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Di quelle madri che siedono tranquille,
lunghe trecce a crocchia sulla testa
collo fiero, come cigni sul lago della vita.
Di quelle madri in senalone bianco e tasche gonfie
su vestina a fiori di mercato, dai passi silenziosi
per la casa,labbra pronte al sorriso e al gioco.
La sedia di paglia nel cortile, tra piante di basilico e geranei
accoglie bimbi assonnati, caldi di letto ancora
ed e' festa in grembo per dita in bocca e visetti rossi,
e nasi da asciugare ,ridendo tra fazzoletti e baci.
Pane dorato sulla madia, mani che a notte
impastano veloci olio e farina, antica tradizione,.
crepitio di forni nell'alba profumata degli ulivi
Di quelle madri che baciano i volti col pensiero
e un po' di turbamento nella gola,sara' il fresco,
che di lontano accanto a volti stanchi, versano ancora
coraggio con il latte .
di quelle madri voglio dire oggi.
S'e' fatto tardi,
spengono la luce e chiudono per ultime la porta.
Io vado, voi restate li sull'uscio di casa ed aspettarmi
ripetono col cenno della mano.
Ci vediamo piu' tardi. Io torno sempre
e s'incamminano sulla strada bianca..
__________________________Nicole
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