Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore č soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)
Un pensiero cristiano-cattolico diverso sulla legge Cirinnà: il mio
In relazione al d.d.l. Cirinnà, che sarà discusso in aula nei prossimi giorni, e in relazione al cosiddetto, impropriamente, Family Day, mi permetto di riportare qui, integralmente, il Comunicato stampa del Movimento dei Focolari, rilasciato pubblicamente il 21 gennaio 2016, e scaricabile in formato pdf a questo link, o leggibile online sulla rivista Città nuova, rivista ufficiale del Movimento dei Focolari, a questo link.
Mi sono permesso, in coscienza, di inframmezzare il comunicato con miei commenti, nel tentativo di mettere in evidenza, nell’ambito della comunità cristiana-cattolica, di cui faccio parte, un pensiero differente (il testo in corsivo è il comunicato; ho messo in evidenza, in grassetto, il titolo e alcuni passaggi sui quali mi sono soffermato a pensare in modo particolare).
*
Le vere priorità delle famiglie e il ddl in discussione sulle unioni civili
I diritti individuali non prevalgano sul buon senso e sul bene comune
Anche il Movimento dei Focolari in Italia sta seguendo con grande attenzione il dibattito circa il d.d.l. Cirinnà sulle unioni civili e l’imminente discussione in Senato, data l’estrema importanza delle questioni che pone.
I grandi cambiamenti in atto pongono nuove domande al Paese e richiedono una legge che regolamenti le nuove forme di convivenza, anche tra persone dello stesso sesso.
Fino a qui sembrerebbe tutto bene, se non che ciò che leggo nel titolo: “I diritti individuali non prevalgano sul buon senso e sul bene comune”, mi induce a pensare che poca riflessione sociale e storica sia stata fatta sul valore dell’individuo; infatti, a mio avviso, è proprio il valore dell’individuo a dare valore alla società, e sono i diritti individuali a caratterizzare e indicare qual è il bene comune e non viceversa… altrimenti il bene comune potrebbe giustificare la soppressione del singolo! Se noi togliamo valore al singolo giustifichiamo il ragionamento per cui ciò che conta è la massa e, dunque, per il bene collettivo è giustificabile eliminare un singolo individuo… vi ricorda niente questo modo di ragionare?
Tuttavia l’attuale proposta di legge così come viene formulata non è condivisibile e andrebbe senz’altro migliorata. In particolare la definizione di unione civile evoca, di fatto, l’equiparazione con il matrimonio e la conseguente discutibile ipotesi della stepchild adoption. Questa infatti, oltre a non proteggere i soggetti più deboli, i figli, apre la strada alla pratica dell’utero in affitto e alle adozioni da parte delle coppie omosessuali.
Ebbene, quando si afferma: “Questa [la legge] infatti, oltre a non proteggere i soggetti più deboli, i figli apre la strada…”, vorrei sapere che cosa significa che la legge non sarà in grado di proteggere i figli… e soprattutto proteggerli da chi? Dal proprio genitore naturale che vorrebbe dare riconoscimento ufficiale, davanti all’intera comunità, al fatto che il figlio è amato anche da colui o colei che ama e da cui è amato/a tanto da lasciare il proprio figlio alla sua certa custodia affettiva anche dopo l’eventuale propria morte? In una famiglia omogenitoriale, se ci fossero dei minori da proteggere, la legge interverrebbe esattamente come succede in ogni famiglia eterosessuale in cui un figlio è oltraggiato e non protetto adeguatamente da uno dei genitori, se non da tutti e due.
In sintonia con il Forum delle Associazioni familiari,
Le associazioni familiari sono di parte perché non accolgono le istanze di tutte le famiglie, anche quelle omogenitoriali, dunque l’atteggiamento di queste associazioni è semplicemente ideologico perché proteso a portare avanti una idea di famiglia che scaturisce da una visione cristiana-cattolica dell’esistenza, o comunque religiosa; tali associazioni, a causa della diversità insita nel genere umano, non è rappresentativa e plurale ma solo di parte ideologica.
anche i Focolari colgono l’occasione per sottolineare che le vere priorità delle famiglie sono altre: sostegno alle famiglie per contrastare la povertà, lavoro per i giovani, sistema fiscale secondo il fattore‐famiglia, scuola. Priorità queste ed altre troppo spesso ignorate seppure non siano mancate promesse, finora disattese, da ogni parte politica.
Pur essendo d’accordo che ci sono priorità riguardanti la famiglia, qui si va decisamente fuori tema; certe volte cogliere le occasioni è sinonimo di mancanza di idee, e la mancanza di idee spesso porta fuori tema: era meglio, a mio avviso, non cogliere questa occasione.
leggo: “Le vere priorità”, questa affermazione è grave, chi può stabilire la verità? Sarebbe stato meglio dire: “A nostro avviso le priorità delle famiglie sono…” Ma anche in questo caso saremo comunque andati decisamente fuori tema poiché qui stiamo parlando di diritti da riconoscere a degli individui ai quali si vuole negare il riconoscimento di un’esistenza affettiva: una volta che tutti avranno avuto questo diritto e, dunque, non si potrà più parlare di privilegi (perché i diritti che non sono per tutti si chiamano privilegi) allora si potrà parlare delle priorità delle famiglie, tutti insieme.
Molti membri dei Focolari, tramite i Forum regionali e provinciali e in accordo con quanto fa il Movimento politico per l’unità, stanno contattando parlamentari di schieramenti diversi e sollecitando che il loro voto sia dato secondo coscienza,
Sono perfettamente d’accordo sulla libertà di coscienza ma, essendoci partiti che avevano, e hanno, nel loro programma politico-elettorale, l’approvazione di una legge sulle unioni civili, i parlamentari di codesti partiti sono stati eletti, dal popolo, proprio perché era presente, nel variegato programma, anche questo punto delle unioni civili, dunque, se uno di questi parlamentari decidesse, in tutta libertà di coscienza, che ha il diritto di esercitare, di votare contro le unioni civili, dovrebbe, per non andare contro la propria coscienza e per non andare contro la volontà degli elettori, semplicemente dimettersi da parlamentare. Altrimenti un atteggiamento di obiezione di coscienza si chiamerebbe disonestà.
affinché la legge sia il risultato di uno sforzo maggiore di ponderatezza e non prevalgano le motivazioni ideologiche o l’affermazione dei diritti individuali sul buon senso e sul bene comune.
Riguardo al prevalere di motivazioni ideologiche, non è il problema di coloro che sono a favore della legge, i quali non sono mossi da ideologie particolari quanto invece dalla volontà di superare una ingiustizia sociale e pareggiare uno squilibrio di diritti molto grave e per il quale siamo stati abbondantemente richiamati anche in sede di Comunità Europea. Mi sento pertanto di poter affermare che da ideologia antidemocratica e religiosa siano mossi, semmai, coloro che vorrebbero affossare questo disegno di legge, dovuto e necessario in uno Stato laico e democratico in cui ci sono persone che vivono serenamente e eticamente la propria vita senza abbracciare un credo religioso, ma anche chi, come me, l’abbracciano ma pensano che le persone debbano essere messe in condizioni di decidere in libertà, pertanto lo Stato laico deve garantire questa libertà di scelta. Non entro nel merito della strumentalizzazione della fede laddove, in Italia, vengono addirittura vergognosamente organizzati incontri di preghiera contro la legge Cirinnà (non dico dal Movimento dei Focolari… voglio sperare di no).
In questo impegno va l’auspicio al Parlamento di darsi il tempo e le modalità necessarie, con il doveroso ascolto delle istanze del Paese.
Le istanze del Paese sono chiare, sono a favore del progresso e dell’uguaglianza dei diritti, anche perché il Paese è l’Europa ed è chiara l’istanza del Paese Europa… se non fosse chiara quella del Paese Italia.
Il Movimento inoltre registra un impegno capillare sul territorio di molti suoi membri in un lavoro di formazione attorno alle tematiche che riguardano la persona umana e la famiglia. Così come sono coinvolti in numerosi enti, associazioni e gruppi che hanno a che fare con l’istituzione familiare.
Bene, molto bene, così potrete occuparvi anche delle famiglie omogenitoriali, ne potrete trarre nuovo slancio, perché la diversità chiama unità!
I Focolari in Italia non sono fra i promotori del prossimo Family Day: ritengono che su questo tema e in questo preciso momento storico, pur riaffermando il diritto di ogni persona e formazione sociale alla libera espressione delle proprie idee, sia più efficace e generatore di legame sociale testimoniare ovunque la famiglia come esperienza originaria di ogni uomo e ogni donna.
Anche qui bene, sempre a mio avviso, ogni uomo e ogni donna potrà portare la propria esperienza e aumentare la coesione sociale perché verranno meno le discriminazioni, si potrà lavorare insieme per superare i preconcetti e le discriminazioni; le famiglie omogenitoriali, che non intaccheranno minimamente quelle eterogenitoriali, potranno portare, finalmente, il loro contributo anche all’interno delle vostre comunità, non sentendosi più discriminati ma tutelati e riconosciuti da una legge, finalmente.
Essa non può essere “contro” qualcosa o qualcuno, ma è di per sé la condizione per cui tutte le persone e formazioni sociali possono avere la garanzia di trovare riconoscimento e rispetto. I singoli aderenti ai Focolari agiranno secondo le personali convinzioni e coinvolgendosi come meglio riterranno per promuovere i valori condivisi anche da tutti gli altri.
Molto bene, nel “tutti gli altri” finale metterei anche i valori condivisi dalle persone omosessuali e dalle associazioni: tutti insieme a favore della famiglia, questo bene incommensurabile e necessario per la crescita di ogni individuo, in cui ogni bambino crescendo non chiederà ai genitori il test del DNA ma Amore!
Questo mio commento non ha nessun intento offensivo ma vuole semplicemente portare un pensiero diverso all’interno della comunità Cristiana.
Grazie per l’attenzione.
Roberto Maggiani
P.S. Riguardo alla Stepchild Adoption, consiglio di guardare questo video:
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Roberto Maggiani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa puņ sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di pił vai alla pagina personale dell'autore »]
Roberto Maggiani, nella sezione Pensieri, ha pubblicato anche: