I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Farfalle di velo
Farfalle di velo.
Sull’albero di Natale quest’ anno
ho posato farfalle di velo
d’oro e d’argento leggero
come una nuvola, come un pensiero.
Si inseguono su per i rami
piu’ in alto, piu’ in alto,
fino a toccarne la cima
su su per quel verde gemmato
odoroso di pino e d’incenso,
strano addobbo, se penso
che quell’albero era già pronto
con le sfere dorate e le luci
campane di vetro soffiate
i balocchi in miniatura.
Ma, mancava qualcosa
e scontenta mi aggiravo
intorno all’abete sospesa
tra sogno e realtà
Uno stuolo festoso,
sbattendo le ali si poggiava
come di fiori,bianchi e rosa e merletti,
come fiocchi a quadretti
di grembiuli di scuola,
di nocche appuntate ai capelli
di bambine di un’altra eta’
di un’infanzia passata da poco
con le mani piene d’inchiostro
e matite di tutti i colori…..
Un profumo sento d’intorno,
si spalanca la porta d’incanto
due testine dorate ad un tratto
mi si poggiano sulle ginocchia.
Le farfalle mie son tornate.
____________Nicole
Id: 29752 Data: 10/01/2015 08:24:50
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una voglia di te
IL MELOGRANO
Stasera, una voglia di te mi afferra all’improvviso col profumo tuo nella mia stanza e lo sguardo a quel cuscino testimone silenzoso di un’assenza. di vuote carezze . Me ne vado mi dicesti non ho nulla da darti se non il pianto delle sere le angosce dei domani incerti
restero' pallida luce in fondo al tunnel buio
Io,lo ricordo bene: era di Maggio era il mattino di una casa vuota era l’invito a un’ ultima tenzone di guerrieri stremati.
Il sapore amaro del caffe’ mi sembro’ l’unica cosa giusta per una ingiusta colpa quell’amaro corposo come il colpo che mi feri le spalle l’ultima scudisciata sulla pelle .
Tacquero i canti della primavera e non vidi piu’ nulla nel fondo della tazza. se non il dolore mio secco di lacrime irrigidito dall’asprezza del cinabro. Sentii il tuo passo che si allontanava Volli affrettare la fine senza addio annegandomi in essa senza scampo. Sapevo che ormai non ci sarebbe stato piu' il cielo con la luna bianca un velo nero improvviso mi diede la certezza di un esilio Non ti ho piu’ cercato.
Ma ogni giorno ti ritrovo nel dubbio irrisolto nella paura di essere sola in quel collare di ferro che mi stringe la gola nel peso che mi opprime il petto nel mio inutile aggirarmi nella casa avvolta nel pullover troppo grande nel Sogno d’amore che per noi suonava in quella piccola chiesa al consumarsi lento di candele. _________________Nic
Id: 25103 Data: 01/04/2014 10:14:16
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fogli bianchi
Fogli bianchi finisce l’attesa poiché lungo e’ stato il cammino ed ancora più dure le soste.
Nello spazio di un giorno accade quello che non accade una vita.
Ci troviamo bruciati e soli nell'anima un grande silenzio tanta voglia di accogliere ancora un amore che non ci appartiene qualche bacio,una sola carezza che ci faccia capire che e’ l’alba Ma, nel cuore rimane un tramonto una luce che a tratti si spenge ed un buio,un buio tutt'intorno ci sembra che sia troppo tardi
Solo un foglio per noi tutto bianco ci ridà la speranza ed il sogno Ritorniamo allora creare il futuro e’ da scrivere ancora.
___________________Nicole
Id: 19894 Data: 06/04/2013 04:47:00
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Settembre dei ritorni
Settembre dei ritorni
Sei andato tu a prenderlo per mano fargli salire quella scala d’oro compenso e refrigerio degli affanni? Lucidi gli occhi suoi nel contemplarlo dai suoi, dolci, svanita ogni paura ne’ strazio al corpo suo libero e bianco dal passo veloce di ragazzo
L’avrai stretto forte sul tuo petto “Figliolo, andiamo ed aspettiamo gli altri. E’ tornata l’aria mite del Settembre, prepariamo qui la nostra casa vedrai non tarderanno ad arrivare
E intorno a voi un’infinita luce uno sguardo d’amore a chi rimane a contare i giorni dell’attesa a raccogliere col palmo delle mani La rugiada che cade da quel cielo.
_________________Nicole __________Nicole
Id: 18894 Data: 27/01/2013 12:13:53
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bocche chiuse
Bocche chiuse barriere di silenzi di nonfatti, di parole esauste di attesa. Bocche cucite .
Batte contro folle il mio desiderio di sapere mani che scivolano sui vetri ghiaccio di gelidi non detti di frustrate speranze. Occhi sbarrati cercano una via cruna dell’ago a perforare remote indifferenze.
Un niente di risposta al che ti giochi? Bocche chiuse di lama l’amaro di una vita
____________Nicole
Id: 18801 Data: 23/01/2013 09:48:01
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Canto di Natale
Canto di Natale
Dal mondo s’innalzo’ una luce nuova
quando nascesti tu piccolo Dio
che riunivi attorno alla tua culla
le creature tutte della terra.
E la Terra ed il cielo, ancora piu’ belli,
accolsero con festa il nuovo nato
riconoscendo in Te il tanto atteso
re del Creato
Frutti piu’ dolci , messi piu’ copiose,
stelle piu’ rilucenti, acque d’argento
videro i volti attenti dei pastori
Dallo stupore passarono alla gioia.
.Inconsapevoli volsero i loro passi
verso quel presepe che brillò
nell’immenso deserto con gran luce
e ti adorarono, eri il Salvatore
.
Da tutti accettasti sguardi e doni
(ma nessuno osò toccarti Bambinello)
il formaggio dell’umile pastore
le uova di una mamma poverella
le gioie dei re venuti da lontano
le mele di un bambino uguale a te.
E congiungendo le tue piccole mani
forte con quelle delle tue creature
conciliasti la terra con il cielo
Ad ognuno donasti il tuo sorriso
innocente di bimbo, non temendo
le ire dei potenti della terra.
Non guardasti il colore della pelle
ne’ la ricercatezza delle vesti
ne’ le piaghe nei corpi dei lebbrosi
ne’la forma perfetta degli atleti
Tu, guardavi solamente il cuore
di chi si inginocchiava al tuo cospetto
quel cuore che è uguale in tutti
gli esseri del mondo e dalla culla li riconoscesti
come tuoi figli, come tuoi fratelli.
Dicesti loro con volto luminoso,
tu che di tutti fosti il piu’ sapiente:
“Io sono venuto in questa capannuccia
ponendomi tra il bue e l’asinella
per portare Pace, far cessare le guerre
e non m’importa donde voi veniate
se la vostra casa sia un castello
o un umile presepe,se adoriate
Jave’,Budda, Allah’ o altri dei.
I bimbi della terra sono uguali
tutti degni della mia carezza.
li tengo stretti tutti alla mia culla
con una madre sola ed e’ Maria
Ed ora andate, siete tutti fratelli.
Percorrete le strade della vita,
ciascuno come puo’non fate lotte,
non fate gare a dominare la terra-
Accettate il dono della vita
accettate sereni gioie e dolori
Ché se un uomo e’ tranquillo, il cuore in pace
da’ la mano al piu’ debole, l’aiuta
Questo voglio da voi, altro non chiedo
che vi vogliate bene , e’ già grande cosa-
Il vero miracolo e’ l’amore
ed io, soltanto io ve l’ho portato E poiché tutti, tutti siete cari
al mio cuore di padre, accolgo tutti
E voi accogliete me in casa vostra.
Che ci sia ogni anno, solo questo chiedo,
in ogni casa, ove arde il fuoco, che e’ della famiglia
un piccolo presepe e nella culla un piccolo Gesu'
.____________Nicole
Id: 18175 Data: 18/12/2012 11:57:54
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....di quelle madri....
. Di quelle madri che siedono tranquille, lunghe trecce a crocchia sulla testa collo fiero, come cigni sul lago della vita. Di quelle madri in senalone bianco e tasche gonfie su vestina a fiori di mercato, dai passi silenziosi per la casa,labbra pronte al sorriso e al gioco. La sedia di paglia nel cortile, tra piante di basilico e geranei accoglie bimbi assonnati, caldi di letto ancora ed e' festa in grembo per dita in bocca e visetti rossi, e nasi da asciugare ,ridendo tra fazzoletti e baci. Pane dorato sulla madia, mani che a notte impastano veloci olio e farina, antica tradizione,. crepitio di forni nell'alba profumata degli ulivi Di quelle madri che baciano i volti col pensiero e un po' di turbamento nella gola,sara' il fresco, che di lontano accanto a volti stanchi, versano ancora coraggio con il latte . di quelle madri voglio dire oggi.
S'e' fatto tardi, spengono la luce e chiudono per ultime la porta. Io vado, voi restate li sull'uscio di casa ed aspettarmi ripetono col cenno della mano. Ci vediamo piu' tardi. Io torno sempre
e s'incamminano sulla strada bianca..
__________________________Nicole
Id: 17439 Data: 08/11/2012 05:18:23
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Jai cru la vie une rève
J’ai cru la vie une rève et les hommes des anges qui venaint pour nous montrer la vie J’ai aimé surtout les choses enléves les etudes, les fleures, les enfants, la poesie. J’ai vous appellé toujours enfants pour sentir vos senses réfluer dans mes sens J’ai cherché toujours de vous comprendre et montrer la vie du monde glissant les obstacles celant les defaillances J’ ai vous montré comme dans la nuit la plus profonde on voit dejà la prémière lumière de l’aube Et comme un bateau qui fende la mer je vous précede dans le chemin de la vie avec une sourire et sans aucun chagrin Je vous aime sans cesse parque avec vous reste de moi l’oeuvre la plus belle que j’aurait laissé sur la terre jusqu’ à l’eternité parce que vous étes mon eternité
Parce que je régard tous les garçons du mond fils d’une meme mère.
Id: 17415 Data: 07/11/2012 10:48:07
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coriandoli
Coriandoli .. Ai miei figli Angela, Stefano, Manuela, manciata di coriandoli che ha riempito,la mia vita di mille colori___Mamma. Coriandoli. Della vostra infanzia ricordo soprattutto o soltanto il Carnevale, i vestiti nuovi della maschere i pierrots, gli arlecchini, le dame, gran parata dinnanzi alla scuola E quella manciata di coriandoli. che mi raggiungeva all’improvviso in pieno volto e sui capelli, lanciata dalle vostre piccole mani, e la risata forte e contagiosa che esplodeva come una sorpresa ed i colori che si spandevano intorno e continuavano a brillare nell’aria come in una danza leggera come di fuoco che si spengevano lentamente per terra……
E, mentre cercavo tra la folla le mie tre mascherine,le ritrovavo coi vestiti a brandelli,i capelli odorosi di talco e biscotti gli occhi che colavano neri di bistro e le mani?..le mani ancora piene di coriandoli.
I tre monelli
Angela per me e’ puro diamante duro e prezioso sopra ogni altra pietra procede sicura e sa la sua strada difende con foga sogni e paure mi regalo’ il primo sorriso. Stefano è per me azzurro zaffiro porta negli occhi il mare che ama spalanca sul mondo lo sguardo innocente si crede poeta, per me e’ il piu’ grande. Manola e’ dolce,allegra ,pensosa umida perla sul far del mattino. Cerca il suo bianco,a volte lo trova protesta col grido, giustizia e’ il suo motto. I miei tre monelli, cresciuti sul cuore se un di li ho protetti dal vento furioso tornano al nido placati e sereni perche’ c’e’ una meta,il sogno innammora. Son sempre il mio orgoglio,la vita, il futuro. Se pur lontani son dentro di me in un solo abbraccio,nel bene,nel male. Sono tutto per me.
________Nicole
Id: 17414 Data: 07/11/2012 10:44:07
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nuvole
Passano le nuvole alla sera lente scorrono di la' dal vetro Sono i treni del cielo che portano persone lontane ad incontrarsi pensieri, emozioni trasmesse a distanza Dolcezza infondono all'animo carezze come petali sul volto per la notte che viene e ci vorrebbe uniti nel ventre caldo di un lettone antico di antiche case.... lungo,l'inverno che se ne va col tempo delle nuvole . Com'e' stato lungo quest'inverno eppure quanto caldo e protettivo
Sul tappeto ovattato della neve i passi ignorano l'asperita' dei sassi il cuore tace perduto nella fiamma del camino, si consola e vive Le labbra mormorano le nenie dell'infanzia l'anima respira le sue malinconie.
________Nicole
Id: 16434 Data: 11/09/2012 09:20:40
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la danza
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