Pubblicato il 09/06/2012 12:26:00
Dev'essere accaduto in questo momento mille anni fa...l'avevo scritto in un appunto che ho perso nella fossa comune della carta. T'ho baciata di seppia ossa, nuda, crollata su uno squarcio cucito nel letto dopo lo scoppio dell'arma appena inventata dopo la spada spezzata, la penna piantata per essere vissuta tra noi come evoluzione, eliminazione di polvere antenata meraviglia che meraviglia nella tua faccia strappata dalla terra, erede del silenzio che ti accompagna con un ronzio di una radio accesa sul ricordo di una canzone che ti segna. Conta quanti sogni avevi raccontali a viaggiatori vicini come le barche alle navi e poi lasciali affondare sotto i piedi e continua a camminare, camminare seguendo mappe vecchie e sconosciute verso il luogo dove non importa avere palpebre aperte o chiuse.
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