Alziamo la voce per Malala
col piccolo cranio percosso
da armi semiautomatiche,
stremata dalle urla dei talebani
che, soli, reclamano la dittatura
sulle menti, lo strangolamento
di voci esili e sommesse.
Che portino lo chador o siano
incarcerate nei burqa
le donne giovani non devono
studiare ma servire
gli uomini in cucina
e a letto fino alla morte
di parto, dopo la propizia
nascita di un maschio,
padrone di future Malala
con bianchi quaderni nascosti
dentro cervelli violentati.
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