Pubblicato il 08/03/2009 19:24:38
Una distesa di crudeli dune è la tua schiena sofferente. Non posso spianarle ma accarezzarle con il mio pudore. Gonfie sono le tue gambe bruciate dal sole impietoso del deserto di un corpo martoriato e stanco. Non posso medicarle ma intonare, per esse, una tenera,antica canzone. Fragili sono le tue belle mani dove il sangue fluisce esausto. Posso solo baciarle e ripetere, ad ogni falange, come allora come ora "Anima mia".
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