Quella dopo la sbronza;
dopo leccate le ferite ed asciugate le lacrime
Quella di come eri sei e sarai
Dopo; dopo l’ amore di un intimo segreto
delle cose non dette, pensate e sentite
La poesia per sfogarsi e spiegare
per non essere stati capiti.
Tu, che lavori di fino, in cacofonia di rutti e scoreggie
che raccogli i cocci cercando le forme, la vita
urli implorando un poco di silenzio
tra applausi scroscianti, assordanti
La prossima sarà ciò che mancava;
quella che spiega chiarisce.
Sboccia
Il meglio lo perdi di vista.
Sei li che “…tradire tutti facendo la spia
però salvarla perché è mia…”
e non la vedi, la cosa migliore.
Come sempre, spesso forse,
il meglio è lei stessa
…e tu, stremato, guardi altrove
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