Pubblicato il 02/07/2012 12:54:31
Essere cosa.
Accadde che l’immagine penetrò lo specchio. Vi si stabilì incurante del suo patire e degli scricchiolii, di un inutile contorcersi. C’è una sofferenza che attiene anche agli oggetti. Invano lo specchio tentò di cacciare l’oscuro intruso, invano si sforzò di rimanere intatto. Cedette, si frantumò in minute schegge, così lesta l’immagine scivolò via, si diresse altrove.
Ma era solamente uno specchio, una cosa e questa non è una poesia
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