Trasporto un fardello di pensieri
che diventa ogni giorno più pesante.
A volte mi fermo, lo poso a terra e rifletto,
ma non posso disfarmene e non riesco ad alleggerirlo.
Un passante mi guarda e chiede se ho bisogno d’aiuto,
accenno un no con la testa e lui prosegue.
In che modo avrebbe potuto aiutarmi?
Né lui, né nessun altro può farlo,
perché ognuno di noi ha il suo bagaglio
e la sua strada da percorrere.
A farmi compagnia,
i miei stati d’animo
che si alternano e si mescolano tra di loro,
come le carte che escono da un mazzo.
Dubbi, paure, perplessità,
speranze sempre più vane,
stanchezza.
Vorrei un posto sicuro dove fermarmi
e lasciare per sempre i miei pensieri,
ma il bagaglio rimane incollato alla mia schiena
e diventa sempre più fatica trasportarlo.
Se il destino fosse noto
chissà quanti rinuncerebbero ad arrivare fino in fondo,
forse proprio per questo non lo è.
Quindi continuo il mio cammino senza conoscere la meta,
ma ho un grande bisogno di luce in queste scure ed interminabili giornate.
In fondo dico a me stessa: dopo la notte l’alba deve arrivare per forza,
si ma quando?
(Lolita Rinforzi)
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