Pubblicato il 10/09/2012 08:43:53
Ritengo che ormai pochi ti ricordino. Uscivi raramente con la badante dagli occhi di ferro, custode ambigua di un'età tarda e vigile. Non credo di averti amato tanto, quanto nel giorno in cui il cielo spalancava le porte alle tue piaghe di Lazzaro riconoscente. Una lunga vita impertinente ricca ma decorosa quando velavi di bianco la notte della tua compagna con delicata pazienza o breve, desolata rabbia. La stanza modesta dell'agonia scintillò di uno scherzo familiare e del sorriso, mai prima sperimentato, con cui accogliesti la candida Amelié che ti correva incontro come il primo giorno.
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