:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1490 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sat Nov 9 10:10:17 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Alla penna

di Pietro Menditto
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 11 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 24/07/2012 19:27:34

Scivola sulla carta quella punta e dispensa il nero più commovente del più riuscito arcobaleno e la mano è timorosa. Se avessero occhi le dita si volterebbero a guardarla per chiederle se l’hanno capita, se è proprio così che devono tenere lo strumento nobile della scrittura, ma non possono ed eseguono. Quella che prima era musica descritta guardando il cielo, cantata mentre nasceva, adesso deve farsi parola, parole giuste che dicano l’indicibile che sei e il cuore è fermo nella licenza di una sospensione d’amore e terrore. E il fruscio sul foglio...
    E come morbida, lubrica, lasciva  scivola a pattinare traducendo in volute notizie dall’orgoglioso Nulla e… chissà se è questo che volevo dire o la lingua mi ha preso la mano e guida la penna e fa quello che vuole. Ma questa penna è come un coraggio domato che nel silenzio mi asseconda e dove devo fermarmi mi fa fermare e dove più veloce devo imprimere significati prende un galoppo di vittoria struggente che si esalta ad ogni a capo. Scriviamo per non essere descritti e questo foglio che per la penna indomabile di me si imbeve –  non importa con quanta arte – della mia vita è una parte che resterà se non per sempre per questo momento umile come la semplice scenografia in cui un uomo sta lottando con l’oblio, l’unica vera morte, per fermare un poco di quel nulla che è lui; il momento che vive stringendo quello stilo che lo racchiude tutto, bambino, adolescente, giovane innamorato, adulto deluso ma vivo di e per tutto questo.
    Penna, scettro domestico, mio prolungamento, fallo pudico e ragionatore mai semplice esecutore; quello che sono, che penso, che non sono, che non penso ottengono la tua muta approvazione o il pudico diniego dalla soggezione che non ti priva della corona di vergine regina risoluta. Penna che mi aspetti, mai servile e ti scappucci e mostri una lingua d’oro regale, stilo di Merlino che si fa stile nella nera eleganza che riflette il vero meglio di ogni veritiero specchio, ancora una volta appaga questo silenzio che la notte intatto ha ceduto all’alba e dirigi la sinfonia di questo giorno scritta con il nero succo della perla nera che nelle tue viscere si scioglie e si fa seme che germoglierà sul bianco della semplice libertà della carta un po’ della mia, della nostra esistenza, stelo che hai rinunciato ai tuoi petali per ornarsi, a dire la vita, di quelli delle mie, delle nostre povere dita.



« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 11 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Pietro Menditto, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Pietro Menditto, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: Elenco delle somiglianze (Pubblicato il 11/07/2014 09:54:13 - visite: 1701) »

:: Un ricordo della fine (Pubblicato il 20/06/2014 08:09:15 - visite: 1583) »

:: Fino a quando? (Pubblicato il 15/04/2014 09:01:41 - visite: 1362) »

:: Ed io non so se questo stupore (Pubblicato il 04/04/2014 09:10:43 - visite: 1468) »

:: Epochè (Pubblicato il 29/01/2014 08:28:26 - visite: 1462) »

:: Due colombi (Pubblicato il 18/07/2013 10:30:57 - visite: 1593) »

:: Sbando nella legge estatica (Pubblicato il 27/06/2013 10:25:13 - visite: 1283) »

:: Ma allora cos’è (Pubblicato il 25/06/2013 08:00:19 - visite: 1544) »

:: Assenza di ispirazione (Pubblicato il 11/06/2013 12:05:27 - visite: 1835) »

:: La spazzola (Pubblicato il 26/04/2013 18:39:35 - visite: 1682) »