrista nei giorni.
I miei abbracci sono diversi Sono un'ironia della sorte. A volte regalano, a volte trattengono.
Vorrei darti sicurezza, ma le mie mani tremano le mie mani sono un dono di sofferenza.
Vorrei non essere una giornata che comincia assolata e finisce tempestosa.
Vorrei avere l'immobilità felice e bellissima di una rosa.
Come faccio a dirti che non sarà mai così?
La gente si diverte con le mie risate ma forse hanno la realtà di stelle solo disegnate.
E se anche tu mi devi lasciare come mia madre io rimarrò solo nel mio mondo bipolare forse non rimarrò nemmeno con me.
Io vorrei solo trovare una sola faccia della realtà, una faccia buona. La tua faccia.
Io vorrei essere il poeta equilibrista che ha la rete sotto La sicurezza Il corpo bianco e vero della sua donna
Id: 4849 Data: 17/07/2010 12:08:17
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Poi lautunno
Mi dicevi fra le lacrime: "quello che conta è la luce" E il cielo era vuoto e nessuna stella ci dava ragione. Fu una lunga notte nella quale non sapevamo già d'amarci.
Ma poi ci destò l'autunno. Doriamoci di stupore Siamo amanti d'autunno pieni di raro sole Ascolta l'autunno poeta:
"La fragilità delle foglie diventa forza con la forza del vento"
Id: 4797 Data: 10/07/2010 12:05:13
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I nostri fianchi
I nostri fianchi disegnati nell'ombra: Stendardi di un mondo che non è più quando noi incontriamo gli altri e parliamo con tutti e diventiamo di tutti. I nostri fianchi sono stati Monti da dove noi, devoti all'alba, parlavamo con l'alba. Sapevamo anche di terra nascosti nel cuore della terra nell'antro di un cuore infranto. Io sento cantare dal buio di ieri la tua canzone, amore. Non voglio diventare bianca e lontana Voglio ritrovare -ad ogni momento- la canzone dei nostri fianchi disegnati nell'ombra. Così ti metto nel segreto del mio amare inquieto da dove nasce la verità e ogni mio verso. E se le radici bevono nel buio -nel dolore di non sentire la carezza dell'aria- voglio essere la terra e vestire alberi spogli che assomiglino al ricordo dell'alba in questa mattina con te quando pensavamo l'alba non avesse confini e noi amavamo d'illusione
Id: 4793 Data: 10/07/2010 09:18:10
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