Pubblicato il 02/05/2011 21:23:57
Nell’immagine: il ponte di Brooklyn sul Hudson a New York. Vi è un’amena regione accolta tra i gagliardi corsi della Mosa e del Reno. Ai tempi della Guerra Gallica (58 – 52 a.C.), è abitata dagli Eburoni che hanno a capo Ambiorige. La ricchezza di pascoli, dove si saziano robusti bovini, fa venire in mente la conquista del West. Come nemico dei Romani, quel capo Gallo compare a più riprese nel corso delle vicende narrate da Cesare nei suoi Commentarii. Egli è un facinoroso, fomentatore di disordini, subdolo e traditore. Non si tratta di una figura insolita, ma oggi parliamo di lui. Il Proconsole Romano cerca di acciuffarlo, ma alla fine desiste. Il Gallo non vince alcunché e procura un sacco di guai al suo popolo, più che a quello dei conquistatori. Cesare devasta e spopola il Paese di quel nemico. L’epilogo è raccontato da Aulo Irzio, il Segretario di Stato degno del Presidente, affinché ‘odio suorum Ambiorix, siquos fortuna reliquos fecisset, nullum reditum propter tantas calamitates haberet in civitatem – per odio dei suoi Ambiorige, se la fortuna ne faceva rimanenti alcuni, a causa di tanto grandi sciagure non avesse ritorno alcuno nella cittadinanza’. Il Proconsole ci va giù pesante, come un chirurgo ha presente l’indicazione di operabilità. Il tempo stringe e il valore è determinante. Il campo è delimitato e i personaggi sono individuati nell’ambiente dominato dalla capacità del conquistatore. Il reprobo, oltre che sul territorio, è isolato dai suoi simili e ridotto a esule fantasma. Se in quel Paese non siamo troppo a Nord, verso la riva del Reno verdeggia la vite. Il Paese dei due fiumi paga le tasse a Roma ed è il minimo che possa fare. Che cosa fanno le nostre ragazze? Si godono il fresco al crepuscolo, sedute sul gradino della porta di domus. In ‘Gone with the Wind’, così Scarlet O’Hara si rivolge ai suoi interlocutori: ‘Fiddlee – dee – dee. War, war, war. This war talk is spoiling all the fun at every party this spring. I get so bored I could scream. Besides, there isn’t going to be any war.’ – Diespiter! Tutto 'sto parlare di guerra sta rovinando lo sballo a ogni festa questa prima. Sono così scazzata che potrei urlare. Inoltre, non ci sarà nessuna guerra. Bisogna ascoltarla: non si può fare la Guerra Gallica.
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