Pubblicato il 08/02/2013 13:33:07
Un'alba assonnata tra nuvole di fumo. Forse è solo l'umida foschia del mattino, a confondere i contorni del tuo viso. Il grumo di ricordi s'allenta, ciò che è stato destino ora è terra vuota, nube che nasconde il sole.
Eppure c'è stato un tempo di gemme e viole, d'abbracci quotidiani, follie conclamate, piogge e arcobaleni, di stanze sconosciute eppure amiche, in quell'anticipo d'estate che ci precipitava verso verità taciute.
Quell'ora è svanita in un girovagar d'amore, in vuote passioni, in cascate d'acqua tra dirupi scoscesi, in un lento ripiegar del cuore verso spiaggie, riparate da orizzonti cupi, ma solitarie, esposte ai venti freddi della sera.
Non è servito far scorrere il tempo, se la sfera del fato ancora ci punta, se ciò che so di te, se ciò che sai di me, è lo scrigno intatto che chiamiamo amore, anche quando non c'è chiave che può aprirlo, nascondiglio adatto per sottrarlo allo sguardo di chi ci ha diviso.
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