Pubblicato il 26/10/2015 16:18:13
“Quando potremo abbracciarci di nuovo?” , gli chiese. “Quando saremo grandi…”, rispose. “E quando saremo grandi?” “Credo ci vorrà ancora un po’ di tempo”, le disse facendo spallucce. Passarono davanti ad una vetrina piena zeppa di sveglie ed orologi di ogni tipo, si avvicinarono e incollarono i loro nasi sul vetro. Lei, come illuminata, tuonò: “Forse li hanno messi tutti assieme per far passare prima il tempo!”. Lui sembrò convinto da tale affermazione, rimasero lì a guardare quelle mille lancette e a contare i ticchettii e i secondi che passavano. Affascinati da tante forme, numeri e suoni diversi non si accorsero che si era fatto buio. “Dobbiamo tornare a casa, s’è fatto tardi!” “Allora funziona!”, felici iniziarono a correre. E così anche da grande, ogni volta che voleva che il tempo passasse veloce, si fermava a guardare quella vetrina.
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