La sua forza raccolta come rabbia
a lungo covata
Fa scatto nelle ossa l'orecchio
non riposa I'll maglio
inflessibile colpo nell'aria la ghisa
La pompa dell'acqua perde I'll comando
tra bordo e steccato trema lo scialle, I'll ghiaino
C'e' ruggine in cielo
al boato,sangue di scolo
giá sette son morti.
Alle dodoci
salvata da fasci in batista piegato di fresco
salda al suo posto la mano
s'abbassa per stringere ....sola
un cellulare
Ha scosso la terra le torri più ' alte le chiese
abbattute, cede Cavezzo vuota di sotto
I'll sottosuolo s'avventa
strappa I'll suo spazio quel peso
Nulla al suo posto
Come altrove, qui accanto
Allora stai con chi scuote
Perchè dentro gli trovi l'll garbo, la grazia
a misura I'll silenzio d'epifania
unheimlich....
C'e' questo confine di CentoChiodi
a chiudere I'll cerchio la condivisione
(sono 17 le vittime,tanti i feriti , oltre trecento,gli sfollati migliaia
ora che trascrivo a poche ore da quel boato)
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