Pubblicato il 09/12/2012 10:37:33
Papà, mi guardo intorno: c'è un mondo che continua a ballare, mentre tu lotti nel silenzio. Per quanto questa pioggia dovrà insultare il mio antico e nuovo dolore?
Stamattina mi ha svegliato il tuo discorso sul freddo Le gocce che scendono non sono carezze è il pianto che alimenta il lago di Narciso, una tristezza che vuole stare solo con se stessa
Le gocce che scendono sono le sbarre della mia prigione ostinata Io so però che le piante sono impazienti di luce a ogni sguardo amico riecco il sole
La pioggia ha superato i limiti, come fa a volte il rancore coi bimbi lasciati a tremare la pioggia non fa che acuire aspra la voglia di vedersi splendere in uno sguardo amato, come quello che ora le piante, ansiose di calore, tengono nascosto nel verde segreto
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