Pubblicato il 01/10/2012 12:38:26
Comme ça! Un piccolo spazio tra il pollice e l’indice nella mano del vecchio Marc. Poi una risata esplicitava la misurazione maschile dell’acqua fredda.
Là sotto nel mare, nell’acqua pulita insieme ai piccoli pesci ho nuotato intirizzito. Ogni bracciata un successo e un risultato ancora lontano da raggiungere. Ancora qualche fredda, freddissima bracciata. Finalmente fuori da quel freddo che intorpidisce la pelle che nemmeno il vento riesce a rinfrescare. La temperatura del corpo è bassa e nemmeno il sole la alza.
Ormai fuori dall’acqua camminando sulla sabbia sentivo il mio corpo, per alcuni passi, come se ancora fosse la sotto. Poi poco a poco il disgelo e quella patina di freddo si dissolve lasciando libero il calore del sole di scaldarmi.
Quel cielo così limpido come trasparente era l’acqua alle 19,30 diventava scuro, quasi buio Il sole ormai raggiungeva la linea del tramonto così presto, tanto che faceva terminare l’estate.
Tra il freddo il vento e il sole scemava il tempo che rapidamente passava da giorno a sera.
A piccoli passi misuravo la spiaggia della baia che mi sembrava lunghissima sotto un cielo rosso profondo che sopra il mare scuro segnava la linea del tramonto.
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