Pubblicato il 25/03/2009 10:37:04
Sei bianca e rossa, vellutata come una giovane pesca. Piccola mia; anche nel momento di questa, per te e per me, non facile prova, la tua risposta è sempre il sorriso. Dolce. Darei tutto per evitarti un dolore: rinuncerei al mio cuore elegiaco; darei il mio cuore, sì, l’anima mia per conservarti sempre il candore, la gioia, la vita di cui sei portatrice. Tuo padre è malato, per volontà di uno sconosciuto fato. “La cosa più bella, la più santa, la più poetica del mondo è l’esser sani”, diceva Saint-Beuve. Sarei pronto a farmi squartare e bruciare vivo, come un martire antico, a farmi trapassare da mille frecce come Sebastiano, se servisse a preservare la tua poetica santità. Rileggo le mie parole; sono ridicole, brutte, incommensurabili al mio cuore. Accettale ugualmente (chissà fra quanto leggerai…) Tuo padre è pronto ora e sempre a dare, senza il minimo tentennamento, senza la più piccola indecisione, a dare la sua vita per un tuo sorriso.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 5 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Emanuele Di Marco, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|