Pubblicato il 16/11/2012 23:07:47
ha ancora nella testa gli ululati di bartàk. e quante scudisciate, mai una parola. è da troppo tempo, che parla solo con bartak.
andando di corsa, sembra che tutto ti corra addosso. di quella sera ricordo solo la pioggia, e la mano tendenziosa del suicida.
è la pioggia che strappa le parole dal vento. come fissare negli angoli di carta la polvere d'inchiostro. ed è pane per le notti, la strada che porta a serrare le labbra.
-se la morte di nessuno da nessuno viene annunciata.- vivesti, l'occhio morde il silenzio per renderlo cieco. mai sapranno, quanto valse questo gesto.
bang.
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