Scopro solo ora questa bella recensione di Marco Ferrazzoli ad Angoli interni su Almanacco della Scienza, mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche, pubblicata il 3 marzo scorso. Ringrazio per la bella sorpresa il sito ospitante e il recensore.
"Come il 'calore di fiamma lontana' del foscoliano Didimo Chierico, le passioni, in Maggiani, sono filtrate da un più ampio sguardo contemplativo, che sperimenta in sé (giudicandole e non giudicandosi) le istanze quotidiane d'ogni singolo uomo." Edoardo Monti su Leggere:tutti di marzo (n. 128)
Riporto qui di seguito la nota di lettura che Alfonso Lentini mi ha gentilmente inviato dopo la lettura del mio ultimo romanzo breve, appena uscito, Affinità divergenti, Italic (con la sua autorizzazione); mi pare che il commento esprima appieno le motivazioni del romanzo:
Si può raccontare la diversità facendola scivolare con naturalezza sul terreno del normale semplicemente adottando un adeguato registro narrativo: questo a mio parere dimostra il tuo nuovo libro che ho appena finito di leggere. A libro chiuso, mi girano ancora intorno le immagini e le voci dei personaggi che hai saputo raccontare con tanta freschezza e spontaneità mettendo in campo una storia da cui filtra un senso di equilibrio, una perfetta capacità di controllo armonico della forma e dei contenuti. Un poliedro trasparente dove tutto, anche le parti che agli occhi di qualche bigotto potrebbero apparire "scabrose", acquista purezza e semplicità. Questo purtroppo fa a pugni con il persistere nel modo reale di tanti pregiudizi. Ma forse le tue intenzioni erano proprio di presentare una sorta di exemplum, un paradigma del possibile (che si fa più evidentemente utopistico nelle "profetiche" pagine conclusive) per mostrare che in fondo basta poco; che le cose, se affrontate con serenità e apertura, possono assumere altre valenze rispetto a quelle convenzionali. Mi hanno colpito in particolare le descrizioni dettagliate e a volte crude che riguardano la sfera sessuale, dove la purezza, la naturalezza con cui ogni gesto è mostrato cancella qualsiasi rischio di volgarità. Basta un po' di semplicità, di pulizia interiore, di civiltà, per chiamare le cose col proprio nome senza che nessuno debba scandalizzarsi. In “Affinità divergenti” tutto, compresa la scansione cristallina e geometrica del racconto, è avvolto in un'atmosfera di innocenza quasi primordiale e la storia scorre in pianura senza inciampi, in un clima di (provocatorio?) ottimismo che non può far altro che bene alla salute (soprattutto mentale) di chi legge!
Alfonso Lentini
Id: 2385 Data: 17/01/2019 16:30:47
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Bisogna leggerlo più volte e solo allora...
Su Yawp una lettura di Iuri Lombardi del mio Angoli interni. Grazie.
"Il mondo poetico di Roberto Maggiani non è facile da comprendere, almeno per quanto concerne una prima lettura. Bisogna leggerlo più volte e solo allora, in un secondo terzo tempo, uno riesce a comprenderne la grandezza, la forza di un contenuto e di una espressione che vanno al di là di ogni possibile fruizione. E vanno al di là per una serie di aspetti, importanti e marginali, a partire dallo stile in cui il Maggiani elabora la materia. Se infatti da un lato lo stile si distacca dalla tradizione “del bel verso all’italiana”, cioè non usando la metrica tradizionale ma il verso libero, dall’altra si fa promotore di una certa tendenza tipica di un periodo della poesia: l’uso costante del poemetto." Continua la lettura: www.letterefilosofia.com/angoli-interni-poesie-edit…/
Qui nella possibile apertura delle infinite durate...
Segnalo l'attenta e intensa lettura di Gian Piero Stefanoni al mio "Angoli interni", Passigli Poesia, pubblicato sul blog "Alla volta di Leucade":
[...] Qui nella possibile apertura delle infinite durate che dietro si celano, la pietà di un'interrogazione tra logica di scienza e dolenza del limite e dell'uomo nella navicella d'indagine che lo guida. [...]
Ringrazio Giorgio Linguaglossa per la critica: un punto di vista che può dare spunto a interessanti discussioni sulla poesia contemporanea e il suo linguaggio.
Angoli interni, Passigli Poesia, sarà in libreria dal 26 luglio...
Ringrazio di cuore Anna Maria Curci per la consueta generosità, messa in atto anche con il mio ultimo libro Angoli interni, di cui su Poetarum Silva parla in assoluta anteprima (il libro sarà in libreria dal 26 luglio 2018). Io tacerò sulle mie poesie, sulle quali ho lavorato per tre lunghi anni, adesso è il tempo dei lettori, dei critici e dei loro gesti. Io rimango in ascolto cercando, ovviamente, di proporre il libro nel modo più ampio possibile, a lettori situati a ogni possibile livello sociale e culturale. Un sentito ringraziamento a chi qui legge, a chi qui legge e commenta e a chi leggerà il libro, ogni tipo di riscontro è più che gradito.
Come riflessione, consuntiva del 2016 e preventiva del 2017, condivido, in particolare con chi pensa, come me, di scrivere poesia, alcune battute di un dialogo sulla poesia estratto dal romanzo di Murakami "Kafka sulla spiaggia"; leggendolo questa mattina sulle apuane, con lo sguardo al vasto panorama della costa dell'alto Tirreno, da Piombino alla Corsica a La Spezia, nel silenzio quasi irreale dell'azzurro a 1200 metri sul livello del mare, ho fatto un profondo esame di coscienza sul mio scrivere poesia:
[...]
– Poesia e simbolismo sono sempre stati inseparabili. Come i pirati e il rum.
– Lei pensa che alla signora Saeki fosse chiaro il significato di quelle parole? Ōshima solleva il viso, tendendo l’orecchio ai tuoni lontani, come a misurarne la distanza, poi mi guarda e scuote la testa.
– Non è detto. Simbolo e significato sono cose diverse. Io credo che lei [la signora Saeki] sia riuscita a scegliere le parole giuste, saltando i passaggi intermedi del significato e della logica. Ha estratto le parole dai sogni, come si cattura una farfalla mentre vola, prendendola dolcemente per le ali. Gli artisti hanno la capacità di evitare inutili prolissità.
– Vuol dire che la signora Saeki avrebbe preso i versi di quella canzone da una dimensione differente, come ad esempio quella dei sogni?
– Credo che questo, in un modo o nell’altro, sia vero per tutta la grande poesia. Se le parole non riescono a trovare quel canale visionario che le mette in contatto col lettore, non arrivano a creare poesia.
– Però ci sono molte poesie che sono prive di questa capacità ma fingono di averla.
– È proprio così. Se si impara il trucco, simulare non è poi tanto difficile, se si usano parole che sembrino simboliche. A una lettura distratta, prodotti come questi possono anche passare per poesie.
[...]
Id: 1975 Data: 31/12/2016 16:25:23
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L’amore positivo della vita
Credo, per la poesia, quello che disse magistralmente la poetessa portoghese Sophia de Mello Breyner Andresen nel suo discorso Poesia e rivoluzione, di cui riporto un breve stralcio dalla traduzione di Carlo Vittorio Cattaneo:
“L’amore positivo della vita cerca l’integrità. Poiché cerca l’integrità dell’uomo la poesia in una società come quella in cui viviamo è necessariamente rivoluzionaria - è il non-accettare fondamentale. La poesia non ha mai detto a qualcuno d’avere pazienza. Il poema non spiega implica. Il poema non spiega il fiume o la spiaggia: mi dice che la mia vita è implicata nel fiume o nella spiaggia. Come dice Pascoaes: Ah se non fosse per la bruma del mattino / E per questa vecchia finestra dove / M’affaccerò per udire la voce delle cose / Io non sarei quello che sono.
È la poesia che mi implica, che mi fa esistere nello stare e mi fa stare nell’esistere. È la poesia che rende intero il mio stare sulla terra. E poiché è la più profonda implicazione dell’uomo nel reale, la poesia è necessariamente politica e fondamento della politica. La poesia cerca infatti il vero stare sulla terra dell’uomo e perciò non può estraniarsi da quella forma dello stare sulla terra che è la politica. Così come cerca la vera relazione dell’uomo con l’albero o con il fiume, il poeta cerca la vera relazione con gli altri uomini. Questo l’obbliga a cercare ciò che è giusto, questo lo implica in quella ricerca di giustizia che è la politica. [...]”
Buona domenica.
Id: 1948 Data: 13/11/2016 11:59:10
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Ad maiora
Ora dico una cosa. La poesia contemporanea ha una chance, quella di intendersi e integrarsi con la scienza e il suo linguaggio, utilizzando metafore che gettino ponti tra il mondo invisibile che solo certa scienza, con il linguaggio matematico, riesce a cogliere rivelando nuovi orizzonti verso i quali i poeti possono guardare e, con la potenza della sintesi che solo lo sguardo poetico sulla realtà sa avere, raccontare al mondo nuova bellezza, nuova speranza, diversità di relazioni. Ora, alcuni critici, che pensano di essere le sentinelle della poesia, dicono che nella contemporaneità non c'è nulla di nuovo, non c'è nuovo linguaggio... e guardano al passato della poesia, ma dicono così perché sono accecati e con negligente sfacciataggine non cercano nella contemporaneità nuovi segni di modernità poetica e di linguaggi; sono attaccati ai soliti nomi altisonanti e alle solite conventicole, milanesi o romane che siano, partecipano a incontri di poesia e dicono che "incontri così non se ne fanno..." ma che cosa ne sanno loro? Per forza quando ci sono momenti densi di poesia o di critica poetica devono esserci loro invitati? Dove non ci sono loro il mondo poetico non esiste? Mi riferisco in particolare a una tipologia ben rappresentata da critici tipo Cortellessa. Odio le sue/loro affermazioni assolute riguardo alla poesia. Non riesco più a tacere e chiamo i poeti a raccolta. Ci sono lingue importanti nella poesia contemporanea che esprimono novità e futuro ma che a mio avviso sono lasciati troppo in disparte rispetto a certi "tromboni", penso a Annamaria Ferramosca, Bruno Galluccio, Claudio Damiani, Leopoldo Attolico, Giorgio Linguaglossa, Franca Alaimo, eccetera. Io stesso lavoro da anni sul confine con la scienza certe volte incespicando, infilandomi in anfratti pericolosi alcune volte senza successo ma alcune volte, seppur raramente riportando piccole perle da un qualche luogo non ben definito. Mi sono rotto di stare da parte con falsa modestia e lasciare chiacchierare sempre gli stessi criticoni. Rivendico la mia parte di lingua nel mondo della poesia italiana contemporanea. Prendetela un po' come volete. Ad maiora.
Id: 1928 Data: 30/10/2016 10:27:36
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Poesia e scienza, una relazione necessaria?
Care amiche e cari amici, vi segnalo l'uscita della "Rivista di Studi Italiani", Anno XXXIII, n° 2, Dicembre 2015. Tra gli articoli/saggi pubblicati, liberamente scaricabili in formato pdf, trovate anche il mio "Poesia e scienza, una relazione necessaria?":
La poesia mi sporca le mani... mi sfianca. Come andare in cava o in miniera... rischio la vita per estrarre qualcosa che a me non rimane. La poesia è un lusso per altri.
Id: 1851 Data: 14/05/2016 19:38:08
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La mia festa della mamma
Per celebrare l'amore e il rispetto che si deve a tutte le mamme e ai loro figli, molto spesso discriminati per i più assurdi motivi, oggi andrò a vedere questo film. Grazie mamme per aver partorito persone coraggiose che hanno saputo dare nuovo corso al mondo!
Id: 1849 Data: 08/05/2016 12:20:10
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Se io nei vicoli avessi incontrato Amleto
Penso che sia il caso di leggere il libro "La tempesta di Sasà" di Salvatore Striano, Chiarelettere... non l'ho ancora letto ma lo segnalo per le parole, tratte dal libro, che ho potuto ascoltare alla trasmissione "Restate scomodi" su Radio Uno, rivolte a dei ragazzi a scuola:
Se io a scuola, se io nei vicoli avessi incontrato Amleto, Macbeth, non ci sarei arrivato in carcere... Prospero, Giulio Cesare, Amleto Macbeth, vorrei averli incontrati prima ma sui quartieri questi uomini non si incontrano non sono lì per spiegarci che abbiamo sbagliato che stiamo sbagliando tutto, se io a scuola, se io nei vicoli avessi incontrato Amleto, Macbeth, non ci sarei arrivato in carcere... voi che potete ascoltarli, voi che potete parlare con loro fatelo, saranno loro a salvarvi da voi stessi e a darvi la chiave per capire il mondo.
Qui nel video la versione completa e magistralmente letta:
Un pensiero cristiano-cattolico diverso sulla legge Cirinnà
Un pensiero cristiano-cattolico diverso sulla legge Cirinnà: il mio
In relazione al d.d.l. Cirinnà, che sarà discusso in aula nei prossimi giorni, e in relazione al cosiddetto, impropriamente, Family Day, mi permetto di riportare qui, integralmente, il Comunicato stampa del Movimento dei Focolari, rilasciato pubblicamente il 21 gennaio 2016, e scaricabile in formato pdf a questo link, o leggibile online sulla rivista Città nuova, rivista ufficiale del Movimento dei Focolari, a questo link.
Mi sono permesso, in coscienza, di inframmezzare il comunicato con miei commenti, nel tentativo di mettere in evidenza, nell’ambito della comunità cristiana-cattolica, di cui faccio parte, un pensiero differente (il testo in corsivo è il comunicato; ho messo in evidenza, in grassetto, il titolo e alcuni passaggi sui quali mi sono soffermato a pensare in modo particolare).
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Le vere priorità delle famiglie e il ddl in discussione sulle unioni civili
I diritti individuali non prevalgano sul buon senso e sul bene comune
Anche il Movimento dei Focolari in Italia sta seguendo con grande attenzione il dibattito circa il d.d.l. Cirinnà sulle unioni civili e l’imminente discussione in Senato, data l’estrema importanza delle questioni che pone.
I grandi cambiamenti in atto pongono nuove domande al Paese e richiedono una legge che regolamenti le nuove forme di convivenza, anche tra persone dello stesso sesso.
Fino a qui sembrerebbe tutto bene, se non che ciò che leggo nel titolo: “I diritti individuali non prevalgano sul buon senso e sul bene comune”, mi induce a pensare che poca riflessione sociale e storica sia stata fatta sul valore dell’individuo; infatti, a mio avviso, è proprio il valore dell’individuo a dare valore alla società, e sono i diritti individuali a caratterizzare e indicare qual è il bene comune e non viceversa… altrimenti il bene comune potrebbe giustificare la soppressione del singolo! Se noi togliamo valore al singolo giustifichiamo il ragionamento per cui ciò che conta è la massa e, dunque, per il bene collettivo è giustificabile eliminare un singolo individuo… vi ricorda niente questo modo di ragionare?
Tuttavia l’attuale proposta di legge così come viene formulata non è condivisibile e andrebbe senz’altro migliorata. In particolare la definizione di unione civile evoca, di fatto, l’equiparazione con il matrimonio e la conseguente discutibile ipotesi della stepchild adoption. Questa infatti, oltre a non proteggere i soggetti più deboli, i figli, apre la strada alla pratica dell’utero in affitto e alle adozioni da parte delle coppie omosessuali.
Ebbene, quando si afferma: “Questa [la legge] infatti, oltre a non proteggere i soggetti più deboli, i figli apre la strada…”, vorrei sapere che cosa significa che la legge non sarà in grado di proteggere i figli… e soprattutto proteggerli da chi? Dal proprio genitore naturale che vorrebbe dare riconoscimento ufficiale, davanti all’intera comunità, al fatto che il figlio è amato anche da colui o colei che ama e da cui è amato/a tanto da lasciare il proprio figlio alla sua certa custodia affettiva anche dopo l’eventuale propria morte? In una famiglia omogenitoriale, se ci fossero dei minori da proteggere, la legge interverrebbe esattamente come succede in ogni famiglia eterosessuale in cui un figlio è oltraggiato e non protetto adeguatamente da uno dei genitori, se non da tutti e due.
In sintonia con il Forum delle Associazioni familiari,
Le associazioni familiari sono di parte perché non accolgono le istanze di tutte le famiglie, anche quelle omogenitoriali, dunque l’atteggiamento di queste associazioni è semplicemente ideologico perché proteso a portare avanti una idea di famiglia che scaturisce da una visione cristiana-cattolica dell’esistenza, o comunque religiosa; tali associazioni, a causa della diversità insita nel genere umano, non è rappresentativa e plurale ma solo di parte ideologica.
anche i Focolari colgono l’occasione per sottolineare che le vere priorità delle famiglie sono altre: sostegno alle famiglie per contrastare la povertà, lavoro per i giovani, sistema fiscale secondo il fattore‐famiglia, scuola. Priorità queste ed altre troppo spesso ignorate seppure non siano mancate promesse, finora disattese, da ogni parte politica.
Pur essendo d’accordo che ci sono priorità riguardanti la famiglia, qui si va decisamente fuori tema; certe volte cogliere le occasioni è sinonimo di mancanza di idee, e la mancanza di idee spesso porta fuori tema: era meglio, a mio avviso, non cogliere questa occasione.
leggo: “Le vere priorità”, questa affermazione è grave, chi può stabilire la verità? Sarebbe stato meglio dire: “A nostro avviso le priorità delle famiglie sono…” Ma anche in questo caso saremo comunque andati decisamente fuori tema poiché qui stiamo parlando di diritti da riconoscere a degli individui ai quali si vuole negare il riconoscimento di un’esistenza affettiva: una volta che tutti avranno avuto questo diritto e, dunque, non si potrà più parlare di privilegi (perché i diritti che non sono per tutti si chiamano privilegi) allora si potrà parlare delle priorità delle famiglie, tutti insieme.
Molti membri dei Focolari, tramite i Forum regionali e provinciali e in accordo con quanto fa il Movimento politico per l’unità, stanno contattando parlamentari di schieramenti diversi e sollecitando che il loro voto sia dato secondo coscienza,
Sono perfettamente d’accordo sulla libertà di coscienza ma, essendoci partiti che avevano, e hanno, nel loro programma politico-elettorale, l’approvazione di una legge sulle unioni civili, i parlamentari di codesti partiti sono stati eletti, dal popolo, proprio perché era presente, nel variegato programma, anche questo punto delle unioni civili, dunque, se uno di questi parlamentari decidesse, in tutta libertà di coscienza, che ha il diritto di esercitare, di votare contro le unioni civili, dovrebbe, per non andare contro la propria coscienza e per non andare contro la volontà degli elettori, semplicemente dimettersi da parlamentare. Altrimenti un atteggiamento di obiezione di coscienza si chiamerebbe disonestà.
affinché la legge sia il risultato di uno sforzo maggiore di ponderatezza e non prevalgano le motivazioni ideologiche o l’affermazione dei diritti individuali sul buon senso e sul bene comune.
Riguardo al prevalere di motivazioni ideologiche, non è il problema di coloro che sono a favore della legge, i quali non sono mossi da ideologie particolari quanto invece dalla volontà di superare una ingiustizia sociale e pareggiare uno squilibrio di diritti molto grave e per il quale siamo stati abbondantemente richiamati anche in sede di Comunità Europea. Mi sento pertanto di poter affermare che da ideologia antidemocratica e religiosa siano mossi, semmai, coloro che vorrebbero affossare questo disegno di legge, dovuto e necessario in uno Stato laico e democratico in cui ci sono persone che vivono serenamente e eticamente la propria vita senza abbracciare un credo religioso, ma anche chi, come me, l’abbracciano ma pensano che le persone debbano essere messe in condizioni di decidere in libertà, pertanto lo Stato laico deve garantire questa libertà di scelta. Non entro nel merito della strumentalizzazione della fede laddove, in Italia, vengono addirittura vergognosamente organizzati incontri di preghiera contro la legge Cirinnà (non dico dal Movimento dei Focolari… voglio sperare di no).
In questo impegno va l’auspicio al Parlamento di darsi il tempo e le modalità necessarie, con il doveroso ascolto delle istanze del Paese.
Le istanze del Paese sono chiare, sono a favore del progresso e dell’uguaglianza dei diritti, anche perché il Paese è l’Europa ed è chiara l’istanza del Paese Europa… se non fosse chiara quella del Paese Italia.
Il Movimento inoltre registra un impegno capillare sul territorio di molti suoi membri in un lavoro di formazione attorno alle tematiche che riguardano la persona umana e la famiglia. Così come sono coinvolti in numerosi enti, associazioni e gruppi che hanno a che fare con l’istituzione familiare.
Bene, molto bene, così potrete occuparvi anche delle famiglie omogenitoriali, ne potrete trarre nuovo slancio, perché la diversità chiama unità!
I Focolari in Italia non sono fra i promotori del prossimo Family Day: ritengono che su questo tema e in questo preciso momento storico, pur riaffermando il diritto di ogni persona e formazione sociale alla libera espressione delle proprie idee, sia più efficace e generatore di legame sociale testimoniare ovunque la famiglia come esperienza originaria di ogni uomo e ogni donna.
Anche qui bene, sempre a mio avviso, ogni uomo e ogni donna potrà portare la propria esperienza e aumentare la coesione sociale perché verranno meno le discriminazioni, si potrà lavorare insieme per superare i preconcetti e le discriminazioni; le famiglie omogenitoriali, che non intaccheranno minimamente quelle eterogenitoriali, potranno portare, finalmente, il loro contributo anche all’interno delle vostre comunità, non sentendosi più discriminati ma tutelati e riconosciuti da una legge, finalmente.
Essa non può essere “contro” qualcosa o qualcuno, ma è di per sé la condizione per cui tutte le persone e formazioni sociali possono avere la garanzia di trovare riconoscimento e rispetto. I singoli aderenti ai Focolari agiranno secondo le personali convinzioni e coinvolgendosi come meglio riterranno per promuovere i valori condivisi anche da tutti gli altri.
Molto bene, nel “tutti gli altri” finale metterei anche i valori condivisi dalle persone omosessuali e dalle associazioni: tutti insieme a favore della famiglia, questo bene incommensurabile e necessario per la crescita di ogni individuo, in cui ogni bambino crescendo non chiederà ai genitori il test del DNA ma Amore!
Questo mio commento non ha nessun intento offensivo ma vuole semplicemente portare un pensiero diverso all’interno della comunità Cristiana.
Grazie per l’attenzione.
Roberto Maggiani
P.S. Riguardo alla Stepchild Adoption, consiglio di guardare questo video:
Id: 1777 Data: 22/01/2016 17:40:44
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esortazione con le crepe
Papa Francesco ha, quindi, esortato tutti ad affidare alla fede il raggiungimento di obiettivi a cui la politica non riesce ad arrivare: "Dove non può arrivare la ragione dei filosofi né la trattativa della politica, là può giungere la forza della fede [...] e che può aprire sempre nuove vie alla ragione [...]". (da repubblica.it)
Mi dispiace sottolineare il fatto che l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti allo Stato, in diritti e doveri, è proprio bloccata, minata alla base, da molti fedeli che ritengono la loro fede degna di rispetto ma non gli uomini che la pensano diversamente. www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Poesia&Id=35409
Id: 1762 Data: 01/01/2016 16:10:35
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principio motore divino
Se sapessi che qualcuno fosse veramente a conoscenza del disegno di Dio starei giusto qui a scrivere due commenti sul Web... il fatto è che inscatolare il pensiero di Dio in un documento spicciativo, escludendo il confronto con tutto il pensiero che sale dal popolo di Dio, Vox Populi, vox Dei, non mi pare sia un fatto rispettoso proprio del disegno di Dio... cioè, se i gay ci sono, per fortuna, ed è un fatto naturale e non contronatura, altrimenti non ci sarebbero, escluderli dal disegno di Dio, come di fatto si sta facendo, al di là delle loro unioni, mi pare un tantino presuntuoso e contrario allo stesso principio motore divino: l'amore.
Stavo riposando nel dormiveglia quando, all'improvviso, ho sentito una sorta di scricchiolio e come un infrangersi di vetri sulla strada. Mi sono affacciato dal balcone: risplendeva il sole ma tuoneggiava e stavano cadendo grosse grandini, rade e miste a goccioloni d'acqua. Pareva che si fosse rotta la volta del cielo, come se fosse stato una grande serra di vetro: a poco a poco l'acqua, che tratteneva come un oceano sopra le nostre teste, si è riversata qui sulla Terra. L'aria e i suoni erano così anomali che la mia Nefele si è accovacciata nascosta nell'angolo più interno e buio della casa, il più lontano possibile dalle finestre.
"Un nuovo studio dell'Università del Colorado Denver analizza gli ultimi decenni di studi per giungere ad una conclusione importante sull'omogenitorialità: gli scienziati concordano nell'affermare che i figli di genitori omosessuali non sperimentano "alcuna differenza" su una serie di risultati sociali e comportamentali rispetto ai bambini di genitori eterosessuali o di singoli. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Social Science Research, rivista statunitense che racchiude i risultati delle ricerche scientifiche fatte nel campo delle scienze sociali. Jimi Adams, docente associato del Dipartimento di Salute e Studi Comportamentali dell'Università di Denver ha guidato la ricerca che dimostra come la comunità scientifica sia concorde nell'affermare che i figli delle coppie omogenitoriali non patiscono nessuno svantaggio rispetto ai coetanei cresciuti con coppie eterosessuali." [fonte gay.it]
Esattamente l'opposto di quello che pensano di dover fare, nella loro primitiva ingenuità, molti artisti... in particolare gli scrittori:
È il lavoro fatto dal nostro amor proprio, dalla nostra passione, dal nostro spirito d'imitazione, dalla nostra intelligenza astratta, dalle nostre abitudini, quello che l'arte dovrà disfare; quello che l'arte ci farà compiere è il cammino in senso opposto, il ritorno alla profondità dove ciò che è realmente esistito è sepolto, a noi sconosciuto.
Meditazione sul vestito nero-blu/bianco-oro. Allargando il concetto ai fatti più generali della nostra esistenza: La verità sulla realtà è uguale per tutti nella sostanza ma litighiamo perché la percepiamo in modo differente e vogliamo per forza affermare la nostra verità percettiva (in altri ambiti ho espresso lo stesso concetto usando una mela tagliata a metà: chi la vede rossa e tonda da una parte, chi la vede piatta e bianca dall'altra, le due percezioni insieme descrivono la realtà della mela); la scienza, con l'oggettività della misura, può metterci d'accordo e in pace, facendoci uscire dalla litigiosità che caratterizza la nostra natura umana che ha percezioni soggettive, per fortuna... altrimenti addio fantasia.
Di che colore sono i quadrati A e B?
Id: 1519 Data: 01/03/2015 13:01:27
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Azione sociale della poesia
Propongo la lettura di questo articolo pubblicato da Versante Ripido:
Parto dalla guerra di Secessione americana. È noto che negli Stati del Sud prevaleva un’economia di piantagione fondata sulla schiavitù. Privi di qualsiasi diritto civile, nel 1860, gli schiavi neri erano circa 4 milioni, contro 6 milioni e mezzo di bianchi. La schiavitù era giustificata con teorie razziste e attribuita all’ordine naturale voluto da Dio.
Riguardo ai rapporti affettivi, ancora oggi si parla di ordine naturale voluto da Dio. L’omosessualità, si dice, è fuori da questo ordine naturale. Ma andando a ben vedere, così come l’ordine naturale voluto da Dio stabiliva che i neri fossero schiavizzabili perché considerati in qualche modo inferiori, cosa ovviamente non vera, così oggi si considera il rapporto omosessuale fuori dall’ordine naturale voluto da Dio, quando in realtà l’omosessualità è un fatto naturale nella persona umana, lo afferma scientificamente l’ordine degli psicologi, ma ancora prima lo dimostra il fatto che gli omosessuali in natura esistono e la stragrande maggioranza di loro vivono con serenità e normalità la vita personale e sociale (ad eccezione di piccole percentuali di disagio e disturbi della sfera affettiva ma così come accade nell’ambito eterosessuale); dunque l’essere omosessuale è un fatto naturale, previsto nell’installazione genetica di una persona. È semmai l’ordine religioso del mondo ad essere fuori dalla natura, forzando l’uomo a caricarsi, contro natura, di ideologie e comportamenti, per la maggior parte semplicemente fondati sull’interesse economico e di potere. Non tutti vogliono/possono seguire tale ordine religioso del mondo, la religione perde la sua potenziale forza positiva fondata sulla parola “amore”, quando obbliga altre persone a seguire i propri dettami, addirittura imponendo nella società civile la propria struttura dogmatica. In gran parte del mondo civile occidentale, fuori dall’Italia, gli omosessuali hanno diritti civili garantiti per legge, nonostante ciò i matrimoni eterosessuali continuano a esserci e la famiglia, cosiddetta tradizionale, non è sfaldata. Il matrimonio omosessuale è un diritto civile che ogni società deve garantire, proprio perché è naturale che alcuni cittadini di un sistema sociale siano omosessuali, e non vedo come possa tale tipo di matrimonio incidere sul matrimonio eterosessuale, addirittura minandolo alla base, questo è un punto per me ostico, non riesco a comprendere tali affermazioni da parte delle gerarchie ecclesiastiche, peraltro mai esplicitate con ragionamenti logici. Forse che gli eterosessuali inizieranno a contrarre matrimoni omosessuali? Forse sì, qualcuno che è stato costretto a contrarre matrimonio eterosessuale ma intimamente omosessuale forse lascerà il proprio partner per unirsi in modo naturale a un'altra persona del suo stesso sesso.
Ho scritto questo post, perché vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire per quale motivo il matrimonio omosessuale può minare alla base il matrimonio eterosessuale!
Id: 1460 Data: 18/01/2015 16:11:33
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Avere cura di chi è povero...
"Avere cura di chi è povero non è comunismo, è Vangelo". Papa Francesco, 11/01/2015.
Io invece la penso così:
Avere cura di chi è povero... è Comunismo, è Vangelo, è Corano, è Buddismo, è Induismo... è Umano!
Id: 1457 Data: 12/01/2015 16:00:29
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Buona domenica
Buongiorno e buona domenica con un haiku di Francesco De Girolamo:
Qui su LaRecherche.it abbiamo un pensiero di verso diverso, siamo da sempre abituati alla pace. L'invidia non ci è cara e anzi la detestiamo. Per favore se non ti è cara la pace, gira gira e trova altro, perché c'è altro. Per favore, ci piace l'armonia del convivere sereno, per favore gira gira e trova altro, la tua terra, dove il tuo seme d'invidia e morbo cresca e cresca in pace. Ti ringrazio se vivrai in pace, per favore trova la pace. Qui su LaRecherche.it non ci vuole essere astio, ma il piacere di esserci e di starci. Noi siamo qua dal 2007, e non per vanto, è per amore d'amicizia, se questa parola non ti è cara, o non lo è con tutti, cerca cerca gira gira troverai altro.
Ringrazio Roberto Deidier per questa sua lettura/analisi breve ma elegante e precisa che tocca temi importanti della mia raccolta, mi sono molto piaciute le evocazioni degli autori... Leopardi, Montale, Brodskij... Hai, a mio avviso, saputo cogliere appieno l'anima del libro raccogliendola dentro la tua intelligente rete analitica: "dunque, dietro l’apparenza del bozzetto, sotto le sue rapide pennellate imagiste, c’è un altro «giacimento» che rimane segreto, inespresso, appena accennato, perché possa ancora rappresentare un polo di tensione possibile. E lo si paga, naturalmente, con la poesia."
Fotografia di Fabio Pasuqarella alla Libreria Feltrinelli di piazza di Torre Argentina
Id: 1341 Data: 14/07/2014 17:37:51
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Il rapporto tra Scienza, Letteratura ed Arte
Ringrazio qui Benedetta Mancini, studente liceale (ormai ex perché felicemente diplomata) di una 5° H romana, che per l'esame orale di maturità, nell'anno accademico 2013/14, ha pensato di realizzare una tesina dal titolo:
Ringrazio, con l'immagine della rosa che mi è stata così amorevolmente donata quest'oggi da una persona cara, tutti coloro che, numerosi, hanno partecipato alla presentazione de "La bellezza non si somma", nella bellissima sala della Protomoteca in Campidoglio. In particolare ringrazio i relatori, Elio Pecora e Annamaria Ferramosca, i curatori, Marzia Spinelli e Roberto Raieli, gli attori, Cinzia Mirasolo e Fabrizio Fabrizio Polnie Calimera, e l'onorevole Dario Nanni per l'ospitalità. Ma anche tutti gli assenti che, in vario modo, si sono fatti presenti, con messaggi o telefonate. Buona lettura a tutti coloro che oggi hanno gentilmente acquistato il mio libro o lo faranno. Aspetto eventuali commenti.
Id: 1290 Data: 29/03/2014 00:50:12
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Una cosa la voglio dire...
Una cosa la voglio dire, o ricordare:
Questo è, prima di tutto, un luogo di partenza, di aiuto reciproco, di lavoro comune e di confronto sulla scrittura: da qui si parte, non si arriva; o meglio, qui si arriva soli per partire insieme...
(tratta dalla pagina Chi siamo... noi tutti che scriviamo e frequentiamo LaRecherche.it)
E riguardo alla nostra gratuità totale, la penso come Arthur Schopenhauer (ringrazio all'amico Luca Giordano che per caso un giorno, parlando di gratuità, mi ha citato questo pezzo, anch'esso da poco inserito nella suddetta pagina Chi siamo):
Dilettanti! Dilettanti! Così vengono chiamati con disprezzo coloro che si occupano di una scienza o di un’arte per amore di essa e per la gioia che ne ricevono, per il loro diletto, da quanti si sono dedicati agli stessi studi per il proprio guadagno, poiché costoro si dilettano solo del denaro che con tali studi si procurano. Un tale disprezzo deriva dalla meschina convinzione, che nessuno possa prendere qualcosa sul serio senza lo sprone della necessità, del bisogno e dell’avidità. Il pubblico ha lo stesso atteggiamento e la stessa opinione: e di qui nasce il suo rispetto per gli “specialisti” e la sua sfiducia verso i dilettanti. La verità è, al contrario, che per il dilettante la ricerca diventa uno scopo, mentre per il professionista rappresenta solo un mezzo, ma solo chi si occupa di qualcosa con amore e con dedizione può condurla al termine in piena serietà. Da tali individui, e non da servi mercenari, sono sempre nate le grandi cose.
E infine, un abbraccio a tutti voi, con sorriso e strizzata d'occhio
Id: 1288 Data: 25/03/2014 20:41:09
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... ma si gusta
Domani dolce... ma prima ricordatevi di andare in libreria... e venerdì tutti in Campidoglio (i romani), lunedì tutti a Napoli... www.facebook.com/labellezzanonsisomma
ANTOLOGIA IV PER IL PARNASO – Roberto Maggiani, Francesco De Girolamo, Giuseppe Panetta, Chiara Moimas, Sabino Caronia, Giuseppina Di Leo, Marzia Spinelli, Davide Cortese, Elvio Di Spigno [Pubblicata su L'Ombra delle Parole]
Che cosa ne pensate? Mi piacerebbe ascoltare qualche parere, concorde o discorde che sia. D'altronde, volenti o nolenti, è uno dei pensieri da cui è nata LaRecherche.it:
Ho guardato, ma soprattutto ascoltato, questo video proposto da Maria Musik su facebook e mi ha ribaltato il mondo, è bellissimo. Mi ha convinto il concetto di identità orizzontale e l'idea di diversità come elemento culturale e identitario capace di unire non solo gruppi di persone ma anche l'intera umanità. Penso che ascoltare un pensiero così chiaro possa fare stare bene e eliminare i residui di tendenze alla discriminazione che ancora galleggiano nella nostra mente benpensante!
Id: 1200 Data: 30/11/2013 20:26:48
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Aperitivo
Nel frattempo che aspetto lo sfracellarsi del satellite e che qualcuno di voi legga almeno un eBook dei 153 pubblicati gratuitamente da LaRecherche.it, mi prendo un aperitivo con alcuni personaggi del romanzo che sto scrivendo e che mai nessuno pubblicherà; sono con l'australopiteco, se anamensis, africanus, boisei o altro non saprei dirlo, in ogni caso ha chiesto un cocktail di frutti e carcasse lasciate da qualche predatore nella savana qui di fronte, inoltre c'è Marco che è sconsolato dopo che il suo coinquilino è stato a letto con la stessa ragazza che egli aveva conosciuto la sera prima in libreria... se l'è ritrovata stamani in casa, ma nel letto vicino! Per ora ci sono loro due, sto aspettando il ragazzo del lago di Turkana e quelli che lasciarono le impronte a Laetoli, Lucy invece è rimasta impantanata in una palude e non verrà, però sta arrivando il primo Homo Sapiens che 75.000 anni fa ha fatto la prima opera d'arte conosciuta... stasera dovrebbe essere una gran serata.
Id: 1193 Data: 09/11/2013 19:09:57
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Aggiungere e togliere
Scambiare il soggetto e l'aggettivo tra loro non rende la poesia più bella, ma semmai le dà un vago sapore d'ammuffito!
Mettere troppi aggettivi in una poesia la rende debole.
Mettere troppi concetti la rende invadente.
Mettere parole a caso solo per il gusto del suono è ingenuo.
Le rime? Certe volte sono un pugno nell'occhio del lettore!
Quando l'antifascismo assume le modalità del fascismo
Ebbene, ho l'impressione (ma è solo una insana mia personale impressione, suffragata dai molti fatti che vado leggendo e raccogliendo da più fonti, tra cui quelle direttamente interessate) che il rischio del M5S sia quello di traslare piano piano verso modalità antidemocratiche di approccio alla vita del Paese. Infatti, inizialmente animati da buoni principi, anche antifascisti, e progressisti, vanno via via delineandosi atteggiamenti di non dialogo tipici di chi si arrocca nella propria verità e nel proprio ideale, che ad ogni costo vuole imporre come se tutto il resto del mondo fosse nella corruzione dell'errore; è bene difendere i prorpi ideali e le proprie idee ma sempre nel dialogo e nell'apertura alla fazione opposta, senza permettere che baleni no all'orizzonte maleducazione e offesa, con strilli e quant'altro che tenda a mettere in cattiva luce l'avversario. Ora, in tale atteggiamento oscillano più o meno tutte le forze politiche, ma in modo più evidente emerge dal M5S a causa del fatto che i suoi aderenti (che hanno il mio massimo rispetto qualora sappiano dialogare), avviati nella loro azione politica a partire da ottimi principi di rinnovamento del Paese, sembrano invece tendere a fare setta e un ostruzionismo sempre più fine a sé stesso, per quanto si tenti con loro il dialogo: i loro sani, e condivisibili, almeno da me, principi iniziali, rischiano di incancrenire in modalità antidemocratiche e assolutiste cosicché le loro energie, profuse per il bene del Paese non serviranno a nulla. Il rischio è di avere "altri venti anni di dittatura"! Qualcuno che continui a dire: "E' così e basta." Anziché avercela con la magistratura ce l'avrà con la stampa... o altro che gli passerà per la testa. La capacità di dialogare è, a mio avviso, la misura che rivela la democraticità di un partito e di un movimento.
Id: 1081 Data: 24/03/2013 16:01:28
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Manifestazione Pdl, come riempire la piazza
Sfruttare la povertà intellettuale, culturale e economica della gente, questo è il più grande peccato che io conosca... Non so come mai mi viene in mente la parabola di Lazzaro e del ricco Epulone: "C'era un uomo ricco, che era vestito di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe." Per continuare a leggere la parabola...
Id: 1080 Data: 24/03/2013 15:30:19
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Sono stufo dei berlusconiani
Sono stufo dei berlusconiani, anche se stessero qui su LaRecherche.it! Errare è umano, perseverare è diabolico!
Id: 1054 Data: 25/02/2013 17:24:54
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Il giardino interiore
[...] Elstir non poteva guardare un fiore senza trapiantarlo subito in quel giardino interiore dove sempre siamo costretti a restare. Aveva mostrato in quell’acquarello, l’apparizione delle rose che aveva viste, e che senza di lui non si sarebbero mai conosciute; cosicché si può dire che fosse una nuova varietà di cui il pittore, come un ingegnoso floricoltore, aveva arricchito la famiglia delle Rose. [...]
Marcel Proust
Rose, acquerello di Lisa Wong
Id: 1053 Data: 24/02/2013 12:08:24
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Continua a non convincermi
Continua a non convincermi!
Id: 1051 Data: 22/02/2013 23:03:17
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Giù le mani dalla famiglia
Chi sa spiegarmi che cosa significa lo slogan del PDL che trovo affisso per le strade di Roma: "GIU' LE MANI DALLA FAMIGLIA"? Perché non mi risulta che qualcuno voglia metterci le mani sopra, semmai c'è qualcuno che sta lottando per rendere la famiglia un diritto reale di ogni cittadino italiano!
Id: 1044 Data: 18/02/2013 14:37:13
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Ricordati di portare la testa
Id: 1042 Data: 16/02/2013 18:22:10
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Fioccano i download, sbocciano gli epub
Grazie a Roberto R. Corsi, per il suo articolo lusinghiero e che ben delinea la caratteristica principale degli eBook della collana Libri liberi de laRecherche.it... la libera e continua distribuzione di un libro, sempre a disposizione dei lettori, senza intermediari, quali librai e distributori, occupati solo a proporre ciò che è vendibile in grandi quantità più che per grandi qualità.
Ne approfitto, visto che Corsi ha lanciato la palla, per annunciare che, grazie alla preziosa collaborazione di Gian Maria Turi, gli eBook saranno scaricabili, per ora solo alcuni, in formato epub per dispositivi elettronici di lettura (ebook readers)... in futuro vedremo di renderli disponibili anche nel formato mobipocket per Kindle (anche se Kindle ha una funzione che trasforma i pdf direttamente in epub inviandoseli via email sul lettore Kindle).
Id: 1012 Data: 24/01/2013 02:17:12
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Adozioni gay, il Vaticano contro la Cassazione
Ammazza che eloquio (fonte repubblica.it): "L'adozione dei bambini da parte degli omosessuali porta il bambino a essere una sorta di merce". Lo afferma la Santa Sede per bocca dell'arcivescono Vincenzo Paglia, presidente del dicastero vaticano per la famiglia. Non si può considerare, spiega alla Radio Vaticana senza citare in alcun modo la sentenza della Cassazione, che "come ho diritto a questo, ho diritto anche a quell'altro". In realtà, sottolinea Paglia, "il bambino deve nascere e crescere all'interno di quella che, da che mondo è mondo, è la via ordinaria, cioè con un padre e una madre". E se può accadere di nascere con un solo genitore, si tratta di "situazioni drammatiche", che non fanno testo. "Inficiare questo principio - infatti - è pericolosissimo, per il bambino anzitutto, ma per l'intera società".
Da che mondo e mondo, fino al 1600, il Sole girava intorno alla Terra... è sempre difficile cambiare un punto di vista, ma ce la può fare anche Paglia e con lui tutto il seguito!
Vero vero vero... io una volta mi sono mangiato una partita di yogurt scaduto da un mese, erano buonissimi, c'erano anche pezzi di cioccolata, nessuno li voleva, ho fatto una scorpacciata: Leggete...
Id: 955 Data: 31/10/2012 11:31:00
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Sulle superfici delle città...
Serie fotografica scattata tra Italia Francia e Portogallo, da cui sono ritagliati i particolari delle fotografie a corredo delle pagine su LaRecherche.it: guarda...
Id: 938 Data: 16/10/2012 23:48:13
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Ricchi e poveri
Oggi ho pensato che in base alla definizione delle due categorie umane, ricchi e poveri, è bene che i poveri non abbiano soldi, mentre i ricchi è bene che ne abbiano, e anche molti, in modo da non rischiare che si generi una contraddizione, poveri ricchi se rimanessero senza soldi e che ridicoli ricchi sarebbero i poveri con i soldi… e anche scambiando i ruoli saremmo punto e a capo… i soldi devono stare per forza ai ricchi, d’altronde i poveri sono necessari, come i ricchi, altrimenti in relazione a chi sarebbero poveri i poveri e ricchi i ricchi? Che casino… va be’, in conclusione i soldi devono rimanere ai ricchi, questo risolve ogni possibile contraddizione… e lascia tutti tranquilli. Ecco perché il Governo non fa niente per togliere un po’ di soldi ai ricchi e anzi ne toglie sempre di più ai poveri =[]
Id: 897 Data: 23/09/2012 20:27:48
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...discriminazione delle persone omosessuali
Stamani, mentre stavo facendo delle ricerche in internet, mi sono imbattuto nella pagina di wikipedia di Papa Ratzinger, nella sezione intitolata La morale sessuale, si possono leggere, tra le altre, queste righe:
Seguendo il collegamento, si arriva ad una pagina del sito www.vatican.va nel quale si legge questo testo che copio e incollo. Che cosa ne pensate?
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione
delle persone omosessuali
PREMESSA
Recentemente,in diversi luoghi è stata proposta una legislazione che renderebbe illegale una discriminazione sulla base della tendenza sessuale. In alcune città le autorità municipali hanno reso accessibile un'edilizia pubblica, per altro riservata a famiglie, a coppie omosessuali (ed eterosessuali non sposate). Tali iniziative, anche laddove sembrano più dirette a offrire un sostegno a diritti civili fondamentali che non indulgenza nei confronti dell'attività o di uno stile di vita omosessuale, possono di fatto avere un impatto negativo sulla famiglia e sulla società. Ad esempio, sono spesso implicati problemi come l'adozione di bambini, l'assunzione di insegnanti, la necessità di case da parte di autentiche famiglie, legittime preoccupazioni dei proprietari di case nel selezionare potenziali affittuari.
Mentre sarebbe impossibile ipotizzare ogni possibile conseguenza di proposte legislative in questo settore, le seguenti osservazioni cercheranno di indicare alcuni principi e distinzioni di natura generale che dovrebbero essere presi in considerazione dal coscienzioso legislatore, elettore, o autorità ecclesiale che si trovi di fronte a tali problemi.
La prima sezione richiamerà passi significativi dalla Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali pubblicata nel 1986 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. La seconda sezione tratterà della loro applicazione.
I. PASSI SIGNIFICATIVI
DELLA «LETTERA»
DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
1. La Lettera ricorda che la Dichiarazione su alcune questioni di etica sessuale pubblicata nel 1975 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede «teneva conto della distinzione comunemente operata fra condizione o tendenza omosessuale e atti omosessuali»; questi ultimi sono «intrinsecamente disordinati» e «non possono essere approvati in nessun caso» (n. 3).
2. Dal momento che «nella discussione che seguì la pubblicazione della (summenzionata)Dichiarazione, furono proposte delle interpretazioni eccessivamente benevole della condizione omosessuale stessa, tanto che qualcuno si spinse fino a definirla indifferente o addirittura buona», laLettera prosegue precisando che la particolare inclinazione della persona omosessuale, «benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l'inclinazione stessa dev'essere considerata come oggettivamente disordinata. Pertanto coloro che si trovano in questa condizione dovrebbero essere oggetto di una particolare sollecitudine pastorale perché non siano portati a credere che l'attuazione di tale tendenza nelle relazioni omosessuali sia un'opzione moralmente accettabile» (n. 3).
3. «Come accade per ogni altro disordine morale, l'attività omosessuale impedisce la propria realizzazione e felicità perché è contraria alla sapienza creatrice di Dio. Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l'omosessualità, la Chiesa non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo realistico e autentico» (n. 7).
4. Con riferimento al movimento degli omosessuali, la Lettera afferma: «Una delle tattiche usate è quella di affermare, con toni di protesta, che qualsiasi critica o riserva nei confronti delle persone omosessuali, delle loro attività e del loro stile di vita, è semplicemente una forma di ingiusta discriminazione» (n. 9).
5. «È pertanto in atto in alcune nazioni un vero e proprio tentativo di manipolare la Chiesa conquistandosi il sostegno, spesso in buona fede, dei suoi Pastori, nello sforzo volto a cambiare le norme della legislazione civile. Il fine di tale azione è conformare questa legislazione alla concezione propria di questi gruppi di pressione, secondo cui omosessualità è almeno una realtà perfettamente innocua, se non totalmente buona. Benché la pratica dell’omosessualità stia minacciando seriamente la vita e il benessere di un gran numero di persone, i fautori di questa tendenza non desistono dalla loro azione e rifiutano di prendere in considerazione le proporzioni del rischio, che vi è implicato» (n. 9).
6. «Essa (la Chiesa) è consapevole che l’opinione, secondo la quale l’attività omosessuale sarebbe equivalente, o almeno altrettanto accettabile, quanto l’espressione sessuale dell’amore coniugale, ha un’incidenza diretta sulla concezione che la società ha della natura e dei diritti della famiglia, e li mette seriamente in pericolo» (n. 9).
7. «Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei Pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni.
Tuttavia, la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata. Quando tale affermazione viene accolta e di conseguenza l’attività omosessuale è accettata come buona, oppure quando viene introdotta una legislazione civile per proteggere un comportamento al quale nessuno può rivendicare un qualsiasi diritto, né la chiesa né la società nel suo complesso dovrebbero poi sorprendersi se anche altre opinioni e pratiche distorte guadagnano terreno e se i comportamenti irrazionali e violenti aumentano» (n. 10).
8. «Dev’essere comunque evitata la presunzione infondata e umiliante che il comportamento omosessuale delle persone omosessuali sia sempre e totalmente soggetto a coazione e pertanto senza colpa. In realtà anche nelle persone con tendenza omosessuale dev’essere riconosciuta quella libertà fondamentale che caratterizza la persona umana e le conferisce la sua particolare dignità» (n. 11).
9. «Nel valutare eventuali progetti legislativi, si dovrà porre in primo piano l'impegno a difendere e promuovere la vita della famiglia» (n. 17).
II. APPLICAZIONI
10. La «tendenza sessuale» non costituisce una qualità paragonabile alla razza, all’origine etnica, ecc. rispetto alla nondiscriminazione. Diversamente da queste, la tendenza omosessuale è un disordine oggettivo (cf. Lettera, n. 3) e richiama una preoccupazione morale.
11. Vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza sessuale: per esempio, nella collocazione di bambini per adozione o affido, nell'assunzione di insegnanti o allenatori di atletica, e nel servizio militare.
12. Le persone omosessuali, in quanto persone umane, hanno gli stessi diritti di tutte le altre persone incluso il diritto di non essere trattate in una maniera che offende la loro dignità personale (cf. n. 10). Fra gli altri diritti, tutte le persone hanno il diritto al lavoro, all'abitazione, ecc. Nondimeno questi diritti non sono assoluti. Essi possono essere legittimamente limitati a motivo di un comportamento esterno obiettivamente disordinato. Ciò è talvolta non solo lecito ma obbligatorio, e inoltre si imporrà non solo nel caso di comportamento colpevole ma anche nel caso di azioni di persone fisicamente o mentalmente malate. Così è accettato che lo stato possa restringere l'esercizio di diritti, per esempio, nel caso di persone contagiose o mentalmente malate, allo scopo di proteggere il bene comune.
13. Includere la «tendenza omosessuale» fra le considerazioni sulla base delle quali è illegale discriminare può facilmente portare a ritenere l'omosessualità quale fonte positiva di diritti umani, ad esempio, in riferimento alla cosiddetta «affirmative action» o trattamento preferenziale nelle pratiche di assunzione. Ciò è tanto più deleterio dal momento che non vi è un diritto all'omosessualità (cf n. 10) che pertanto non dovrebbe costituire la base per rivendicazioni giudiziali. Il passaggio dal riconoscimento dell'omosessualità come fattore in base al quale è illegale discriminare può portare facilmente, se non automaticamente, alla protezione legislativa e alla promozione dell'omosessualità. L'omosessualità di una persona sarebbe invocata in opposizione a un asserita discriminazione e così l'esercizio dei diritti sarebbe difeso precisamente attraverso l'affermazione della condizione omosessuale invece che nei termini di una violazione di diritti umani fondamentali.
14. La «tendenza sessuale» di una persona non è paragonabile alla razza, al sesso, all'età, ecc. anche per un'altra ragione che merita attenzione, oltre quella sopramenzionata. La tendenza sessuale di un individuo non è in genere nota ad altri a meno che egli identifichi pubblicamente se stesso come avente questa tendenza o almeno qualche comportamento esterno lo manifesti. Di regola, la maggioranza delle persone a tendenza omosessuale che cercano di condurre una vita casta non rende pubblica la sua tendenza sessuale. Di conseguenza il problema della discriminazione in termini di impiego, alloggio, ecc. normalmente non si pone.
Le persone omosessuali che dichiarano la loro omosessualità sono in genere proprio quelle che ritengono il comportamento o lo stile di vita omosessuale essere «indifferente o addirittura buono» (cf. n. 3), e quindi degno di approvazione pubblica. È all'interno di questo gruppo di persone che si possono trovare più facilmente coloro che cercano dì «manipolare la Chiesa conquistandosi il sostegno, spesso in buona fede, dei suoi Pastori, nello sforzo volto a cambiare le norme della legislazione civile» (cf n. 9), coloro che usano la tattica di affermare con toni di protesta che «qualsiasi critica o riserva nei confronti delle persone omosessuali…è semplicemente una forma di ingiusta discriminazione» (cf. n. 9).
Inoltre, vi è il pericolo che una legislazione che faccia dell'omosessualità una base per avere dei diritti possa di fatto incoraggiare una persona con tendenza omosessuale a dichiarare la sua omosessualità o addirittura a cercare un partner allo scopo di sfruttare le disposizioni della legge.
15. Dal momento che nella valutazione di una proposta di legislazione la massima cura dovrebbe essere data alla responsabilità di difendere e di promuovere la vita della famiglia (cf. n. 17), grande attenzione dovrebbe essere prestata ai singoli provvedimenti degli interventi proposti. Come influenzeranno l'adozione o l'affido? Costituiranno una difesa degli atti omosessuali, pubblici o privati? Conferiranno uno stato equivalente a quello di una famiglia a unioni omosessuali, per esempio, a riguardo dell'edilizia pubblica o dando al partner omosessuale vantaggi contrattuali che potrebbero includere elementi come partecipazione della «famiglia» nelle indennità di salute prestate a chi lavora (cf. n. 9)?
16. Infine, laddove una questione di bene comune è in gioco, non è opportuno che le Autorità ecclesiali sostengano o rimangano neutrali davanti a una legislazione negativa anche se concede delle eccezioni alle organizzazioni e alle istituzioni della Chiesa. La Chiesa ha la responsabilità di promuovere la vita della famiglia e la moralità pubblica dell'intera società civile sulla base dei valori morali fondamentali, e non solo di proteggere se stessa dalle conseguenze di leggi perniciose (cf. n. 17).
Id: 887 Data: 30/08/2012 10:44:35
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Fine
Oggi pomeriggio ho finalmente letto la parola FINE, ho cioè terminato la lettura integrale di "Alla ricerca del tempo perduto" di Marcel Proust, nella traduzione di Raboni (Mondadori). E' stata una lettura fondamentale, che consiglio ad ogni scrittore, o a chi voglia intraprendere l'avventura della scrittura, in prosa o in poesia che sia.
C'è una tale densità di pensiero, sull'arte e la scrittura, che c'è da rimanere estasiati, due estratti da "Il tempo ritrovato":
"[...] Di qui la grossolana tentazione, per lo scrittore, di scrivere opere intellettuali. Grave indelicatezza. Un'opera in cui non si sia tolto il cartellino del prezzo. E quest'ultimo, ancora, non fa che indicare un valore che il ragionamento logico in letteratura, invece, diminuisce. Si ragiona, cioè si esce dal seminato, ogni volta che non si ha la forza d'applicarsi a far passare un'impressione attraverso tutti gli stati successivi che condurranno alla sua fissazione, all'espressione. La realtà da esprimere risiedeva, ora lo capivo, non nell'apparenza del soggetto, ma a una profondità dove tale apparenza importava ben poco [...]"
...qua e là non mancano delle belle strigliate:
"Ma non appena l'intelligenza raziocinante vuol mettersi a giudicare le opere d'arte non c'è più niente di fisso, di sicuro, si può dimostrare tutto ciò che si vuole. Mentre la realtà del talento è un bene, un'acquisizione universale, di cui si deve innanzitutto constatare la presenza sotto le mode apparenti del pensiero e dello stile, è su questi ultimi che la critica si sofferma per classificare gli autori. Consacra profeta per il suo tono perentorio, per il disprezzo che ostenta verso la scuola che l'ha preceduto, uno scrittore che non porta nessun messaggio nuovo. Tale costante aberrazione della critica fa sì che uno scrittore dovrebbe quasi preferire d'esser giudicato dal grande pubblico (se questo non fosse incapace di rendersi conto di ciò che un artista tenta in un ordine di ricerche ch'esso ignora). C'è infatti maggiore analogia fra la vita istintiva del pubblico e il talento di un grande scrittore - che non è che un istinto religiosamente ascoltato in mezzo al silenzio imposto a tutto il resto, un istinto perfezionato e compreso- che non con le chiacchiere superficiali e i criteri mutevoli dei giudici accreditati."
Il Modello Standard delle particelle sembra corretto, adesso avanti... è un passo importante verso una maggiore conoscenza dell'universo, adesso il Bosone saprà dirci qualcosa sulla materia e l'energia oscura? Lo speriamo...
1) Basta guerre tra umani, adesso si combatte contro gli extraterrestri, le industrie di armi possono stare tranquille anche per il futuro, potremmo stare in pace tra esseri umani (come i giapponesi con gli americani nel film) ma produrre in ogni caso armi perché non si sa mai cosa potrebbe arrivare dallo spazio. 2) Arriveranno mai extraterrestri buoni sulla Terra? Riusciranno a fare un film in cui si dialoga con gli extra? 3) Un messaggio è stato lanciato nello spazio verso la stella Gliese che esiste veramente ed ha un sistema planetario, il supporto scientifico al film è interessante, ma arrivano gli extraterrestri cattivi con gli occhi delle salamandre che la luce troppo forte stordisce, infatti Gliese è una stella molto più debole del nostro Sole (http://it.wikipedia.org/wiki/Gliese_581 il segnale è lanciato verso il pianeta g del sistema); alla fine le antenne del progetto scientifico che hanno lanciato il segnale nello spazio verranno distrutte, si vorrà con ciò dire che sarà meglio non cercarli? 4) Vecchi reduci di guerra rimettono in azione una corrazzata della seconda guerra, con quella salveranno la Terra, gli anziani hanno un ruolo intramontabile nella società... 5) Un marines senza gambe, portatore di handicap, contribuirà alla vittoria... evviva, anche chi non ha una perfetta funzionalità fisica diventa eroe ed è coinvolto per la salvezza dell'umanità. 6)...eccetera
a tutti arrivino i miei più sinceri auguri di una buona fine e di un buon inizio. Una sola cosa mi sento di fare qui e ora, ringraziarvi, uno a uno. Il 2012 sia pieno di molta gioia per ciascuno di voi. Chiedo scusa se non sempre siamo riusciti, come Redazione, a essere pronti e a soddisfare le vostre esigenze, qualcosa ci sfugge sempre, ci sono molte cose rimaste indietro, ma sappiate che, piano piano, arriveremo fare tutto, almeno ci proviamo. Buon 2012. Mi pare che la poesia proposta da Lorena Turri sia una buona meditazione e un buon augurio per tutti noi, eccola:
"Dal pogrom contro un campo nomadi guidato a Torino dalla tifoseria organizzata ultrà, alla strage di ambulanti senegalesi perpetrata in piazza Dalmazia a Firenze dal cinquantenne di estrema destra Gianluca Casseri, l’Italia si conferma essere un paese in cui ha attecchito la mala pianta del razzismo. La classe politica ha il dovere di non minimizzare, dopo che per anni il governo di destra ha civettato con la xenofobia, di fatto legittimandone la presunta natura popolare. Il giornalismo non ha eretto alcuna diga di vigilanza, anzi: la cronaca cittadina de “La Stampa”, con un titolo vergognoso e privo di documentazione, ha finito per ritrovarsi involontariamente fra i sobillatori della spedizione punitiva contro i rom. Al movimento “Casa Pound”, frequentato dall’omicida fiorentino Casseri, si è concessa una dignità culturale che non merita.
Non vorrei che in Italia si replicasse l’errore commesso in Norvegia dichiarando incapace di intendere e di volere il pluriomicida Anders Behring Breivik. Se questi figuri sono malati di mente, come minimo dobbiamo aggiungere che si tratta di un’epidemia perchè tale morbo è assai diffuso in tutta Europa. Si chiama razzismo, proprio come nel secolo scorso."
Id: 592 Data: 13/12/2011 20:26:02
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Ohibò
Spero che questo Natale Gesù Bambino faccia un bel regalo a Scilipoti, lo renda cristiano e non omofobo!
Ecco un bel pensiero (che condivido) di Richard Feynman, uno scienziato:
Ho un amico artista che alle volte dice cose con le quali non sono molto d’accordo. Magari raccoglie un fiore e dice: “Guarda com’è bello”, e sono d’accordo; ma poi aggiunge: “Io riesco a vedere che è bello proprio perché sono un artista; voi scienziati lo scomponete in tanti pezzi e diventa una cosa senza vita”, e, allora penso che abbia le traveggole. Per cominciare, la bellezza che vede lui è accessibile a chiunque e quindi anche a me, credo. Non avrò un senso estetico raffinato come il suo, ma sono comunque in grado di apprezzare la bellezza di un fiore. Per di più vedo nel fiore molte cose che lui non riesce a vedere. Posso immaginare le cellule, là dentro, e i complicati meccanismi interni, anch’essi con una loro bellezza. Non esiste solo la bellezza alla dimensione dei centimetri, c’è anche su scale più piccole, nella struttura interna, o nei processi. Il fatto che i colori dei fiori si siano evoluti per adescare gli insetti impollinatori, ad esempio, è interessante: significa che gli insetti vedono i colori. E allora uno si chiede: il senso estetico dell’uomo vale anche per le forme di vita inferiori? Perché è estetico? Domande affascinanti che mostrano come una conoscenza scientifica in realtà dilati il senso di meraviglia, di mistero, di ammirazione suscitati da un fiore. La scienza può solo aggiungere; davvero non vedo come e che cosa possa togliere.
Richard P. Feynman: Il piacere di scoprire Titolo originale: The Pleasure of Finding Things Out Traduzione di Maria Grazia Giberti Adelphi
Matrimonio gay in una fiction, RaiUno fa saltare la puntata.
Due uomini che convolano a nozze nella serie tedesca "Un ciclone in convento". Ma l'ammiraglia Rai cassa la puntata e la sostituisce con un'altra. La rete tedesca dalla quale viale Mazzini ha acquistato il telefilm l'ha trasmessa senza alcuna censura. In Germania i matrimoni omosessuali sono realtà dal 2001. Paola Concia: "La Rai nelle mani del centrodestra, lontana anni luce dal sentimento degli italiani"
Ciò che mi spaventa è la paura della diversità, come se tutti dovessimo essere uguali nel pensiero e nelle azioni, come se tutta l'Italia dovesse essere Cattolica! La RAI, in quanto statale, è di tutti, anche di coloro che sono omosessuali, vogliamo che in Italia ci siano diritti diversi in base all'affettività! No, personalmente sono terrorizzato da una tale possibilità, domani si sveglia qualcuno e dice: "Se ti piacciono i pavesini non hai diritti" =(
Un pensiero di Proust estratto dalla lettura che sto facendo:
"Elstir non poteva guardare un fiore senza trapiantarlo subito in quel giardino interiore dove sempre siamo costretti a restare. Aveva mostrato in quell'acquerello, l'apparizione delle rose che aveva viste, e che senza di lui non si sarebbero mai conosciute; cosicché si può dire che fosse una nuova varietà di cui il pittore, come un ingegnoso floricoltore, aveva arricchito la famiglia delle Rose".
Marcel Proust, da Sodoma e Gomorra II, traduzione Giovanni Raboni, I Meridiani Mondadori
Id: 516 Data: 02/09/2011 10:01:32
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In giro per Lisbona...
Chi ha voglia di farsi un giro fotografico a Lisbona può farlo qua:
Le telefonate del 2005, nell'ambito dell'inchiesta Hdc. Da Deborah Bergamini a Pionati a Del Noce, tanti si attivano per addolcire a Berlusconi il boccone delle Regionali, per definire palinsesti favorevoli alla "concorrenza" e per costituire una "task force" pronta a disinformare. Un gruppo che funziona ancora...
Sito di inchieste che nasce dalla collaborazione di Repubblica, L’Espresso e quotidiani Finegil. Utilizza i metodi e gli strumenti del giornalismo d'inchiesta, carte, documenti, foto, video, riprese “undercover”, timeline, geolocalizzazioni, ma anche fonti confidenziali, attività di approfondimento.
Id: 473 Data: 01/07/2011 11:32:55
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Buon onomastico ai Pietro/ina e ai Paolo/a
In effetti ogni giorno si dovrebbero fare gli auguri di onomastico a qualcuno, ma essendo io a Roma ed essendo qui festa, viene spontaneo fare gli auguri ai Pietro e Paolo ( e corrispndenti nomi femminili di Pietrina e Paola). Inoltre devo dire che non a torto a San Pietro è dedicata una grande festa, è stato più volte sgridato da Gesù stesso (penso che al Pietro di oggi farebbe altrettanto bene), vorrei vedere voi, ne ha subite di tutti i colori, ma alla fine è diventato Santo. Ho trovato sul sito http://www.studibiblici.it/, questo testo di padre Alberto Maggi:
"Questo discepolo - ricordo che dopo Gesù, Simon Pietro è il personaggio più citato nei vangeli - è anche la persona più controversa che c’è nei vangeli. In lui non sembrano esserci zone grigie, ma o il bianco o il nero. È stato invitato da Gesù ad essere pescatore di uomini - conosciamo tutti l’espressione “ti farò pescatore di uomini” - ed è stato l’unico a dover essere pescato da Gesù: affogava e Gesù lo ha dovuto pescare. E Gesù - solo a lui - ha dovuto ripetere il rimprovero: “uomo di poca fede perché hai dubitato?”. Viene benedetto da Gesù - lo vedremo domani mattina nel vangelo di Matteo - ma cinque minuti dopo viene allontanato come un diavolo: “vattene via da me, Satana”. È stato chiamato ad essere una pietra adatta a costruire la chiesa, in realtà si dimostra di essere una pietra dello scandalo, una pietra di inciampo. Giura a Gesù di essere capace di dare la vita per lui, cinque minuti dopo spergiurerà di non conoscere Gesù. In questo personaggio gli evangelisti non fanno altro che concentrare e riassumere tutte le contraddizioni della vita del credente. Ogni evangelista, nella sua maniera, in questa figura indubbiamente storica di Simon Pietro, raffigura tutte le difficoltà, le contraddizioni, le infedeltà dei credenti. Ma, come dicevamo, se Gesù c’è riuscito con Simone possiamo essere certi che riuscirà nel suo intento anche con ognuno di noi. Se Pietro ha rinnegato Gesù, Gesù gli è rimasto fedele. Se Simone è conosciuto per la sua cocciutaggine e per la sua testardaggine, il Signore lo è ancora di più. È la testardaggine dell’amore, la testardaggine che vince. Per questo Gesù ha dedicato a questo discepolo più tempo, più cure e attenzione che a tutti gli altri discepoli messi insieme. Se Gesù è riuscito con Simon Pietro, siamo certi che ci riesce pure con noi."
E anche a San Paolo viene dedicata una grande festa, se non altro se la merita per l'inno alla carità che ha saputo scrivere, e vivere, eccolo:
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.
Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.
Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo per essere arso, e non avessi la carità, non mi gioverebbe a nulla.
La carità è paziente, è benigna la carità;
la carità non invidia, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, ma si compiace della verità;
tutto tollera, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non verrà mai meno.
Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà; conosciamo infatti imperfettamente, e imperfettamente profetizziamo; ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.
Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Da quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.
Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto.
Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità.
L'uomo non riesce a vivere senza manifestare la bellezza di ciò che vede e vive, cioè senza l'arte, ha da sempre la necessità di tramandare la propria storia, il suo esserci; ecco qua bellissime pitture rupestri:
Ho ricevuto questa e-mail che trovo molto simpatica. Vi prego, votatelo anche la prossima volta, visto che vi rappresenta in tutto e per tutto e per voi fa tutto!
Roberto
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Vivo a Milano 2, in un quartiere costruito dal Presidente del Consiglio. Lavoro a Milano in un´azienda di cui è principale azionista il Presidente del Consiglio.
Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio, quando esco dal lavoro, vado a far la spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio, e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio: questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio.
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Seguo molto il calcio, e faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.
Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere.
Quando mi stufo navigo un po´ in internet, con provider del Presidente del Consiglio.
Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse, per fortuna!
Id: 366 Data: 22/03/2011 22:36:32
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B. zimbello d’Europa
Che vergogna! Quest'estate dovrò andare in vacanza in Francia...
La Rete francese Canal Plus ironizza sullo sbarco di immigrati tunisini: «In Italia si sentono a casa, perché ritrovano un dittatore miliardario e proprietario di tutti i media, proprio come in patria»
(15 febbraio 2011)
Un video satirico, di quelli che in Italia nessuno trasmetterebbe mai. Lo ha prodotto la trasmissione Les Guignol de l'Info della rete francese Canal Plus. Si ironizza sui sostenitori di Ben Ali, che scappano dal loro Paese e vengono in Italia perchè qui ritrovano «un dittatore proprietario di tutti i media proprio come in patria». E si fa parlare lo stesso Berlusconi, che dice di aspettare a braccia aperte eventuali immigrate «carine e minorenni». Satira, appunto: ma chissà se gli autori del programma francese sapevano che il Cavaliere, giusto un anno fa, parlando con il leader albanese Sali Berisha ha veramente detto: «Non vogliamo più barconi pieni di immigrati, a parte le belle ragazze» (12 febbraio 2010, Palazzo Chigi). La realtà, in Italia, ormai supera la satira. (Traduzione e upload su YouTube a cura di Daniele Sensi, L'Anticomunitarista)
Con l'augurio di un sereno e gioioso Natale propongo questa bella meditazione di Chiara Lubich:
«E torna, come una dolcissima poesia, la ricorrenza del Natale. Abeti, candele colorate, fiocchi di neve, auguri reciproci, distensione negli animi, messa di Mezzanotte...
Ma chi è Costui che scuote le fibre di tutti i cuori, che in quella notte fa piegare anche le ginocchia di persone che nella vita conoscono bene il suo fascino? Chi è quel Bambino che, oggi come allora, chiama i re e i pastori, muove gli angeli e le stelle? Quel Neonato, fragilissima creatura, figlio di una giovinetta quindicenne, che da una grotta fa sentire la sua presenza al mondo?
Gesù, sei Tu, il Figlio di Dio!
Se tanto fai con così poca apparenza, è perché sei il Tutto. Tu sei il tutto. E noi di fronte a Te siamo nulla. Eppure permetti giacché oggi tutti si scambiano dei doni, che anche noi facciamo un regalo a Te: vogliamo ridarti, a nostro modo, la gioia di tornare di nuovo nel mondo. Non ci basta che Natale sia solo una dolcissima ricorrenza. Desideriamo che diventi una realtà: una divina realtà.
Viviamo solo per accoglierti, per averti fra noi, per essere non noi ma Te; per aiutarti a comporre sulla terra la città nuova, la città di Dio».
[ Tratto da "E torna Natale..." di Chiara Lubich, Città Nuova 2007, pp. 9-13 ]
Id: 217 Data: 23/12/2010 19:50:35
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Libreria con poca poesia ma motivata...
Questa sera sono entrato in una piccola libreria a Trastevere, una stanza due metri per sei, circa, e devo dire che sono rimasto molto colpito per la discreta presenza e per la gentilezza della libraia, una ragazza capace di consigliare libri, perché li conosce, probabilmente li ha letti. Avendo notato la presenza preponderante della narrativa ho chiesto se ci fosse poesia, mi è stato detto che sono presenti solo due nomi importanti, uno è la Merini, l'altro è Febbraro, quest'ultimo perché lo consosce personalmente, per quanto riguarda la Merini, ormai è diventata onnipresente (che tristezza)... la giustificazione all'assenza di poesia nella libreria è stata interessante, più o meno questa: Perché non me ne intendo molto. Una risposta onesta, e che rivela lo stile della libreria, una proposta di letture con cognizione di causa, finalmente una libraia che sa quello che vende; al mio interesse manifestato per la poesia la ragazza ha accennato la disponibilità a tenere sugli scaffali più poesia qualora abbia modo di avere consigli adatti allo sviluppo in tal senso, accennava a me come consigliere, che coraggio, ma non mi conosce ancora. Mi è molto piaciuto questo modo di impostare la proposta di libri, complimenti, mi vedrà ancora, magari proverò a darle qualche consiglio sulla poesia da proporre... forza piccoli editori che ce la farete... ma per favore selezione selezione, editing editing!
Id: 212 Data: 21/12/2010 20:48:07
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Compleanno di Franca
Carissimi tutti, sono felice di comunicarvi che oggi è il compleanno della nostra carissima amica e redattrice palermitana Franca Alaimo, a lei i nostri più cari auguri e un pensiero proustiano, con l'augurio di realizzare i propri desideri... ma dove stanno nascosti i nostri desideri? Come sempre Proust ci aiuta: "A partire da una certa età, per amor proprio e per furberia, le cose che desideriamo di più sono quelle a cui fingiamo di non tenere." (M. Proust)
Un abbraccio fortissimo.
P.S. Chi desidera farle gli auguri può farlo qui: franca.alaimo@tin.it
Id: 178 Data: 24/11/2010 19:47:36
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Lettera di Nichi a Silvio
Propongo qua un pensiero non mio ma che condivido, la lettera di Nichi Vendola a Berlusconi in cui Nichi replica alle parole del Premier ‘Meglio guardare le ragazze che essere gay’ ( c'è anche il video: http://www.youtube.com/watch?v=Pbd_iaGJEa8&feature=player_embedded ):
Caro Presidente Berlusconi,
il tempo delle barzellette è finito. Non perché noi di sinistra non sappiamo ridere, ma perché il tuo umorismo, il tuo avanspettacolo permanente, il tuo teatro della virilità, mettono tristezza, sembrano i titoli di coda di un film finito male, vengono percepiti come comportamenti insieme smodati e patetici. Le tue barzellette non possono far ridere un Paese che è stremato, impoverito, spaventato, precarizzato, abbandonato. Ed è imbarazzante il fatto che la contesa politica debba avere per oggetto ninfe, escort, festini a luci rosse, non perché noi stiamo violando il tuo diritto alla privacy ma perché tu da troppo tempo stai violando i limiti che la legge e il buon senso impongono a chi ricopre ruoli pubblici di primo piano. Io non ho mai avuto una avversione preconcetta nei confronti della tua persona e ho cercato di avere con te rapporti di correttezza istituzionale e di cordialità umana. Ma è diventato di giorno in giorno più insopportabile lo stile con cui hai condito i tuoi mille monologhi con battute sessiste, con riferimenti umilianti ai corpi di donna considerati alla stregua di prede per le tue interminabili stagioni di caccia, con storielle che grondano antisemitismo, ora persino con battute omofobe. Ma nessuno ha messo in discussione il tuo orientamento sessuale: piuttosto sono gli abusi di potere, le menzogne, la richiesta di impunità, persino la tua ricattabilità, ecco questi sono i temi a cui non dai mai risposta. Caro Berlusconi, le battute, soprattutto quelle volgari, possono ferire. Eppure dovresti saperlo: quella che tu spacci per galanteria spesso si rivela come molestia, le barzellette razziste sono una minuscola enciclopedia dell’imbecillità. E in quanto ai gay, se un tuo figlio, un tuo amico, un tuo ministro lo fosse e non avesse il coraggio di confessartelo pensa a quanta gratuita sofferenza gli staresti infliggendo. Tu sei l’uomo più potente d’Italia, dovresti persino sentire l’assillo e l’onere di essere un esempio per il nostro popolo, una guida politica e morale. Hai scelto invece di vestire i panni di un Sultano d’Occidente. Ora che il tuo regno smotta paurosamente nel fango e nell’immondizia, ora che molti tuoi generali e caporali cercano di negoziare la propria personale salvezza, sarebbe bello da parte tua un’uscita di scena all’insegna del decoro. Il nostro popolo ha bisogno di pulizia, di verità, di sobrietà, di libertà, di serenità. Signor Presidente del Consiglio, le ragazze e i ragazzi nel nostro Paese non vogliono fuggire né prostituirsi, vogliono una finestra aperta sul proprio futuro. Le tue dimissioni possono dare coraggio all’Italia migliore.
Cordialmente, tuo Nichi Vendola
Id: 157 Data: 09/11/2010 21:14:50
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20 settembre: è stato bello
Carissime e carissimi amici de larecherche.it, ieri c'è stato il nostro incontro "fisico", al Chesse and Cheers, eravamo in 15, è stato un momento molto bello di conoscenza reciproca e scambio di idee ed esperienze, e non solo sulla scrittura e sulla lettura. Il tutto assaggiando le ottime e ricercate birre e selezioni di formaggi e salumi, oltrecché un fantasioso e succulento piatto a base di polenta fritta e pesce, accompagnati dalle allegre introduzioni alle pietanze degli amici del bistrot: Emanuela, Maurizio e Alfonso. Chiaramente molti hanno aderito col cuore e non con la presenza, data la distanza della loro città da Roma, ma chissà che in futuro non riusciremo a spostarci per l'Italia. Anche Elio Pecora è venuto a trovarci, passando con noi un'allegra serata portando idee e consigli concreti da realizzare con larecherche.it. Era presente anche Tiziana Colusso della rivista amica formafluens. Durante la serata è stata rimarcata l'importanza della lettura, anzi della molta lettura, prima della scrittura, e del confronto, sulla pagina scritta, con altri autori. Lettura che deve essere varia, affinché la scrittura possa avere un maggiore spessore, inoltre, soprattutto nella poesia, emergeva l'importanza di rivedere e lavorare a fondo sui testi, di non accontentarsi delle parole uscite di getto e di sensibilizzare sempre di più gli scrittori in tal senso. Lascio agli altri amici e amiche che erano presenti il compito di aggiungere eventualmente altro... Abbiamo pensato di incontrarci nuovamente lunedì 15 novembre sempre al Cheese and Cheers via Paola Falconieri 47, a Roma, alle 19.30... vi aspettiamo tutti.