Pubblicato il 19/12/2016 17:15:27
PSICOLOGIA E SOCIOLOGIA DEL TEMPO CHE PASSA LEZIONE DI ADOLFO SERGIO OMODEO PER IL CORSO DI SOCIOLOGIA DEL PROF. IVANO SPANO diceembre 2010- Crimini estivi e omicidi- suicidi natalizi sono temi ricorrenti nella nostra stampa . I crimini estivi tendono ad essere attribuiti agli effetti deò clima su persone predisposte,. A proposito della cosiddetta metereopatia, bisogna notare che gli effetti del clima operano psicologicamente per vie simboliche, dal caldo vissuto come opprimente come un abbraccio troppo possessivo al freddo che evoca le reazioni all’abbandono .Anni addietro incontrandomi a un convegno sull’aggressività con colleghi norvegesi, che lavoravano alla prevenzione dei crimini estivi, mi facevano notare che alle loro latitudini non potevano essere attribuiti al caldo ma alla deregulation dei rapporti sociali comportata dalle vacanze Mc. Luhan tracciando la storia dei mass media che condizionano, quasi a nostra insaputa, la vita sociale,, considera fondamentali, gli strumenti di misurazione del tempo, dai calendari ai calcoli dell’ora, dalle campane agli orologi , per consentire all’ uomo giornate coordinate , appuntamenti, viaggi ecc. Hall, studioso di prossemica, cioè l’interpretazione delle posture e delle distanze reciproche, in un suo scritto su Tempo e Spazio, le dimensioni inconsce delle culture nota che il sensoi del tempo, da cui deriva poi la puntualità deriva dalla scala di valori sociali in cui si è inseriti (esempio gli impegni lavorativi oppure quelli familiari): e come da ciò derivino problemi imprevisti, non coscienti, nei rapporti sociali e commerciali tra culture diveri Secondo la psicoanalisi i miti rivelano aspetti inconsci e tabu della nostra vita quotidiana : A proposito della simbologia del tempo , il mito di Crono che divora i figli svelerebbe che il rapporto col tempo non rimanda solo alla durata della nostra vita, ma all’alternarsi delle generazioni umane e alla loro conflittualità reciproca .. vedi, Maria Bonaparte Eros Cronos e Tthanathos e Facchinelli La freccia Ferma, tre tentativi di fermare il tempo . La nostra vita sociale è coordinata dai calendari, ma la misura del tempo ha a che fare con la storia e la cultura dei popoli ed è un sottile modo per valorizzare differenze tra le culture . Ogni popolo ha feste diverse e diversi sistemi di calcolare il tempo e diverse date di inizio . Il giorno di festa settimanale dei cristiani è la domenica, quello degli ebrei è il sabato e quello dei musulmani il venerdì Arabi ed ebrei considerano l’inizio della giornata dal tramonto precedente . Il calendario occidentale , vede il Natale di Gesù, in occasione della risalita del sole già celebrato dai Romani..così il calendario romano – cristiano fa riferimento al culto del sole, esclusa la Pasqua, calcolata sulla prima luna piena di primavera. Diversamente l’anno del calendario musulmano segue una serie di cicli lunari e risulta più breve di una dozzina di giorni e i capodanni e le altre festività si anticipano ogni anno di una dozzina di giorni rispetto al nostro; Credo che in tal modo il calendario musulmano risponda al clima tropicale dove meno si avvertono la stagioni , ma soprattutto risponda all’intenzione di distaccarsi dalla mitologia cristiana- solare considerata pagana . I popoli e le nazioni celebrano pure ricorrenze e festività di origine storica. Riporto alcune date che messe a confronto sembrano sviluppare un discorso simbolico generale sullo sviluppo dell’Umanità :1° maggio la festa dei lavoratori ; 1° giugno Festa internazionale dei bambini : 25 aprile liberazione sia di Italia e sia del Portogallo ; 4 luglio indipendenza dell’America e 5 luglio indipendenza dell’Algeria ; 15 agosto carnevale nero di Londra e Ferragosto,antica festa italica; 1°ottobre, festa nazionale cinese e indipendenza della Nigeria … Per favorire l’incontro interculturale, per oltre un decennio l’Associazione Progetti Interfaccia di Padova ha proposto durante le vacanze natalizie dei momenti di festa e di gioco rivolta a bambini italiani e stranieri e ai loro familiari, proponendo ai bambini un calendario interculturale da illustrare con le diverse feste da loro preferite, e da esporre poi a scuola, a casa, negozi ecc.. La preparazione e la promozione stessa dell’iniziativa attivava la collaborazione tra esercizi commerciali stranieri che rappresentano un positiva aggregazione di immigrati, oltre le scuole e i Consigli di Quartiere ed ha sempre ottenuto il patrocinio dell’Unicef di Padova . Oltre l’illustraszione del calendario con la festa preferita dai bambini di vari popoli,la costruzione e il rogo del pupazzo della ”vecchia” rito popolare di rinnovamento presente in molte e forse tutte le culture . Va detto che ogni operazione volta all’incontro tra culture suscita delle difese ( spesso inconsce ) collettive e individuali . La festa del rogo della vecchia, come noto rappresenta il liberarsi delle cose brutte del passato, e suscita da sempre il massimo divertimento dei giovani partecipanti, ma suscita pure le massime reazioni fobiche di altri . a partire dalla credenza diffusa che il rogo della vecchia sia vietato perché pericoloso, mentre i Vigili del Fuoco riferiscono che, tenute le norme di prudenza, non esiste alcun divieto: La fobia della Vecchia e del suo rito di rinnovamento sembra una conferma dell’ipotesi del conflitto generazionale trasmesso dal mito di Chronos. Adolfo Sergio Omodeo
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