Pubblicato il 21/01/2013 21:58:51
1. swap, bund, spread gulp! è questo il modo in cui finisce il mondo? cac, nyse, dac ach! è questo il modo in cui finisce il mondo? non con uno schianto, ma con un default? 2. che tutto sia uguale allora che tutto sia lo stesso il rosso il nero il grigio la notte che non cessa la nebbia sullo schermo l'odore delle rose e quello dell'iprite 3. di questo azzurro feroce -scarnificante gelo- ne farebbero a meno uomini e donne dalle gote paonazze che sciamano la mattina verso un qualunque dove da appendere alle mani forti la lingua muta, incompresa che non sa dire né la fatica né la paga solo sì ed anche sissignore ovunque a perdita d'occhio disumanati corpi a un tanto al chilo inciampano sulle catene spezzate rovesciate a terra dalla fine della storia 4. Vibrante d'azzurro il cielo, freddo di distanze assurde. Magnifico cielo di febbraio sopra la periferia dell'urbe. A perdita d'occhio strade, arditi svincoli verso il nulla programmato. Centro commerciale. Vuoto a perdere di un sabato qualunque.
Dove la piazza, la metafisica dell'arco, lo slancio della pietra? Lo spiritus loci, qui, è un rutto. 5. si narra di come un giorno la luce ferirà la terra bruciando noi muti attoniti artefici dalle mani insipienti saremo lì a contare le piaghe dando la colpa a un dio e chiedendogli perdono ma chi perdonerà il padre mio dei lumi che accese alle orbite cieche 6. con quell'argine di ciglia allo sguardo dove la luce si frammenta, morbida trama sottile sibila attraversando il raggio dove sia la fonte e quando perché anche il tempo conta fummo, saremo stati c'è un sempre di mezzo, c'è un mai 7. - di quale disperazione parli? sibila la notte nera ascoltando il grido della faglia che stride e inghiotte e scuote nulla, nulla non c'è nulla che tu possa fare chinare il capo a volte a volte piangere 8. nondimeno è un corpo seppure la pelle cada come un abito slargato alle ossa e le braccia così sottiiiiiili si muovano solo per scacciare mosche un dollaro per cento mosche madam gridano i bambini ai turisti nascosti dietro le videocam
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