Pubblicato il 19/12/2016 17:13:01
PSICOLOGIA DELLE FESTIVITA’ Adolfo Omodeo. Psicologo e psicoterapeuta. Da un punto di vista psicologico , festività come quelle natalizie hanno una funzione di socializzazione collettiva, proponendo mitologie e riti socializzanti che vanno dal culto religioso allo shopping , dall’albero al presepio, fino alle calzette della befana.e al rogo della “vecchia” . Nei periodi natalizi si verificano però il massimo di ricoveri ospedalieri correlati a disturbi da stress, attivati dai forzati incontri di famiglia. Si verifica pure il massimo di suicidi e di disturbi depressivi di anziani isolati, e non ultimo il massimo di microcriminalità e accattonaggio da parte dei più esclusi. Si dice che festività come Natale e Pasqua ci rendano buoni, e come conferma indieretta noterei che lo scambio di regali ha un interessante aspetto psicologico, quello di sublimare l’aggressività e l’invidia reciproca. Il fenomeno del cosiddetto scambio simbolico , scoperto tra i popoli primitivi ha la funzione di evitare la rapina inducendo a una sorta di baratto . Nella nostra civiltà la funzione del dono simbolico si mantiene e si sviluppa, dai regali scambiati tra amici e parenti, alle campagne fedeltà di prodotti di consumo e di utenze telefoniche che ci legano alle ditte produttrici ( Ogni natale le compagnie telefoniche propongono pacchetti natalizi di chiamate e sms per auguri, che hanno l’effetto indiretto di abituarci a consumi sempre maggiori…) Dal dono simbolico agli studi di marketing: Dal classico testo sui trucchi pubblicitari, i Persuasori Occulti ho ricavato un quiz detto Panettone a Nehandertal che ci informa sulle nostre emozioni profonde evocate dalla festa natalizia: a) preferisci panettone o pandoro? b) scarti i regali stracciando la carta o la ripieghi? Cosa avete risposto? Pare che masticare i canditi e l’uvetta del panettone evochi i nostri istinti di caccia, come pure stracciare l’incarto dei regali, ma non tutti giocano al cacciatore, altri all’allevatore o al coltivatore . Dal canto suo il marketing ci offre dolci più o meno teneri e incarti più o meno adatti a essere scartati o dilaniati a seconda dei gusti e la personalità di ognuno. Per concludere, le festività ci confrontano con impreviste situazioni di branco , e possiamo proporre due indicazioni per parteciparvi adeguatamente; farsi vivi con amici e parenti più isolati non solo per gli auguri ma più volte nell’anno . Per chi vive in modo stressante gli incontri familiari si suggerisce di mantenersi distaccati, e di ricercare rispetto e comprensione, piuttosto che cedere a disturbi psicosomatici. Adolfo Sergio Omodeo
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