Pubblicato il 03/12/2016 12:28:56
Swedish Mobilia "IT’S NOT JAZZ, IT’S WORSE" (Auand AU9062, distr. Goodfellas/Believe - 8031697906223)
Improvvisazione totale e sonorità crude nel terzo album degli Swedish Mobilia La band fa il suo debutto in casa Auand con “It’s not jazz, it’s worse”, un disco nato in movimento
Distorsioni che guardano al rock e suoni graffianti su una batteria nuda: lo stile degli Swedish Mobilia è chiaro sin dalle prime note. La formazione, di nuovo in trio a fine 2016 come nell’album d’esordio del 2011, arriva alla terza prova discografica sotto l’egida Auand, con cui debutta quest’anno. L’improvvisazione totale della band composta da Andrea Bolzoni (chitarra), Dario Miranda (basso elettrico) e Daniele Frati (batteria e percussioni) gioca con gusto beffardo su pieni e vuoti come nella spigolosa Kiss Miss, lasciando spesso il suono in bilico (è il caso della traccia che apre il disco, Two Nights In Tunisia), quasi a osservare un baratro che è a un passo di distanza, e riempiendo quello spazio infinitesimale con riverberi fugaci e decisi, in un movimento costante che è la loro ideale forma di equilibrio.
Un lavoro simile non poteva che nascere in movimento: «Rientravamo a Milano dopo avere suonato a un festival a Tolosa – raccontano gli Swedish Mobilia –, tre bellissimi giorni di musica e persone. Dopo dieci ore di viaggio in macchina abbiamo deciso comunque di vederci e registrare: c’era una grande energia tra noi e non volevamo farcela scappare. Il frutto di quelle sedute è questo: un disco fatto di immagini, fusioni, scorci, dialoghi, meraviglie e segreti, spostamenti e nuove esperienze. La musica è sempre una testimonianza di quello che sei, di quello che hai vissuto, e in un certo senso, delle tue voglie e desideri».
Ed è in questo vissuto la forza del loro interplay: chitarra elettrica e basso tracciano linee oscure in cui fanno capolino cenni alla psichedelia, affidando alla batteria e alle percussioni un approccio che, come in Don’t You Mind, va ben oltre il semplice supporto, e che contribuisce invece ad aggiungere chiaroscuri ben definiti.
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