Siete venuti spinti dalla palude,
dalla caverna magica d'acque scure,
inconoscibili, tanto uguali
nati due volte tu e l'altro te stesso
fratello e madre insieme
nella grotta tiepida, dipinta d'ocra rossa
vi ha partorito e stava
come essere il tuo doppio
pochi attimi allo scambio
soffiando nel cordone, nella pancia,
ti ha dato il cuore, col respiro primo
tua celeste comunione, la placenta
magica come un'anima di terra
ti ha nutrito nel mare della vita
si è fatta soffio...ostia
e tuo gemello originale
Eri grande che ti hanno svelato
l'anima d'uccello, la consegna tra le mani,
il benandante
Qualcosa di numinoso e magico
che ti sospende ancora il fiato
nelle notti di quarta tempora
quando senti la chiamata
che ti fa volare profondissimo
a combattere gli spiriti
che tengon bassa l'erba
che non fanno alzare il pane
-Non uccidere la placenta
Non tagliare il cordone a tuo fratello
Lascialo morire di morte naturale
quel bimbino che rinascerà
anima-gemella-
Muta nei dialetti
la placenta
si svela al suono
"nati con la camicia"
Sessualità, femmina innominabile,
divinità madre
alle caverne ti leghi, alle acque scure
all'ipogeo, alla palude è il parto,
l'origine della vita.
La tua paura, Uomo.
"Sacro" per te è l'orribile
l'inconoscibile del sesso
dove vita e morte si confondono :
la comunione è il corpo
il sangue della madre
la Placenta Celeste del bambino
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