Pubblicato il 29/01/2013 09:07:01
Di te mi manca il sorriso tentatore, la fragilità del cuore ondivago che alterna la condanna al perdono, la voce allegra e smaliziata, l'amore che spezza l'affanno del vivere, il cono di luce che l'alba irradia sul mare.
Non ci siamo fatti mancare nulla: pendolari dell'amore, uniti dal caso e divisi dal destino, già dalla culla, dai primi vagiti della passione, è stato il riflesso di acque opache, di fondali sabbiosi, a darci emozione.
Solo un rigurgito d'adolescenza? No, c'è stato dell'altro: fiati impetuosi, un fitto colloquio d'anime, la coscienza che l'impeto di sensi e di corpi furiosi non è di tutti. E' finita un dì di maggio, con un saluto, una valigia piena di coraggio.
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