Pubblicato il 06/02/2013 15:51:16
<<...N'est-elle pas ma soeur cette feuille qui tombe,
Par un souffle cruel brisée avant le temps ?
Ne vais-je pas aussi descendre dans la tombe,
Aux jours de mon printemps ?...>> (1839 Gèrard de Nerval, Résignation)
non legge l’albero le foglie e di gigli invernali il freddo zigrina la pelle, caglia quel poco che può la neve e se per caso, una carezza intorno l'anima incrina lieve al fatuo, ad uno ad uno tu lùmini di gambi violacei pensieri agitàti (sciogliendo) àgitati che è pallido il nostro spigare così deserto, così deserto e cieco. domani in terra io ci ritorno per il nostro nulla polvere e grani sfoltisco, rimpicciolisco in un cammino d’infinito tuo solo, mio quando intanto di un nodo ne fai due. ancora, ancora due in una corda sola.
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