"Uccideteci tutti,e poi seppelliteci qui."
La vetta spoglia del Carajás tradì
l'll ferro nelle vene della terra in cielo
aperto, la cenere fece nero dell'inferno
l'll verde fitto, Mato Grosso
la notte sui capelli
taglia le mani il cavo sottile
il fiume del Pyelito, una ferita
che beve, il luogo che conosciamo
Harakwà
terra di ferro ,di sfratto ancestrale
Implori di rimanere,invochi
le ruspe,il tuo massacro, Guaraní
fossa comune le piste dei sogni
le vie dei canti antenati
Nessuna piramide a memoria
se non il suono piú prezioso
della lingua, raccolta di semi
di geni di flora,ancora fonte
del luogo che Tu conosci, di donne
che sanno attaccare al seno
scimmie urlatrici e piccoli maiali
che hanno allattato la foresta fitta,
sbriciolata in pane terribile
nelle tasche di tutti, come ladri
noi viaggiatori,silenziosi
non spargiamo voce