Pubblicato il 14/01/2013 09:24:46
le vite con le nostre forme ci dormono dentro... avvolte nel dondolio delle cose finte minima durata e voci disabitate odori stanchi di colline disadorne affacciate ai balconi curve di debiti allungati in anni posati e spergiurati mano nella mano io che succhio le dita morbida monotonia di provincia strano percorso immobile al fianco di una lampada raccolta in un capogiro è ogni freddo un usuraio che disordine,che amarezza si aspetta un dolore un dottore un'oncia di un miracolo credenza e premura non sfogliano margherite passano sulla schiena e schiudono le reni
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