Pubblicato il 21/03/2016 17:43:18
Terzo è un piccolo centro di circa 900 abitanti situato su di un pianoro che, a guisa di terrazza panoramica, domina dall'alto delle rocche un paesaggio incantevole alla confluenza delle Valli Erro e Bogliona con la Valle Bormida, a pochi chilometri da Acqui Terme, nel Monferrato alessandrino. I margini del poggio sul quale si erge il piccolo borgo sono erosi a sud dal corso del fiume Bormida, mentre ad est e a sud paiono quasi un dirupo, e ad occidente si fondono con il rilievo collinare circostante. Il paese deve quasi sicuramente il suo nome al fatto di essere sorto al terzo miglio stradale di Aquae Statiellae, l'antico nome romano di Acqui Terme. E proprio in questo piccolo pugno di vecchie case radunate sulle rocche capitò a tre volontari della Biblioteca di leggere, correva l'anno duemila, alcune poesie di Guido Gozzano: l'entusiasmo che ne derivò fu tale che si pensò di organizzare un premio dedicato al poeta crepuscolare, con lo scopo di promuovere la cultura e far conoscere il territorio limitrofo, una zona che l'anno scorso è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'Unesco. Molta acqua è passata da allora in Val Bormida, e molta strada ha percorso il Premio che, nato in sordina, si è guadagnato uno spazio autorevole nell'inflazionato panorama dei concorsi letterari italiani. Anno dopo anno è lievitato, in qualità e quantità, il numero dei partecipanti, che oramai ha superato la soglia del migliaio. Lo spirito della manifestazione punta infatti sulla competenza e serietà dei giurati ed il criterio della qualità è stato sempre rispettato, anche a costo di rinunciare all'assegnazione del primo premio o a costo di snobbare personaggi già ben noti per premiare magari scrittori sconosciuti che hanno però trovato in questo angolo di Monferrato lettori attenti, aperti alla sperimentazione ma che non disdegnano le tradizioni, lontani comunque dallo snobismo delle conventicole letterarie. Tra i premiati figurano comunque poeti ed artisti di chiara fama nazionale, quali, giusto per citarne qualcuno, Giorgio Barberi Squarotti, Fabio Franzin, Roberto Mussapi, Giancarlo Pontiggia, Ivan Fedeli, Paola Mastrocola. Anche nella sezione di narrativa troviamo autori che nel proprio curriculum possono vantare numerosi riconoscimenti in altre manifestazioni nazionali ed internazionali: Alessandro Cuppini, Valter Ferrari, Paolo Pergolari, Alessandra Paganardi. Nel 2015 l'associazione “Guido Gozzano”, seguendo l'idea del poeta locale Roberto Chiodo, principale organizzatore e vera anima del concorso, ha deciso di aprire presso l'ex asilo comunale di Terzo una Biblioteca poetica, con l'obiettivo di catalogare, conservare e favorire il prestito di oltre tremila libri di poeti italiani contemporanei, le opere che hanno partecipato alle sedici edizioni del Premio. I libri, che sono stati censiti su SBNweb, si possono prendere in prestito gratuitamente, sono consultabili sul sito del catalogo delle biblioteche piemontesi www.librinlinea.it e per ogni informazione sugli stessi è possibile scrivere a bibliotecapoeticaterzo@gmail.com. Oltre alla sezione poetica è stato aggiunto uno scaffale di libri per l'infanzia e l'adolescenza: si tratta probabilmente del primo caso in Italia di biblioteca dedicata ai poeti e ai giovani. A me, che non so scrivere poesie, questo locale pieno di volumi ricorda una antica abbazia medievale, con monaci intenti a ricopiare a mano, pazientemente, polverosi libri, custodendoli gelosamente dal buio di quelle epoche, perché la parola non fosse dispersa nell'oscurità ma tramandata nei secoli dei secoli. Ricorda un avamposto culturale nell'odierno tempo vuoto, svuotato di onestà, tolleranza, giustizia ed amore. Già, i tremila libri di Terzo mi sembrano tanti piccoli ceri che cercano di continuare a splendere nella moderna società, migliaia di luci che si dedicano a tenere accesa la speranza di un futuro più luminoso, affinché il bagliore della Poesia continui ad abitare il pianeta, e possa per sempre rendere l'esistenza più lieve, illuminando l'armonia e la bellezza insite nel Creato.
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