Pubblicato il 11/01/2013 10:03:43
In questo giorno di azzurra cupezza pesante di ore contate a minuti, chicchi sanguigni della melagrana dell'assenza, tu sei la distanza che mi misura
sempre. Come non stare è questo non volere, come non esistere. La mia cecità non conosce compromessi, ahinoi: tutto è buio. Quando inseguo con la mano
il tuo viso, il tuo sguardo di carne, tutto è buio. Così, nella reiterazione del gesto rimandato, rimosso, si costruisce l'inerzia dell'amore. Perché che io ti ami è vero
indubbiamente. Eppure, di tutta la potenza di questo verbo, amare, ho scelto quella nulla, collassata a un punto, sicché non c'è altro che si possa dire: tutto si chiude, ancora.
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