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Pubblicato il 10/01/2013 20:20:27
L’ANNO CHE VERRA’
L’anno che verrà affiora dalla fragile realtà in cui viviamo, insieme ai tanti dolorosi ricordi, nelle albe dei freddi giorni ,nelle omelie che trasudano dai pori delle chiese silenziose disperse ,solitarie nelle contrade dell’immensa periferia. Situate ai margini della città grassa ,orgogliosa d’allori e successi che s’arrampica avida verso il cielo in cerca di altre ricchezze . Tante amarezze , un tenersi stretto le proprie certezze ,una bellezza ebbra di amori e canti ,un lento morire per rime cullati dal sognare vicino al mare d’inverno. Un anno diverso da ieri verrà ,fatto di tanti dubbi e fatiche ,errando per strade bagnate di sangue , di corsa in macchina con la musica scivolante cheta e amica ,compagna di tanti amori ,rincorsi nel cuore della notte. Andare senza mai indietreggiare giungere ,sperare di ricominciare tutto da capo, da dove tutto ebbe inizio ,continuare a lottare contro il male generato da miriadi di personaggi malvagi. Corpi stanchi scivolano in angoli oscuri , ombre inquietanti che nascondono vite bruciate ,delitti antichi , miserie individuali trascinanti seco sconfitte ,disperati tentativi sotto un cielo che ti guarda arrancare ,credere poi piangere, aspettare che ogni cosa finisce affrontare a viso aperto i mostri di questa esistenza. Uscire di casa di primo mattino e vedere i netturbini ridere mentre raccolgono rifiuti di vario genere fatti di cartone ,di plastica ,di varie indifferenze ,fatti fosti a non essere bruti ma a seguitare virtu’ e conoscenza. Un perseguire un bene che non è di questo mondo nascosto nel senso di volgari antichi e circoncisi in forme espressive scisse in gruppo pronti a dar battaglia ai cattivi concetti del pianeta dei delinquenti canterini . E anche sé l’ umiliazioni svaniscono in un crescendo di reminiscenze , difficile diventare, creare ,costruire , andare alla ricerca della bella damigella regina delle fiabe. Prigioniera del grande drago guardiano d’un mondo millenario conteso tra popoli diversi che vola sulle metropoli ad ali spiegate sputando fiamme e dimenando la coda. Inseguito da un prode eroe in groppa alla propria motocicletta che brandendo la sua magica spada con coraggio l’affronta in ogni luogo , una lotta senza esclusione di colpi che lascia spegnere a volte il sorriso sulla bocca degli stolti ed ogni cosa che è stato un tempo dolore ,sembra diventare così per incanto un canto d’amore per l’anno che verrà.
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