Pubblicato il 09/02/2009 23:13:41
E, mentre la gente, idiota, guarda grande fratello, Eluana, innocente, muore. Ti ho vista tante volte in tv questi giorni: bella, invetriata nel dolcissimo sorriso dei tuoi vent’anni. Bella. Mi ricordavi Simonetta, molti sanno di chi parlo, un’altra povera ragazza, che assassinarono, come te oggi, più o meno quando tu ti schiantasti. Bella e giovane anche lei; non si sa chi la uccise. Per te, l’assassino, gli assassini, hanno confessato prima di vibrare il colpo: eccoli, in ogni strada, in ogni piazza, ora te li addito a uno a uno. Ti ho vista così tante volte in foto, che tu, più grande di me, mi eri, ormai, figlia. Ed io, che sono padre, sconvolto dalla tua storia, pur pietoso verso il tuo di padre, mi dissi: non potrei mai, non potrei mai, non potrei mai, Dio non voglia, accudirei mio figlio settanta volte sette anni, fino all’ultimo respiro. Chissà come hai vissuto questi mille e mille giorni: il nulla? dolore? o, come hanno detto tanti che dall’ombra del coma son tornati, beatitudine? Non ce lo dirai; forse non ce l’avresti detto lo stesso. Qualcuno ha provato anche a salvarti; povere suore bianche volevano adottarti; ma ti hanno ammazzato lo stesso. Spero che alcuni, che molti, questa notte, la passino in amare riflessioni. Tu, piccola, dolce ragazza diventata senza accorgerti donna e senza accorgerti, spero, uccisa, perdonaci. Mentre Maria ti accarezza i capelli ancora nerissimi e sorride nel tuo sguardo sereno, ora che il tuo bianco sorriso dura per sempre, ti prego perdonaci. Tutti.
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