Pubblicato il 03/01/2013 21:43:55
come Rimbaud, ti reinvento.
disumanamente umani gambelle
su spilli di vernice
e carnucce fieramente scampate
di vangeli umìli a noia.
aiuto non è chiesto. ritratto. un poco
alla volta, non un giorno in più sarà.
che se non finisse l'uomo in se stesso
l'inizio della donna
deporrebbe stanco.
ma la legge in corpo suprema
avanzi,
non si ferma sabotando
la deriva,
non si ferma quella gioia ottusa
d'arte
e reclama una stagione all'inferno
l'avvento
che siamo sempre ospiti
di uguaglianze - sai -
imbevuti di inservibili essenze.
trionfami come il lupo l'agnello
deponi disperso l'arma.
non è fortuna ai piedi amare ancora.
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