Pubblicato il 17/02/2016 16:35:49
Ammettiamolo pure: non tutti amano andare al cinema. Troppi concorrenti; la competizione della televisione, dei dvd, e della stessa "pirateria" che ci permette di vedere a casa un film da incassi proibitivi, nello stesso tempo che viene programmato nelle sale cinematografiche e magari ci fa dire: "ma dopotutto non è che sia poi il massimo", dalle poltrone di casa nostra, se non dal letto, in pigiama. Mentre il film "Perfetti sconosciuti" scalza "Quo vado" dai primi dieci, il "nostro" Checco Zanone si becca a febbraio altri 27.250 euro di incassi, riprendendo quota. Nessuno però si stupisce che l'italiano medio lasci in massa le comode poltrone per mettersi in fila allo scopo di vedere un film che, dicevamo, potrebbe vedersi da casa propria, come direbbe Arbore "Aumm aumm". Invece sembra attirare l'attenzione stupita di tanti, l'interesse religioso suscitato dalla "salma" (mi si perdonino le virgolette"), di Padre Pio, "migrata" in Vaticano dal 3 all'11 febbraio 2016, nella Basilica di San Pietro per il Giubileo. Lo ha deciso un Papa. Neanche uno di quelli che paiono parlare in latino anche usando l'italiano. Ma il nostro Papa Francesco, dalle scarpe nere e il grosso borsone, che si è proposto di visitare i luoghi più vicini, ma perfino i più lontani dalla fede, con il suo sorriso bonario e l'accento che di latino ha ben poco. Tanti gli articoli che parlano di questo "spostamento" di Padre Pio e del numero di fedeli che hanno attorniato "le spoglie"; nel piazzale protetto dalle forze dell'ordine per tema di attentati si sono presentati circa 5000 fedeli (secondo la Questura) occupando via Tiburtina. Non soltanto: la teca con il santo è arrivata, in ritardo sui tempi di circa un'ora, alle 16.30, perché la folla di fedeli l'ha bloccata nelle varie tappe del viaggio da San Giovanni Rotondo a Roma. Il carro che trasportava l'urna è stato circondato da migliaia di cittadini ben decisi a "salutare il corpo del santo". Ci stupiamo? Non avremmo avuto, ciascuno di noi, una grazia da chiedere? Una intercessione da sperare? Una preghiera per sostenere le nostre povere anime soggette alle tribolazioni terrene? Sia coloro che Padre Pio lo hanno conosciuto personalmente che quanti lo hanno seguito, da lontano, per anni, nelle vicissitudini (anche legali), dovute a quel suo benedire con sulle mani il segno di una crocifissione mai patita fisicamente sulla croce, ma forse fisicamente per motivi che sfuggono alla nostra umana riflessione. Insomma, possiamo pensare che quell'uomo di fede se la sia ben meritata la sua aureola di santo. Bene: tuttavia nessuno si stupisce delle persone recatisi in fila per vedere un film o per assistere alle partire di calcio della squadra del cuore, pur a rischio di trovarsi coinvolto in risse. Possiamo ricordare Il concetto marxiano della religione come “ oppio dei popoli”, ma non dobbiamo dimenticare che il filosofo identificava nella storia strutture e sovrastrutture. Quelle economiche (rapporti di produzione ) avevano il potere di condizionare (mi si perdoni l'approssimazione) le seconde. Le individuava nella filosofia nell’etica, nell’arte , nella letteratura, nel diritto e nelle altre esteriorizzazioni del pensiero umano, ossia in quella che potremmo definire la “cultura non materiale” di un popolo. La religione era parte integrante di quella cultura e per Marx aveva il lato negativo di convincere gli uomini dell’esistenza di un altro mondo ultraterreno, cui tendere, dal quale attendersi la giustizia e il bene, colpevole però di fare sì che nella vita terrena facesse loro sopportare le ingiustizie e il male. Malgrado ciò per lui era anche "la più bella delle favole". In questa "favola", forse, l'essere umano vuole ancora credere e il nostro Papa Francesco (Il primo Papa giunto dalle Americhe è il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires dal 1998. È una figura di spicco dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus.) lo ha capito. Certo, tra la folla non mancavano i soliti "fedeli" intenzionati a piazzare sotto il naso dei presenti foto di pseudo-figli malati, chiedendo elemosine e non miracoli dal Santo. C'era chi ha realizzato denaro "servendosi" dalle borse delle signore distratte o vendendo santini. C'era da prevederlo. Per tanto tempo "Padre Pio" è restato "sotto" la chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, nella cripta nella quale era stato sepolto. Quarant’anni di pellegrinaggi per pregare sulla tomba nascosta sotto un blocco di pietra di marmo verde di 30 quintali,circondata dalle grate di ferro. Poi, nel 2008, è stato esumato per essere esposto in un'urna circa 17 mesi. Successivamente nel 2010 la salma di Padre Pio è stata sistemata nella cripta della Chiesa Nuova di San Pio, dal 1 giugno 2013, un'altra volta in mostra alla devozione dei fedeli. Non è finita. Domenica 14 febbraio 2016, le sue spoglie mortali sono giunte nella Casa Sollievo della Sofferenza. Ci "tornava" dopo la sua ultima visita risalente al 5 maggio del 1966. Quella "Casa", da lui fortemente voluta, fu inaugurata il 5 maggio del 1956 ed è tutt'oggi sollievo per la sofferenza. Il "nostro Papa", non sembri strano, In occasione del Mercoledì delle Ceneri, nella circostanza dell'investitura ufficiale dei Missionari della Misericordia ha "voluto" a Roma le spoglie mortali di San Pio da Pietralcina e San Leopoldo Mandic, in quanto entrambi riconosciuti da tutti come grandi esempi di Misericordia vissuta a livello umano, a contatto con i fedeli e la afflizione. In tanti si affannano a spiegarci che quel che vediamo nella teca di vetro, ossia il volto del Santo Padre Pio, sia più merito della scienza umana che della conservazione terrena. Molti pensano che i fedeli siano ciechi, non comprendano la realtà dei fatti. Ma in quest'Italia d'Italiani in fila per film o partite di calcio non è un male che vi sia una parte di umanità in fila per pregare, per chiedere misericordia, per sperare, per sentirsi tutti Cattolici Apostolici Romani. Bianca Fasano.
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