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Porci, porcate e porcherie

Argomento: Medicina/Veterinaria

di Catello Nastro
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Pubblicato il 28/04/2009 16:29:29

Dalla macelleria alla farmacia
PORCI PORCATE E PORCHERIE

Poveri macellai! Prima i polli, poi le mucche, adesso ci si mettono anche i porci, o maiali, oppure anche suini. Sponsor delle industrie farmaceutiche che producono antivirus, antibiotici, antinfluenzali, antistaminici, “anti” un poco di tutto. Insomma, questi squisiti prodotti di macelleria, una volta vanto della nostra produzione alimentare, ora vittime della globalizzazione, perché importati in massima parte dall’estero, mettono il consumatore, ignaro, ma subito aggiornato da centinaia di telegiornali, pubblici o privati, sul piede di guerra. Da non confondere col piede di porco, noto arnese da scasso di notturni ladri che effettuano il servizio al domicilio del cliente. Un vecchio motto cilentano, che ha come personaggi protagonisti il maiale, l’uomo e la donna sempre furbacchiona e terribile, così recita: “ L’omo addora ra’ vivo e fete ra’ morto, lu puorco fete ra’ vivo e addora ra’ morto, la fimmina fete ra’ viva e ra’ morta!!!”. Prima che le femministe mi denunzino, premetto che il termine, preso dal napoletano “fetere”, in questo caso è usato in senso metaforico quasi ad indicare “ha la puzza sotto il naso – è furba – scaltra come una volpe”, che, pur essendo un animale essa stessa, coi suini non c’entra un cacchio. Questa notte, non potendo dormire, a causa della senile insonnia, ho seguito una ventina di telegiornali ed ho appreso da un grosso luminare, che in Italia sono già pronte dieci milioni di dosi, mentre altre trenta milioni devono essere solamente confezionate per essere pronte all’uso. Stanco di vedere telegiornali, sono passato alle TV private che mandano in onda programmi per adulti, con donne ignude, adeguatamente siliconate e truccate come alcuni appalti in odore di camorra, che mostrano la loro mercanzia e che ti offrono anche la possibilità di dialogare con esse accontentandosi di prosciugare la ricarica del tuo telefonino e, le più informatizzate, anche la carta di credito. Il contatto diretto, invece, oltremodo più dannoso, può addirittura portare al prosciugamento del conto in banca o del libretto di risparmio. Stanco anche di questa visione “riservata ad un pubblico adulto”, definiti “maiali”, in senso metaforico anche costoro ( ndr. dalle mogli sessualmente assopite o in merito in cassa integrazione), annoiato dalle “porcate” che fanno o dicono per attirare una maggiore clientela, decidi di passare ai programmi di politica. Ma anche qui di porcherie ne riscontri molte! Schieramenti, partiti e partitini, unioni, programmazioni, esternazioni, manifestazioni, promesse elettorali, dibattiti artefattamente animati, volgarità ed inutili diatribe, ti convincono a spegnere la TV e andare a dormine. Ma non hai sonno ed incominci a contare le pecore. Per il momento stanno bene e non soffrono di alcuna malattia!!!


Catello Nastro

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